Assovini
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 15.07.1983, G.U. 43 del 13.02.1984
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Gabiano D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Gabiano” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Rosso
- Rosso Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Gabiano
- Gabiano (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- >< 90-95% Vitigno Barbera
- >< 5-10% Vitigni Freisa e Grignolino, da soli o congiuntamente
- =>12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore variabile dal rosso rubino intenso al rosso granato con l’invecchiamento, profumo vinoso, caratteristico, dal sapore asciutto, armonico di giusto corpo.
- Gabiano Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- >< 90-95% Vitigno Barbera
- >< 5-10% Vitigni Freisa e Grignolino, da soli o congiuntamente
- =>12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino intenso con riflessi granata con l’invecchiamento, profumo caratteristico, intenso, etereo, dal sapore asciutto, di corpo, armonico, vellutato.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Gabiano
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Gabiano si estende sulle colline del Monferrato che digradano sul fiume Po, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Gabiano è localizzata in:
- provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Gabiano e Moncestino.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Gabiano
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Gabiano prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Gabiano non dovrà essere superiore al 70%.
- Il vino DOC Gabiano Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Gabiano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Gabiano
Con l’utilizzo della DOC Gabiano i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Gabiano
Primi piatti o risotti dai ragù di carne, carni suine e ovine arrosto, formaggi pecorini a pasta semidura di media stagionatura.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Gabiano
Gabiano e Moncestino sono posti in una zona con origini celtico-liguri mentre le altre contrade sono prevalentemente di origini barbare.
Si dice che proprio i barbari avrebbero iniziato a coltivare la Barbera, dandogli il nome, uva facile e dagli abbondanti frutti, mentre i più raffinati celto-liguri-romani più avanzati anche nell'arte agricola sfidavano i vitigni più difficili, ostici, bizzarri come il grignolino. Dalla mescolanza di culture diverse, di storie diverse, di razze diverse e' nato un vino che ha voluto per cosi' dire, sintetizzare le due diversita' ma tenendole sempre distinte.
Il Vino DOC Gabiano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 15 luglio 1983.
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 20.09.1973, G.U. 27 del 29.01.1974
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Freisa di Chieri D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Freisa di Chieri” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Secco
- Superiore
- Dolce
- Frizzante
- Spumante
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Freisa di Chieri
- Freisa di Chieri Secco (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con tendenza al granato, odore caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola e sapore asciutto, talvolta vivace leggermente acidulo, che con l’invecchiamento diventa più armonico e delicato. Eventuali sentori di legno qualora affinato in botte.
- Freisa di Chieri Secco Vigna (Vino Rosso Vigna)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Vigna dal colore rosso rubino con tendenza al granato, odore caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola e sapore asciutto, talvolta vivace leggermente acidulo, che con l’invecchiamento diventa più armonico e delicato. Eventuali sentori di legno qualora affinato in botte.
- Freisa di Chieri Superiore (Vino Rosso Superiore)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore dal colore rosso granato o cerasuolo con riflessi aranciati con l’invecchiamento, odore caratteristico delicato eventualmente con note di lampone e viola, dal sapore secco, delicatamente morbido ed con eventuali sentori di legno.
- Freisa di Chieri Superiore Vigna (Vino Rosso Superiore Vigna)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore Vigna dal colore rosso granato o cerasuolo con riflessi aranciati con l’invecchiamento, odore caratteristico delicato eventualmente con note di lampone e viola, dal sapore secco, delicatamente morbido ed con eventuali sentori di legno.
- Freisa di Chieri Dolce (Vino Rosso)
- Versioni: Dolce
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino a cerasuolo piuttosto chiaro, talvolta con lievi riflessi violacei, odore caratteristico delicato con note di lampone e di rosa e viola, dal sapore dolce, fresco, talora vivace.
- Freisa di Chieri Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dalla spuma vivace ed evanescente, colore variabile da rosso rubino a cerasuolo piuttosto chiaro, odore caratteristico, delicato, con note di lampone, di rosa e viola, dal sapore armonico, elegante con retrogusto gradevole di lampone.
- Freisa di Chieri Spumante (Vino Rosso Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Dry /Doux
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Spumante dalla spuma fine e persistente, colore variabile da rosso rubino a cerasuolo piuttosto chiaro, odore caratteristico, delicato, con note di lampone, di rosa e viola, dal sapore brut, dry o dolce, armonico, elegante con sottofondo gradevole di lampone.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Freisa di Chieri
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Freisa di Chieri si estende sulle colline situate nella zona chierese e torinese fino ai confini con il Basso Monferrato, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Freisa di Chieri è localizzata in:
- provincia di Torino e comprende il territorio dei comuni di Chieri, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Pavarolo, Baldissero Torinese, Montaldo Torinese, Mombello Torinese, Andezeno, Arignano, Moriondo Torinese, Marentino e Riva presso Chieri e Torino (limitatamente alla Regione San Luca, Regione Eremo, Regione Santa Margherita, Parco di Villa Genero, Regione Villa della Regina).
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Freisa di Chieri
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Freisa di Chieri prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Freisa di Chieri non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Freisa di Chieri con la menzione Superiore deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 12 mesi, con facoltà di passaggio in botte per un periodo di 6 mesi.
- Nella designazione dei Vini DOC Freisa di Chieri può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Freisa di Chieri è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Freisa di Chieri
Con l’utilizzo della DOC Freisa di Chieri i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Freisa di Chieri
Risotti al ragù di carni bianche o di maiale, fritti misti, formaggi, carni e verdure alla piemontese, salumi, bolliti misti.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Freisa di Chieri
Le fonti storiche collocano la nascita del vitigno Freisa nella zona del Chierese e della Collina Torinese, con successiva diffusione fino ai confini con il Basso Monferrato. Parla espressamente del vitigno il conte Nuvolone: “Freisa produce vino acerbo, secco e robusto,…” dice nella celebre “Istruzione” a tema viticolo-enologico. Si accenna già allora a due varietà di Freisa, una grossa ed una piccola, e alla coltura del vitigno in tutte le province piemontesi.
Il secondo conflitto mondiale ed il successivo periodo di boom economico furono la causa determinante per la riduzione della viticoltura in questa zona. La vicinanza con il capoluogo regionale promosse l’abbandono delle campagne, e la crescente domanda di cereali portò alla riconversione colturale dei versanti collinari.
L’avvento della fillossera, sebbene tardivo sulla Collina Torinese non risparmiò le viti di Freisa che dovettero quindi essere reimpiantate. L’operazione fece perdere sicuramente quel patrimonio di diversità clonale che nei secoli si era costituito nel Torinese, oltre che un consistente numero di vigneti.
Solo dopo il 1973, anno dell’istituzione della D.O.C. Freisa di Chieri ci fu un sostanziale ritorno alla coltivazione del vitigno ed il passaggio da piccole aziende produttrici per autoconsumo ad aziende vitivinicole.
Il Vino DOC Freisa di Chieri ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 20 settembre 1973.
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 01.09.1972, G.U. 311 del 30.11.1972
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n. 269 del 11.11.2021
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Freisa d'Asti D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Freisa d'Asti” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Freisa d’Asti
- Freisa d’Asti Superiore
- Freisa d’Asti Spumante
- Freisa d’Asti Frizzante.
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Freisa d'Asti
- Freisa d'Asti (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte
- => 11.50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento; Odore fruttato, caratteristico; Sapore da seco ad amabile, armonico, talvolta vivace, leggermente tannico.
- Freisa d'Asti Superiore (Vino Rosso Superiore)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte
- > 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore dal Colore rosso rubino tendente al granato; Odore fruttato, caratteristico; Sapore secco, armonico, leggermente tannico.
- Freisa d'Asti Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Amabile
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte
- > 11.50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dalla Spuma vivace, evanescente; Colore rosso rubino tendente al granato; Odore fruttato, caratteristico; Sapore da secco ad amabile, fresco, con sottofondo assai gradevole di lampone.
- Freisa d'Asti Spumante (Vino Rosso Spumante)
- Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 90% Vitigno Freisa
- =< 10% Vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte
- > 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Spumante dalla Spuma fine e persistente; Colore rosso rubino eventualmente tendente al granato più o meno intenso, o rosato; Odore caratteristico delicato di lampone e di rosa; Sapore da extra-brut a dolce, fresco, fruttato con sottofondo assai gradevole di lampone.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Freisa d'Asti
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Freisa d'Asti si estende sulle colline astigiane situate a est del Monferrato, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Freisa d'Asti è localizzata in:
- provincia di Asti e comprende il territorio collinare della provincia di Asti, esclusi pertanto i territori comunali di Cellarengo d’Asti e di Villanova d’Asti.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Freisa d'Asti
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Freisa d'Asti prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Freisa d'Asti non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Freisa d'Asti con la menzione Superiore deve essere sottoposto ad invecchiamento per circa 12 mesi.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Freisa d'Asti è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad esclusione delle tipologie di vino Frizzante e Spumante.
4. Produttori di Vino DOC Freisa d'Asti
Con l’utilizzo della DOC Freisa d'Asti i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Freisa d'Asti
Minestre, salami cotti, "bagna cauda".
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Freisa d'Asti
Il nucleo originale di diffusione del vitigno Freisa sembra essere l’area nord occidentale del Monferrato, ai confini tra il bacino terziario piemontese la collina morenica torinese e, amministrativamente, tra le province di Asti e Torino. Lo attestano citazioni del nome Freisa nei catasti del Comune di Chieri del secolo sedicesimo.
Il vitigno Freisa si è poi largamente diffuso in tutta l’area astigiana, essendo in molti comuni a sinistra del Tanaro il secondo vitigno coltivato dopo il Barbera. La sua diffusione è dovuta alle qualità enologiche specifiche, alla sua ottima vocazione come uva da taglio per i freschi aromi fruttati e la tannicità robusta.
Il Vino DOC Freisa d'Asti ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 1 settembre 1972.
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 13.08.1969, G.U. 279 del 05.11.1969
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Fara D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Fara” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Fara
- Fara Vigna
- Fara Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Fara
- Fara (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- >< 50-70% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- >< 30-50% Vitigni Uva Rara (Bonarda Novarese) e Vespolina, da soli o congiuntamente;
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, profumo fine e piacevolmente gradevole, dal sapore asciutto, sapido, armonico.
- Fara Vigna (Vino Rosso Vigna)
- Versioni: Secco
- >< 50-70% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- >< 30-50% Vitigni Uva Rara (Bonarda Novarese) e Vespolina, da soli o congiuntamente;
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, profumo fine e piacevolmente gradevole, dal sapore asciutto, sapido, armonico.
- Fara Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- >< 50-70% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- >< 30-50% Vitigni Uva Rara (Bonarda Novarese) e Vespolina, da soli o congiuntamente;
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino con leggeri riflessi granato, profumo caratteristico, fine, gradevole, dal sapore asciutto, sapido, armonico.
- Fara Riserva Vigna (Vino Rosso Invecchiato Vigna)
- Versioni: Secco
- >< 50-70% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- >< 30-50% Vitigni Uva Rara (Bonarda Novarese) e Vespolina, da soli o congiuntamente;
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino con leggeri riflessi granato, profumo caratteristico, fine, gradevole, dal sapore asciutto, sapido, armonico.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Fara
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Fara si sviluppa sul versante orientale della valle del Sesia, un altopiano prevalentemente argilloso diviso in due strisce collinari, adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Fara è localizzata in:
- provincia di Novara e comprende il territorio dei comuni di Fara Novarese e Briona.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Fara
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Fara prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Fara non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Fara deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 22 mesi, di cui almeno 12 in legno.
- Il vino DOC Fara Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 34 mesi, di cui almeno 20 in legno.
- Nella designazione dei Vini DOC Fara può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Fara è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Fara
Con l’utilizzo della DOC Fara i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Fara
Carni rosse, cacciagione, formaggi stagionati.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Fara
Fin dai tempi più remoti a Fara si è coltivata la vite per fare il vino e lo scrittore Plinio il Vecchio già lo menziona nel I° secolo dopo Cristo, testimonianze derivano anche da antichi diari di viticoltori. A Fara Novarese è conservato un Sarcofago romano, attribuito al II° Secolo d.C.. , nel quale si legge molto chiaramente il testo dell’iscrizione nel cartiglio che ci dice che il proprietario negoziava in generi agricoli e in vino.
Il Vino DOC Fara ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 13 agosto 1969.