Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato DOC con D.P.R. 10.06.1974, G.U. 269 del 15.10.1974
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Dolcetto d'Asti D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Dolcetto d'Asti” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Dolcetto d'Asti
- Dolcetto d'Asti Superiore
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Dolcetto d'Asti
- Dolcetto d'Asti (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigno Dolcetto
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino vivo, odore vinoso, gradevole, caratteristico, dal sapore asciutto vellutato, armonico, di moderata acidità.
- Dolcetto d'Asti Superiore (Vino Rosso Superiore)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigno Dolcetto
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino vivo, odore vinoso, gradevole, caratteristico, dal sapore asciutto vellutato, armonico, di moderata acidità.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Dolcetto d'Asti
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Dolcetto d'Asti si estende sulle colline astigiane situate nel comprensorio di Nizza Monferrato, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Dolcetto d'Asti è localizzata in:
- provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Bubbio, Cassinasco, Castelboglione, Castelletto Molina, Castel Rocchero, Cessole, Fontanile, Loazzolo, Maranzana, Mombaldone, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montabone, Olmo Gentile, Quaranti, Roccaverano, Rocchetta Palafea, S. Giorgio Scarampi, Serole, Sessame, Vesime e, in parte, il territorio dei comuni di Calamandrana, Canelli e Nizza Monferrato.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Dolcetto d'Asti
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Dolcetto d'Asti prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Dolcetto d'Asti non dovrà essere superiore al 70%.
- Il vino DOC Dolcetto d'Asti con la menzione Superiore deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 12 mesi.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Dolcetto d'Asti è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Dolcetto d'Asti
Con l’utilizzo della DOC Dolcetto d'Asti i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Dolcetto d'Asti
Carni bianche, arrosti, carni rosse in umido
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Dolcetto d'Asti
La prima testimonianza della coltivazione del Dolcetto nell’astigiano è del primo decennio del cinquecento ad opera di Giovan Giorgio Allione d’Asti, commediografo e poeta che cita in una delle sue commedie il ‘Dosset de Mongardin’, paese alle porte di Asti.
L’ampia diffusione del Dolcetto nell’Alto Monferrato (e nella fascia preappenninica) è attestata già da insigni studiosi e ampelografi piemontesi dei secoli XVIII e XIX quali Nuvolone e Gallesio, che cita anche il sinonimo “uva d’Acqui”.
Nel 1613 tal Gugliemo Prato, “cittadino Astese, Speziale e Filosopho”, scriveva un trattato ove parlava dei ‘Dosseti’ come ‘rotondo e gentile vino di colore assai grande e saporito, poco o punto agrestino’ lasciando intendere una certa diffusione nella zona della Langa Astigiana, comuni aggregati alla Provincia di Asti nel 1935.
Il Vino DOC Dolcetto d'Asti ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 10 giugno 1974.