Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 30.10.1974, G.U. 64 del 07.03.1975
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014.
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Cerveteri D.O.C.
La denominazione di origine controllata «Cerveteri» è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed a i requisiti del disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Bianco Amabile
- Bianco Frizzante
- Rosso
- Rosso Amabile
- Rosato
- Rosato Frizzante
- Trebbiano o Procanico
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Cerveteri
- Cerveteri Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 50% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 35% Vitigno Malvasia di Candia
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore vinoso, gradevole, delicato e sapore secco, pieno, armonico.
- Cerveteri Bianco Amabile (Vino Bianco)
- Versioni: Amabile
- => 50% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 35% Vitigno Malvasia di Candia
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore fruttato gradevole, delicato e sapore amabile.
- Cerveteri Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 50% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 35% Vitigno Malvasia di Candia
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma vivace ed evanescente, colore giallo paglierino, odore gradevole, delicato e sapore dal secco all'abboccato.
- Cerveteri Rosso Secco (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigni Sangiovese e Montepulciano (Minimo 25% per ciascun vitigno);
- =< 35% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino piu' o meno intenso, odore vinoso, caratteristico e sapore secco, sapido, armonico, di giusto corpo.
- Cerveteri Rosso Amabile (Vino Rosso)
- Versioni: Amabile
- => 60% Vitigni Sangiovese e Montepulciano (Minimo 25% per ciascun vitigno);
- =< 35% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso intenso, odore vinoso, caratteristico e sapore amabile, vellutato.
- Cerveteri Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigni Sangiovese e Montepulciano (Minimo 25% per ciascun vitigno);
- =< 35% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore fruttato gradevole e sapore fine, delicato, armonico.
- Cerveteri Rosato Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigni Sangiovese e Montepulciano (Minimo 25% per ciascun vitigno);
- =< 35% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Frizzante dal colore rosa più o meno intenso, odore fruttato gradevole e sapore fine, delicato, armonico.
- Cerveteri Trebbiano (o Procanico) (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno carico, odore gradevole, delicato, fruttato e sapore secco, di giusto corpo, armonico, vellutato.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Cerveteri
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Cerveteri si estende nell’Agro romano e nel litorale laziale centro settentrionale con le colline retrostanti, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Cerveteri è localizzata in:
- provincia di Roma e comprende il territorio dei comuni di Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella, Civitavecchia e, in parte, il territorio dei comuni di Roma, Allumiere e Tolfa.
- provincia di Viterbo e comprende il territorio del comune di Tarquinia.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Cerveteri
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Cerveteri prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Cerveteri non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Nella designazione dei Vini DOC Cerveteri può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Cerveteri è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Cerveteri
Con l’utilizzo della DOC Cerveteri i Produttori Vinicoli Laziali sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Cerveteri
Piatti di pesce azzurro arrosto o in umido, fritture di carciofi, zucchine e melanzane, frittate, agnello alla cacciatora, fegatelli di maiale alla griglia, involtini e scaloppine con sughi decisi.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Cerveteri
La millenaria storia vitivinicola riferita alla terra dell’antica “Caere”, dagli Etruschi passando per i Romani, al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche del “Cerveteri”. Ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato le tradizionali tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere i rinomati vini “Cerveteri”.
In particolare la presenza della viticoltura nella zona del “Cerveteri” è attestata fin dall’epoca degli Etruschi, in molte opere dei georgici latini. In tempi più recenti, nel 1761, il Marchese Frangiapani nella Istoria dell’antichissima città di Civitavecchia, riporta in un passo la vigna del Sig. Malacrosta, e nel 1803, il Nicolaj nelle Memorie, leggi, ed osservazioni sulle campagne e sull’Annona di Roma riporta numerosi terreni vignati in località Castiglione, Carlotta di Ceri, San Martino di Ceri, Villa del Sasso, Santa Marinella (con annessa osteria), Santa Severa (Prato della rocca, Rimessone, Castello) ancora oggi interessati dalla viticoltura.
La grande quantità di resti di antichi monumenti e di tombe etrusche ha dato vita a partire dall’ottocento ad imponenti campagne di scavi: infatti nel Bullettino dell’Istituto di Corrispondenza Archeologica è riportata la relazione di un viaggio fatto nell’antica Etruria e si citano scavi eseguiti nella vigna Argoli.
Nel 1840 il Canina riferisce di aver eseguito uno scassato nella vigna di Paolo Calabresi in Cerveteri ed il Grifi, nel Giornale Arcadico in Atti della Pontificia Accademia Romana di Architettura, di aver scoperto dei monumenti antichi nei terreni dell’Arcipretura di Ceri, detti i Vignali.
Nel 1833, il Bullettino di notizie statistiche ed economiche italiane e straniere riporta per Corneto, l’attuale Tarquinia, “..vi allignano mirabilmente le vigne”. Il Manzi, nel 1837 nell’opera Stato antico ed attuale del porto città e provincia di Civitavecchia, riporta la bontà di taluni vini di Tolfa e cita il Chiabrera che cantò: "Io sprono a tutta briglia in ver la Tolfa / là dove Bassareo manna distilla".
Anche nell’Inchiesta Jacini, Atti della Giunta per la Inchiesta Agraria e sulle condizioni della classe agricola (1883), si riportano aumenti di superfici a vigneto nei comuni di Cerveteri con varietà principali Uva Grassa, Buccia dura, Verdello, Spagnuola e Procanico e Tolfa (Pergolese e Aleatico).
La storia recente è caratterizzata da un’evoluzione positiva della denominazione, con l’impianto di nuovi vigneti, la creazione della Cantina sociale, la nascita di nuove aziende che, unite alla professionalità degli operatori hanno contribuito ad accrescere il livello qualitativo e la rinomanza del “Cerveteri”.
Il Vino DOC Cerveteri ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 30 ottobre 1974.