Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.M. 09.07.1967, G.U. 199 del 09.08.1967 - Approvato DOCG con D.M. 29.11.1993, G.U. 287 del 07.12.1993
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n. 159 del 05.07.2021
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione ◊ Sottozona
Vini Asti D.O.C.G. Sottozona Strevi
La Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Asti” con le relative Sottozone, è riservata ai vini rispondenti alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Asti o Asti Spumante
- Asti o Asti Spumante Metodo Classico (metodo tradizionale)
- Moscato d’Asti
- Moscato d’Asti vendemmia tardiva
- Sottozone del Vino Asti DOCG »
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi
- Moscato d'Asti - Sottozona Strevi (Vino Bianco Moscato)
- Versioni: Dolce
- = 100% Vitigno Moscato Bianco
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Moscato dal Colore giallo paglierino più o meno intenso fino al dorato, Odore caratteristico e fragrante di moscato, dal Sapore dolce, aromatico, caratteristico, con aroma di uva moscato, talvolta vivace.
- Abbinamenti: Dessert, Dolci secchi, Formaggi erborinati.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi
Il comprensorio da cui nascono Asti docg e Moscato d’Asti docg è nel sistema collinare alla destra orografica del fiume Tanaro, comprende anche Langhe e Alto Monferrato che si identificano nella loro origine sedimentaria, con struttura priva di rocce. Le colline langarole hanno forma allungata con numerosi calanchi a strapiombo, ma anche crinali lunghi in leggera pendenza. I colli monferrini più tondeggianti hanno declivi morbidi e fondovalle freschi che creano magnifici contrasti con i crinali più soleggiati. Due paesaggi diversi, ma decisamente attraenti, dove nulla si ripete, tanto mutevole e sorprendente è lo scenario che si presenta al visitatore. Qui regna la vite, che prospera in filari ordinati, curati, preziosi, capaci di rendere inconfondibile e irripetibile lo straordinario paesaggio del sud Piemonte, unico al mondo.
- La Zona di Produzione dei Vini DOCG Asti Spumante, Asti Spumante Metodo Classico, Moscato d'Asti e Moscato d'Asti Vendemmia Tardiva è localizzata in:
- provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Bistagno, Cassine, Grognardo, Ricaldone, Strevi, Terzo e Visone;
- provincia di Asti, e comprende il territorio dei comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo, Costigliole d'Asti, Fontanile, Incisa Scapaccino, Loazzolo, Maranzana, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montabone, Nizza Monferrato, Quaranti, San Marzano Oliveto, Moasca, Sessame, Vesime, Rocchetta Palafea e San Giorgio Scarampi;
- provincia di Cuneo, e comprende il territorio dei comuni di Camo, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie, Rocchetta Belbo, Serralunga d'Alba, S. Stefano Belbo, S. Vittoria d'Alba, Treiso, Trezzo Tinella, Castino, Perletto e le frazioni di Como e San Rocco Senodelvio del comune di Alba.
- La Zona di Produzione del Vino DOCG Moscato d'Asti - Sottozona Strevi è localizzata in:
- provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Acqui Terme, Cassine, Ricaldone, Strevi, Terzo, Alice Bel Colle, Bistagno, Grognardo e Visone.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Asti prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima di uva in vino per la produzione dei vini DOCG Asti Spumante e Moscato d'Asti non deve essere superiore ai valori che seguono. Eventuali eccedenze, possibili sino ad un massimo del 5%, non avranno diritto alla Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Ulteriori eccedenze comporteranno la perdita del diritto alla Denominazione di Origine Controllata e Garantita per tutto il prodotto interessato.
- 75% per il Vino Asti Spumante;
- 60% per il Vino Asti Spumante Metodo Classico;
- 75% per il Vino Moscato d'Asti;
- 50% per il Vino Moscato d’Asti Vendemmia Tardiva
- 75% per il Vino Moscato d'Asti - Sottozona Canelli;
- 72% per il Vino Moscato d'Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba;
- 45% per il Vino Moscato d'Asti Vendemmia Tardiva - Sottozona Santa Vittoria d'Alba;
- 75% per il Vino Moscato d'Asti - Sottozona Strevi.
- Durante la vinificazione sono ammesse altre pratiche enologiche, tra cui in particolare:
- cernita delle uve quando necessario;
- eventuale diraspatura dei grappoli e loro normale pressatura;
- formazione in vasche della cosiddetta coperta;
- aggiunta al mosto di coagulanti e chiarificanti nelle dosi consuetudinarie e comunque nei limiti previsti dalle leggi;
- conseguente decantazione del mosto seguita da filtrazioni o centrifugazioni dello stesso e refrigerazioni.
- Le pratiche di spumantizzazione del mosto utilizzato per la produzione del Vino Asti Spumante prevedono la fermentazione naturale in autoclave (metodo Martinotti), il cui processo di presa di spuma non può avere una durata inferiore ad un mese compreso il periodo di affinamento in bottiglia.
- Le pratiche di spumantizzazione del mosto utilizzato per la produzione del Vino Asti Spumante Metodo Classico prevedono la fermentazione naturale in bottiglia per una durata di nove mesi a contatto con le fecce, che indi verranno separate dal prodotto mediante la pratica di sboccatura.
- Il vino “Moscato d’Asti Vendemmia Tardiva” deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno un anno, calcolato a decorrere dal momento della preparazione.
4. Produttori di Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi
Con l’utilizzo della DOCG Asti i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi
Dolci da forno e a pasta lievitata, poco consistenti e soprattutto a base di frutta, zabaione, panna cotta, dessert piemontesi ricchi di panna, il panettone milanese e il pandoro di Verona.
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi
La storia dei vini spumanti italiani passa dal Piemonte e in particolare dalla città astigiana di Canelli che per antonomasia è considerata la capitale dello spumante. Nelle cantine delle Case spumantiere canellesi sono state sviluppate, a partire dal 1850, le tecniche di vinificazione le quali, con costanti miglioramenti, permettono a tutt’oggi di produrre uno spumante fine e delicato come l’Asti docg.
Le conoscenze acquisite dagli enologi delle Cantine, l’applicazione di innovazioni tecnologiche e gli studi scientifici mirati sviluppati da ricercatori incuriositi e stimolati dalle caratteristiche dell’Asti docg, hanno portato all’ottimizzazione del processo di produzione, conservando insieme innovazione e esperienze del passato. Alcune importanti applicazioni, indispensabili per assicurare una qualità elevata e costante dell’Asti nel tempo, come ad esempio i processi di stabilizzazione o conservazione delle caratteristiche di freschezza e fragranza del prodotto, derivano proprio da un bagaglio tecnico tramandato nel corso dei decenni.
Inoltre, grazie al Consorzio dell’Asti, primo esempio in Italia, il processo di tracciabilità di ogni bottiglia, attraverso un apposito procedimento telematico e multimediale, svolge un ruolo di tutela del consumatore poiché consente di verificare in tempo reale, partendo dal contrassegno di stato (la cosiddetta fascetta) incollato sul collo di ogni bottiglia, il percorso del vino attraverso l’intero iter di trasformazione, dalla vendemmia agli scaffali di vendita.