Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.P.R. 23.04.1966, G.U.145 del 14.06.1966 - Approvato DOCG con D.P.R. 03.10.1980, G.U. 242 del 03.09.1981
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 17.04.2015 - G.U. n. 97 del 28.04.2015
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Barbaresco D.O.C.G.
La denominazione di origine controllata e garantita «Barbaresco» è riservata ai vini rossi che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
- Barbaresco
- Barbaresco Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Barbaresco
- Barbaresco (Vino Rosso)*
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigno Nebbiolo
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso granato, dall'odore intenso e caratteristico e dal sapore asciutto, pieno, armonico.
- Abbinamenti: Arrosti, Brasato, Lepre in civet, Parmigiano reggiano.
- Barbaresco Riserva (Vino Rosso Invecchiato)*
- Versioni: Secco
- =100% Vitigno Nebbiolo
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso granato, dall'odore intenso e caratteristico e dal sapore asciutto, pieno, armonico.
- Abbinamenti: Arrosti, Brasato, Lepre in civet, Parmigiano reggiano.
(*) Entrambe le tipologie del vino Barbaresco possono riportare una delle seguenti "menzioni geografiche aggiuntive", a loro volta seguite dalla menzione "Vigna" in presenza di determinate condizioni di coltivazione: Albesani, Asili, Ausario, Balluri, Basarin, Bernadot, Bordini, Bricco di Neive, Bricco di Treiso, Bric Micca, Ca' Grossa, Canova, Cars, Casot, Castellizzano, Cavanna, Cole, Cottà, Currà, Faset, Fausoni, Ferrere, Gaia-Principe, Gallina, Garassino, Giacone, Giacosa, Manzola, Marcarini, Marcorino, Martinenga, Meruzzano, Montaribaldi, Montefico, Montersino, Montestefano, Muncagota, Nervo, Ovello, Paje', Pajore', Pora, Rabaja', Rabaja-Bas, Rio Sordo, Rivetti, Rizzi, Roccalini, Rocche Massalupo, Rombone, Roncaglie, Roncagliette, Ronchi, San Cristoforo, San Giuliano, San Stunet, Secondine, Serraboella, Serracapelli, Serragrilli, Starderi, Tre Stelle, Trifolera, Valeirano, Vallegrande e Vicenziana.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Barbaresco
Il Barbaresco nasce nelle langhe, termine che secondo alcuni studiosi deriverebbe da "Langues" che non sono altro che delle lingue di terra che si estendono in un vivace gioco di profili, modulati dal mutare delle stagioni.
Relativamente al territorio, possiamo distinguere i colli di Barbaresco e Neive dove si originano vini caratterizzati da una parte da struttura, pienezza tannica e potenza, dall’altra da morbidezza, ricchezza fruttata e finezza, ed i colli di Treiso che originano vini con caratteristiche più legate alla finezza e all’eleganza che alla struttura.
La Zona di Produzione del Vino DOCG Barbaresco è localizzata in:
- provincia di Cuneo e comprende il territorio dei comuni di Barbaresco, Neive, Treiso (già frazione di Barbaresco) e la parte della frazione San Rocco Senodelvio già facente parte del comune di Barbaresco ed aggregata al comune di Alba.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Barbaresco
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Barbaresco prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell'uva in vino finito non dovrà essere superiore al 70% per entrambe le tipologie di Barbaresco. Qualora tale resa superi la percentuale indicata, ma non oltre il 75%, l'eccedenza non ha diritto alla denominazione di origine controllata e garantita; oltre detto limite percentuale, decade il diritto alla denominazione di origine per tutto il prodotto.
- Entrambe le tipologie di vino devono essere sottoposte a un periodo di invecchiamento obbligatorio minimo di 26 mesi per il vino Barbaresco e di 50 mesi per il vino Barbaresco Riserva. Finito il periodo di invecchiamento, la resa massima dell'uva in vino non dovrà essere superiore al 68% per ambedue tipologie di Barbaresco.
4. Produttori di Vino DOCG Barbaresco
Con l’utilizzo della DOCG Barbaresco i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Barbaresco
Piatti di carne importanti e saporiti e preparazioni aromatico-speziate come selvaggina, brasati di carne rossa, grigliate con salse brune, coniglio, formaggi gustosi e piccanti, rognoncini trifolati, fegatini, capriolo alla piemontese.
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Barbaresco
La coltivazione del Nebbiolo in questa zona ha origini molto antiche: secondo alcuni furono i Galli i primi ad essere attratti dal vino Barbaritium e per questo giunsero in Italia; altri sostengono che il Barbaresco derivi il suo nome dai popoli Barbari che causarono la caduta dell’impero romano. Quale che sia la sua origine, oggi poco importa: certamente è una delle prime denominazioni riconosciute in Italia nel 1966 insieme al Barolo.