Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Già riconosciuta come tipologia della DOC “Dolcetto di Ovada” con D.P.R. 01.09.1972, G.U.311 del 30.11.1972 - Approvato DOCG con D.M. 17.09.2008, G.U. 229 del 30.09.2008
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Dolcetto di Ovada Superiore (o Ovada) D.O.C.G.
La denominazione di origine controllata e garantita “Dolcetto di Ovada Superiore” o “Ovada” è riservata ai vini rossi che rispondono alle condizioni ed ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per la seguente tipologia, specificazioni aggiuntive o menzioni:
- Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada
- Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada Riserva
- Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada Vigna
- Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada Vigna Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Dolcetto di Ovada Superiore
- Dolcetto di Ovada Superiore (Vino Rosso Superiore)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigno Dolcetto
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino tendente al granato, odore vinoso, talvolta etereo, caratteristico, talvolta con sentore di legno e dal sapore asciutto, con sentore mandorlato e/o sentore di frutta.
- Dolcetto di Ovada Superiore Riserva (Vino Rosso Superiore Invecchiato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigno Dolcetto
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato, odore vinoso, talvolta etereo, caratteristico, talvolta con sentore di legno e dal sapore asciutto, con sentore mandorlato e/o sentore di frutta.
- Dolcetto di Ovada Superiore Vigna (Vino Rosso Superiore Vigna)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigno Dolcetto
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore Vigna dal colore rosso rubino tendente al granato, odore vinoso, talvolta etereo, caratteristico, talvolta con sentore di legno e dal sapore asciutto, con sentore mandorlato, talvolta con sentori di frutta e/o speziati.
- Dolcetto di Ovada Superiore Vigna Riserva (Vino Rosso Superiore Vigna Invecchiato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigno Dolcetto
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore Vigna Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato, odore vinoso, talvolta etereo, caratteristico, talvolta con sentore di legno e dal sapore asciutto, con sentore mandorlato, talvolta con sentori di frutta e/o speziati.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Dolcetto di Ovada Superiore
Da terreni argillosi, tufacei, calcarei e loro eventuali combinazioni, posti esclusivamente in zone collinari ad altitudini fino ai 600 m s.l.m. deriva questo vino prodotto esclusivamente con uve Dolcetto, in una delle zone più vocate del Piemonte meridionale: il Monferrato e in particolare le colline che caratterizzano i territori dell’ovadese. L'area è prevalentemente collinare con forti pendenze e si snoda attorno al corso del fiume Orba. I vigneti sono impiantati solo nelle zone collinari in altitudini non superiori ai 600 m. sul livello mare con una densità di impianto non inferiore ai 4.000 ceppi ettaro. I vigneti sono impiantati con forme tradizionali di allevamento, controspalliera con vegetazione assurgente e forma di potatura a guyot.
La Zona di Produzione del Vino DOCG Dolcetto di Ovada Superiore è localizzata in:
- provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Ovada, Belforte Monferrato, Bosio, Capriata d'Orba, Carpeneto, Casaleggio Boiro, Cassinelle, Castelletto d'Orba, Cremolino, Lerma, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Mornese, Morsasco, Parodi Ligure, Prasco, Rocca Grimalda, San Cristoforo, Silvano d'Orba, Tagliolo Monferrato e Trisobbio.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Dolcetto di Ovada Superiore
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Dolcetto di Ovada Superiore prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino finito non dovrà essere superiore al 70% per le tipologie di Dolcetto di Ovada Superiore e Vigna. Qualora tale resa superi la percentuale indicata, ma non oltre il 75%, l’eccedenza non avrà diritto alla D.O.C.G. e oltre detto limite percentuale decade il diritto alla D.O.C.G. per tutto il prodotto.
- I seguenti vini devono essere sottoposti ad un periodo di invecchiamento:
- Dolcetto di Ovada Superiore: 12 mesi;
- Dolcetto di Ovada Superiore Vigna: 20 mesi.
- E’ ammessa la colmatura con uguale vino conservato in altri contenitori, per non più del 10% del totale del volume, nel corso dell’intero invecchiamento obbligatorio.
- I vini destinati alla D.O.C.G. Dolcetto di Ovada Superiore possono essere riclassificati, con la denominazione di origine controllata Monferrato e Monferrato Dolcetto.
4. Produttori di Vino DOCG Dolcetto di Ovada Superiore
Con l’utilizzo della DOCG Dolcetto di Ovada Superiore i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Dolcetto di Ovada Superiore
Arrosti di carni bianche e rosse, salumi, agnolotti, ravioli, taglierini, paste e risotti con sughi di carne di funghi, polenta, piatti a base di funghi, formaggi freschi e mediamente stagionati.
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Dolcetto di Ovada Superiore
Nell'Ovadese la coltivazione della vite ed in particolare del Vitigno Dolcetto è sicuramente secolare. Questo vitigno ha caratterizzato da sempre i vigneti della zona, al punto di essere stato anche definito Uva di Ovada o, dai naturalisti, Uva Ovadensis.
L'espansione della vite nell'Ovadese fu però sempre limitata dalla presenza di boschi e di altre colture, solo agli inizi dell'Ottocento la viticoltura ebbe una notevole espansione anche grazie all'aumento dei prezzi che ne consigliarono la coltivazione. Il nome Dolcetto non deve far pensare ad un vino dolce, deriva infatti dal termine dialettale 'dusset' che significa dosso o collina.
Nel 1972 il Dolcetto d'Ovada ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata ed oggi esistono in Piemonte sette diverse zone D.O.C. per il Vitigno Dolcetto. Più volte al Dolcetto d'Ovada sono state riconosciute caratteristiche tali da indicare l'Ovadese come zona ottimale per la coltivazione di questo vitigno. Nel 1987 nasce il Consorzio di Tutela del Dolcetto d'Ovada. La garanzia di qualità viene riconosciuta da un apposito marchio che viene rilasciato ai Soci solo dopo una accurata analisi di laboratorio e degustativa da parte di una commissione tecnica.