- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 14.02.2000, G.U. 51 del 02.03.2000
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Orcia D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Orcia” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Orcia (anche con la menzione Riserva)
- Orcia Rosato
- Orcia Bianco
- Orcia Sangiovese (anche con la menzione Riserva)
- Orcia Vin Santo (o Vinsanto)
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Orcia
- Orcia (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Sangiovese
- =< 40% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana. La presenza di Vitigni a bacca bianca è ammessa nella misura massima del 10%.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, tendente al granato se invecchiato, odore vinoso, fruttato e sapore secco, sapido, armonico.
- Orcia Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Sangiovese
- =< 40% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana. La presenza di Vitigni a bacca bianca è ammessa nella misura massima del 10%.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino, tendente al granato se invecchiato, odore vinoso, fruttato e sapore secco, sapido, armonico.
- Orcia Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Sangiovese
- =< 40% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana. La presenza di Vitigni a bacca bianca è ammessa nella misura massima del 10%.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore variabile dal rosa tenue al rosa cerasuolo, odore fine fruttato e sapore secco, armonioso, fresco.
- Orcia Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 50% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 50% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino talvolta con riflessi verdognoli, odore fine, fruttato e sapore asciutto, armonico.
- Orcia Sangiovese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Sangiovese
- =< 10% Vitigni Canaiolo nero, Colorino, Ciliegiolo, Foglia tonda, Pugnitello e Malvasia nera.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, talvolta con note fruttate di ciliegia e viola, e sapore asciutto, corposo, armonico.
- Orcia Sangiovese Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Sangiovese
- =< 10% Vitigni Canaiolo nero, Colorino, Ciliegiolo, Foglia tonda, Pugnitello e Malvasia nera.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, talvolta con note fruttate di ciliegia e viola, e sapore asciutto, corposo, armonico.
- Orcia Vin Santo (Vino Bianco Vin Santo)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 50% Vitigno Trebbiano Toscano e Malvasia bianca lunga, da soli o congiuntamente.
- =< 50% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato intenso, odore intenso, etereo, aroma caratteristico e sapore dal secco al dolce, armonico, vellutato, morbido.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Orcia
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Orcia si estende sulle colline senesi, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Orcia è localizzata in:
- provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Castiglione d'Orcia, Pienza, Radicofani, S. Giovanni d'Asso, San Quirico d'Orcia, Buonconvento, Trequanda e, in parte, il territorio dei comuni di Abbadia S. Salvatore, Chianciano, Montalcino, Sarteano, San Casciano Bagni e Torrita di Siena.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Orcia
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Orcia prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Orcia non dovrà essere superiore al 70% e al 35% per la tipologia di Vin Santo; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 75% e del 38%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Orcia Vin Santo devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 26%.
- Il vino DOC Orcia con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno.
- Nella designazione dei Vini DOC Orcia può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Orcia è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Orcia
Con l’utilizzo della DOC Orcia i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Orcia
Piatti a base di carne e legumi come il pollo, la trippa, il lardo di Colonnata, la zuppa di lenticchie, i fagioli.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Orcia
Storicamente la zona geografica è da sempre stata considerata un’area di eccellenza per la coltivazione della vite e la produzione di vino. Essa si incunea tra due altre aree fortemente valorizzate dal punto di vista vitivinicolo (Montepulciano e Montalcino) e con esse condivide un percorso storico che partendo dall’epoca romana (testimoniata da numerosi ritrovamenti archeologici riferiti alla produzione del vino) arriva al medio-evo, e qui la testimonianza è data da numerosi affreschi e dipinti che raffigurano scene di vita rurale nelle quali non mancano mai soggetti riferiti alla vite, alla vendemmia e alla produzione del vino. Interessanti poi sono anche i reperti e le attrezzature agricole ed enologiche conservate al museo della mezzadria di Buonconvento.
Successivamente, sia in epoca rinascimentale che in epoca più recente, la viticoltura ha sempre rivestito un ruolo cruciale nell’economia agricola della zona, e tutti i poderi mezzadrili producevano vino ed erano dotati di cantine aziendali dove spesso si riusciva a conservare il vino anche per lunghi periodi al fine di migliorarne le caratteristiche qualitative.
Alcuni toponimi dell’area, esmpio “vignoni” e “ Bagno vignoni” testimoniano la presenza di zone particolarmente adatte alla viticoltura e alla produzione di vino di qualità. La base ampelografica dei vigneti è quella consolidatasi negli anni che vede principalmente la presenza del vitigno tradizionale che è il sangiovese, inoltre si annoverano altri vitigni tipici quali il colorino, il foglia tonda, canaiolo nero, ciliegiolo, pugnitello e malvasia nera.
Le forme di allevamento, i sesti d’impianto ed i sistemi di potatura, anche per i nuovi impianti, sono quelli tradizionali e tali da ottenere la migliore e più razionale disposizione sul terreno delle viti. Questa impostazione consente di ottenere una razionale ed ottimale gestione della chioma anche mediante interventi di potatura verde e diradamento delle uve, così da contenere le rese di produzione di uva entro i limiti previsti dal presente disciplinare. Le pratiche enologiche relative alla elaborazione dei vini sono quelle tradizionali e tipiche della zona differenziate in base alle singole tipologie di prodotto.
Il Vino DOC Orcia ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 14 febbraio 2000.