Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.M. 31.10.2002, G.U. 275 del 23.11.2002 - Approvato DOCG con D.M. 21.02.2011, G.U. 56 del 09.03.2011
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 13.10.2014 - G.U. 245 del 21.10.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Alta Langa D.O.C.G.
La denominazione di origine controllata e garantita "Alta Langa" è riservata ai vini spumanti, ottenuti esclusivamente con la rifermentazione in bottiglia, che rispondono alle condizioni ed ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Alta Langa Spumante, anche Riserva
- Alta Langa Spumante Rosato, anche Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Alta Langa
- Alta Langa Spumante Bianco (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut
- => 90% Vitigno Pinot Nero e/o Chardonnay
- =< 10% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore da giallo paglierino tenue ad oro intenso, odore fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia e dal sapore sapido, fine ed armonico.
- Abbinamenti: Aperitivi, Crostacei, Pesci, Molluschi, Dessert.
- Alta Langa Spumante Bianco Riserva (Vino Bianco Spumante Invecchiato)
- Versioni: Spumante Brut
- => 90% Vitigno Pinot Nero e/o Chardonnay
- =< 10% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante Invecchiato dalla spuma fine e persistente, colore da giallo paglierino tenue ad oro intenso, odore fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia e dal sapore sapido, fine ed armonico.
- Abbinamenti: Aperitivi, Crostacei, Pesci, Molluschi, Dessert.
- Alta Langa Spumante Rosato (Vino Rosato Spumante)
- Versioni: Spumante Brut
- => 90% Vitigno Pinot Nero e/o Chardonnay
- =< 10% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosato più o meno intenso, odore fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia e sapore sapido, fine ed armonico.
- Abbinamenti: Aperitivi, Crostacei, Pesci, Molluschi, Dessert.
- Alta Langa Spumante Rosato Riserva (Vino Rosato Spumante Invecchiato)
- Versioni: Spumante Brut
- => 90% Vitigno Pinot Nero e/o Chardonnay
- =< 10% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Spumante Invecchiato dalla spuma fine e persistente, colore rosato più o meno intenso, odore fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia e sapore sapido, fine ed armonico.
- Abbinamenti: Aperitivi, Crostacei, Pesci, Molluschi, Dessert.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Alta Langa
La produzione dei vini spumanti sotto la denominazione Alta Langa include una vasta area del Piemonte che abbraccia una lunga fascia collinare nelle province meridionali del Piemonte alla destra del fiume Tanaro. L’ambiente di coltivazione da la preferenza alle aree a moderata insolazione, dotate di buone escursioni termiche e con umidità relativa contenuta. La sistemazione dei vigneti in aree particolarmente vocate, la grande padronanza tecnica degli operatori agricoli e la lunga esperienza enologica della Case spumantiere si sono felicemente coalizzate nel produrre vini importanti e strutturati.
La Zona di Produzione del Vino DOCG Alta Langa è localizzata in:
- provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Belforte Monferrato, Bistagno, Bosio, Capriata d'Orba, Carpeneto, Cartosio, Casaleggio Boiro, Castelnuovo Bormida, Castelletto d'Erro, Castelletto d'Orba, Cassine, Cassinelle, Cavatore, Cremolino, Denice, Grognardo, Lerma, Malvicino, Melazzo, Merana, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montechiaro d'Acqui, Morbello, Mornese, Morsasco, Orsara Bormida, Ovada, Pareto, Parodi Ligure, Ponti, Ponzone, Prasco, Predosa, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, San Cristoforo, Sezzadio, Silvano d'Orba, Spigno Monferrato, Strevi, Tagliolo Monferrato, Terzo, Trisobbio e Visone.
- provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelrocchero, Cessole, Coazzolo, Fontanile, Loazzolo, Maranzana, Monastero Bormida, Mombaldone, Mombaruzzo, Montabone, Olmo Gentile, Quaranti, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, San Marzano Oliveto, Serole, Sessame e Vesime.
- provincia di Cuneo e comprende il territorio dei comuni di Alba, Albaretto Torre, Arguello, Bastia, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Briaglia, Camerana, Camo, Carrù, Castellino Tanaro, Castelletto Uzzone, Castiglione Tinella, Castino, Cerretto Langhe, Ceva, Cigliè, Clavesana, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Diano d'Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Cissone, Gorzegno, Gottasecca, Grinzane Cavour, Igliano, Lequio Berria, Levice, Mango, Marsaglia, Mombarcaro, Monchiero, Mondovi', Monesiglio, Monforte d'Alba, Montelupo Albese, Murazzano, Neviglie, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Paroldo, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piozzo, Prunetto, Roascio, Rocca di Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddino, Rodello, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, San Benedetto Belbo, Santo Stefano Belbo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Torre Bormida, Torresina, Treiso, Trezzo Tinella e Vicoforte.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Alta Langa
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Alta Langa prevedono, tra l'altro, che:
- Per tutte le tipologie di Vino Alta Langa, la resa massima dell'uva in vino finito non dovrà essere superiore a 65%. Qualora tale resa superi questa percentuale, ma non oltre il 75% l'eccedenza non ha diritto alla DOCG. Oltre detto limite di percentuale decade il diritto alla denominazione di origine controllata e garantita per tutto il prodotto.
- Le operazioni di vendemmia sono condotte con la raccolta manuale dei grappoli in piccole cassette forate, mediante le quali vengono anche trasferite ai centri di pressatura e vinificazione. Il trasporto in cantina in piccole cassette consente di trasferire grappoli perfettamente sani ed integri alla prima fase del processo di vinificazione, la pressatura. Si tratta di una fase molto delicata, condotta con l’impiego di una particolare pressa pneumatica, che consente di procedere ad una pressatura con diverse intensità, intervallate da periodi di riposo: il risultato di questo procedimento è la separazione di diverse fasi di mosto, che proseguono poi individualmente il resto del loro processo di vinificazione.
- Nella elaborazione dei vini deve essere applicato il metodo della rifermentazione in bottiglia secondo il metodo tradizionale o classico. È consentito l’uso del travaso isobarico o il trasferimento da una bottiglia ad un’altra per permettere l’utilizzo di contenitori di foggia o capacità diverse. L’introduzione della tipologia Riserva sia per lo spumante bianco che per il rosè prevede un prodotto ottenuto con permanenza sulle fecce di minimo 36 mesi. Da sempre si è sperimentato la maturazione del vino spumante sui lieviti per valutarne la maturazione, lo sviluppo della qualità e la sua evoluzione. Tanto che abbiamo uno spumante con 24 mesi di invecchiamento e ad uno con 36 mesi che ha le caratteristiche per essere millesimato e riserva.
4. Produttori di Vino DOCG Alta Langa
Con l’utilizzo della DOCG Alta Langa i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Alta Langa
Primi piatti delicati ed antipasti di verdure, crostacei e pesci con salse delicate. Perfetto come aperitivo.
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Alta Langa
Una fase storica significativa della cultura vinicola piemontese Vino Alta Langa risale alla metà dell'800, allorché il Marchese Leopoldo Incisa aveva incluso diversi vitigni francesi nella sua collezione ampelografica localizzata nei vigneti di Rocchetta Tanaro, in quella che allora era la provincia di Alessandria (che includeva anche Asti). Questi vitigni non incontravano, però, molto favore soprattutto presso i viticoltori. L’avversione dei contadini verso i vitigni stranieri era testimoniata ancora verso la fine del secolo dalle lamentele del proprietario succeduto al Marchese Incisa, che non trovava alcun agricoltore disposto a coltivarli.
In realtà, a metà dell’800, non mancavano in Piemonte impianti di Pinot. Già dai primi decenni del 1800 i Conti di Sambuy avevano incominciato ad introdurre alcuni rinomati vitigni francesi con il preciso scopo di migliorare la produzione vinicola locale. Carlo Gancia, però, aveva favorito la diffusione dei Pinot e Chardonnay tra i viticoltori del circondario di Canelli per averne una certa quantità da impiegare nella produzione dei suoi spumanti.
Con il Progetto Spumante Metodo Classico in Piemonte, del quale la denominazione “Alta Langa” è nata, l’industria spumantistica piemontese ha reso al suo territorio un contributo di impegno economico e tecnologico prezioso ad una vocazionalità che per decenni era rimasta inespressa al di fuori del mero ambito scientifico. Si è dimostrato che le colline piemontesi dove la vite aveva nel tempo sedimentato una presenza significativa e duratura, disponevano anche della vocazione per le varietà specializzate alla produzione di spumanti Metodo Classico, secondo un modello di sviluppo che affiancasse di continuo all’enunciazione teorica la sperimentazione pratica.
La stessa strategia della vendemmia, basata essenzialmente sulla manualità dell’operazione e sulla raccolta esclusiva delle uve in piccole cassette forate, utilizzate anche per il convogliamento alla vinificazione, comporta un impegno specifico, a volte anche rilevante che ripaga con un prodotto che rappresenta gli spumanti piemontesi eccellenti nel mondo.