Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.P.R. 26.6.1974 - Approvato DOCG con D.M. 29.07.1998, G.U. 185 del 10.08.1998
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. 201 del 23.08.2021
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Gavi (o Cortese di Gavi) D.O.C.G.
La denominazione di origine controllata e garantita “Gavi” o “Cortese di Gavi”, è riservata ai vini bianchi che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
- Tranquillo
- Frizzante
- Spumante
- Riserva
- Riserva Spumante Metodo Classico.
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Gavi
- Gavi Tranquillo (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigno Cortese
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore caratteristico, delicato, dal sapore secco, gradevole, di gusto fresco ed armonico.
- Gavi Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigno Cortese
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente e colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fine, caratteristico, delicato, dal sapore secco, gradevole, di gusto fresco ed armonico.
- Gavi Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut
- = 100% Vitigno Cortese
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente e colore giallo paglierino più o meno intenso, odore caratteristico, fine, delicato, dal sapore secco, gradevole e armonico.
- Gavi Riserva (Vino Bianco Invecchiato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigno Cortese
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Invecchiato dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fine, caratteristico, delicato, dal sapore secco, gradevole e armonico.
- Gavi Riserva Spumante Metodo Classico (Vino Bianco Spumante Invecchiato)
- Versioni: Spumante Brut
- = 100% Vitigno Cortese
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante Invecchiato dalla spuma fine e persistente e colore giallo paglierino più o meno intenso, odore caratteristico, delicato, dal sapore secco, gradevole e armonico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Gavi
L’orografia collinare dell’area di produzione, nella parte sud-orientale della provincia di Alessandria, la prevalente esposizione a nord-ovest sud-est, nonché la pendenza che aumenta con l’approssimarsi della fascia appenninica, concorrono a determinare un ambiente particolarmente vocato per la coltivazione dei vigneti del “Gavi DOCG”.
Il terroir dal punto di vista geologico si divide in tre fasce: a) le terre rosse; b) un’alternanza di marne e arenarie; c) marne argillose bianche. L’altitudine dei terreni coltivati a vite è compresa tra i 150 e i 450 m s.l.m. . Il Gavi, inteso come territorio e come vino, è espressione di peculiari condizioni pedoclimatiche che ne aumentano il fascino, ma anche la ricchezza di gusto e profumi che la terra vi trasferisce.
La Zona di Produzione del Vino DOCG Gavi è localizzata in:
- provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Bosio (frazioni Costa Santo Stefano e Capanne di Marcarolo), Capriata d'Orba, Carrosio, Francavilla Bisio, Gavi (frazioni Monterotondo, Pratolungo e Rovereto), Novi Ligure, Parodi Ligure (frazioni Cadepiaggio e Tramontana), Pasturana, San Cristoforo, Serravalle Scrivia e Tassarolo.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Gavi
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Gavi prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino non dovrà essere superiore al 70%. Qualora tali parametri vengano superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non ha diritto alla DOCG. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOCG per tutto il prodotto.
- Nel rispetto della % di resa uva/vino e in presenza di determinati requisiti di coltivazione può essere menzionata la dizione "Vigna".
- Le tipologie "Riserva" del vino DOCG Gavi devono essere sottoposte a un periodo di invecchiamento, come segue:
- Riserva: 12 mesi di cui 6 di affinamento in bottiglia;
- Riserva Spumante Metodo Classico: 24 mesi di cui 18 di affinamento in bottiglia.
4. Produttori di Vino DOCG Gavi
Con l’utilizzo della DOCG Gavi i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Gavi
Piatti a base di pesce conditi con maionese, arrosti, primi piatti di pasta e risotti al sugo bianco di pesce e crostacei.
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Gavi
Il Cortese di Gavi è un vitigno autoctono di antico provato stanziamento nella zona, da cui deriva un ambientamento ed un adattamento plurisecolare al terreno e al clima.
La vocazione vitivinicola del Gaviese ha origini antiche, come testimonia il primo documento conservato nell’Archivio di Stato di Genova, datato 3 giugno 972. Vi si parla dell’affitto da parte del vescovo di Genova a due cittadini gaviesi di vigne in località Meirana.
Il primo riferimento a impianti di “viti tutte di cortese” si riscontra nella corrispondenza tra il castello di Montaldeo e il marchese Doria, nel 1659. Nel 1798 il conte Nuvolone, vicedirettore della Società Agraria di Torino, redige la stesura della prima ampelografia dei vitigni coltivati sul territorio piemontese e cita il Cortese nella forma dialettale Corteis affermando che: “ha grappoli alquanto lunghetti, acini piuttosto grossi, quando è matura diviene gialla ed è buona da mangiare, fa buon vino, è abbondante e si conserva“.