4. La Maturazione dell'Uva
La Maturazione dell'uva è un processo complesso che inizia in coincidenza della fase di Invaiatura dell'uva e che procede con modalità e tempi diversi in relazione alle caratteristiche genetiche, varietali e clonali, alle condizioni meteo-climatiche e allo stato ecofisiologico delle viti. La maturazione dell'uva è il risultato di un processo fisiologico di adattamento evolutivo che comporta la profonda modificazione nella struttura e nella composizione della bacca.
Dal punto di vista enologico la maturazione è condizionata anche da altri fattori, conseguenti alle scelte genetiche e agronomiche, ed è in parte assoggettata alle specifiche condizioni ambientali (suolo e clima), e può essere interrotta dall'uomo quando egli considera raggiunto il livello di maturità più adeguato al tipo di vino che intende produrre.
I fenomeni che si innescano all'invaiatura e che procedono con la maturazione sono i seguenti:
- Rammollimento della polpa
- Ripresa della crescita
- Accumulo di zuccheri (glucosio e fruttosio)
- Diminuzione dell'acidità titolabile e aumento del pH
- Accumulo di potassio
- Interruzione dei vasi di trasporto della pianta
- Riduzione e scomparsa della clorofilla
- Inizio della sintesi di antociani
- Accumulo di ammonio e di amminoacidi (Prolina e Arginina)
- Termine della sintesi dei tannini e loro modificazione
- Riduzione/Scomparsa di metossipirazine
- Sintesi di sostanze aromatiche
Tuttavia tutte queste variabili non sempre sono coincidenti, per cui la maturazione dell'uva viene valutata con i seguenti criteri:
⇒ Maturazione Tecnologica. In senso stretto è definita in base al livello di zuccheri e di acidità nel succo d'uva, mentre in senso lato si considerano, oltre a questi due fattori, anche il livello di accumulo di antociani e di tannini e la loro estraibilità, e il livello di astringenza dei tannini. Si può anche considerare il livello di accumulo di sostanze aromatiche (terpeni, pirazine, ecc. Il livello di maturità è dunque influenzato dallo stadio di maturazione alla vendemmia e dalle condizioni eco-fisiologiche che hanno caratterizzato la pianta nel corso dello sviluppo e della maturazione della bacca.
⇒ Maturazione Fenolica. Quando le uve vengono lasciate a maturare più a lungo si ottiene un incremento della componente fenolica che contribuisce a rendere il vino più strutturato e ricco di tannini, e una leggera diminuzione di quella che rende il colore pieno e compatto. Il caso ideale è quello nel quale maturità tecnologica e fenolica coincidono, a conferma di un perfetto adattamento del vitigno all'ambiente pedoclimatico e di un ottimo andamento stagionale.
⇒ Maturazione Aromatica. E' legata all’accumulo degli aromi varietali soprattuto del gruppo dei terpeni. Queste sostanze possono essere libere nella polpa e quindi percepibili anche masticando un chicco d’uva, come per il moscato, oppure possono essere legate a molecole di zucchero, nel qual caso diventeranno volatili e quindi percettibili all’olfatto solo in seguito a reazioni di idrolisi nel mosto e nel vino. L’accumulo di sostanze aromatiche nelle bucce tende ad aumentare durante la maturazione per poi diminuire se questa viene prolungata. La maturazione dell’uva dipende da numerosissimi fattori come la superficie fogliare esposta, il peso uve/ceppo, il numero e la fittezza degli acini nel grappolo, la disponibilità di acqua nel terreno e altri ancora.