VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO DOCG

VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO DOCG

Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.P.R. 12.07.1966, G.U. del 19.09.1966 - 
Approvato DOCG con D.P.R. 01.07.1980, G.U. 47 del 17.02.1981

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n. 142 del 20.06.2022 


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G.

La denominazione di origine controllata e garantita "Vino Nobile di Montepulciano" è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Rosso
  2. Rosso Riserva

1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Vino Nobile di Montepulciano

 

  • Vino Nobile di Montepulciano (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Sangiovese (o Prugnolo Gentile)
  • =< 30% Vitigni non aromatici, ad eccezione della Malvasia Bianca Lunga, idonei alla coltivazione nella regione Toscana, con il limite massimo del 5% per i vitigni a bacca bianca.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, odore intenso, etereo, caratteristico, etereo e sapore asciutto, equilibrato e persistente, con possibile sentore di legno.

  • Vino Nobile di Montepulciano Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Sangiovese (o Prugnolo Gentile)
  • =< 30% Vitigni non aromatici, ad eccezione della Malvasia Bianca Lunga, idonei alla coltivazione nella regione Toscana, con il limite massimo del 5% per i vitigni a bacca bianca.
  • => 13% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato, dal colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, odore intenso, etereo, caratteristico, etereo e sapore asciutto, equilibrato e persistente, con possibile sentore di legno.

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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Vino Nobile di Montepulciano

L'area geografica vocata alla produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOCG si estende sulle colline senesi, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOCG è localizzata in:

  • provincia di Siena e comprende il territorio del comune di Montepulciano.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Vino Nobile di Montepulciano

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Vino Nobile di Montepulciano prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in Vino Nobile di Montepulciano DOCG non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOCG. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOCG per tutto il prodotto.
  • Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG deve essere sottoposto ad un periodo di maturazione di almeno 24 mesi. Entro questo periodo sono lasciate alla discrezione dei produttori le seguenti possibili opzioni: 1) 24 mesi di maturazione in legno; 2) 18 mesi minimo di maturazione in legno più i restanti mesi in altro recipiente; 3) 12 mesi minimo in legno più 6 mesi minimo in bottiglia più i restanti mesi in altro recipiente.

  • Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 36 mesi, di cui almeno 6 di affinamento in bottiglia. 

  • In presenza di determinate caratteristiche previste dal disciplinare, il Vino Nobile di Montepulciano DOCG può essere riclassificato nella DOC Rosso di Montepulciano.

  • Nella designazione dei Vini Nobile di Montepulciano DOCG può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.

  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino Nobile di Montepulciano DOCG è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOCG Vino Nobile di Montepulciano

Con l’utilizzo della DOCG Vino Nobile di Montepulciano i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Vino Nobile di Montepulciano

Bistecca alla fiorentina, il salame, la salsiccia, la finocchiona, la carne rossa brasata e i fegatelli.


6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Vino Nobile di Montepulciano

Le radici della viticoltura e dell’enologia sono parte integrante del territorio, della cultura, della storia, dell’economia e delle tradizioni locali di Montepulciano.

Il vino prodotto in questo comprensorio riveste storicamente una connotazione nobiliare ed aristocratica, con le produzioni destinate non all’autoconsumo ma al commercio, come testimoniano tanti atti di vendita registrati dal 789 in poi. Con un documento del 1350 furono stabilite le prime clausole per il commercio e l’esportazione del vino di Montepulciano.

Il vino ha assunto fama internazionale fino dal XVII secolo, quando fu celebrato da Francesco Redi come “Re di ogni vino”, e nel corso dei secoli la viticoltura ha poi mantenuto il ruolo di coltura principale del territorio.

La prima citazione conosciuta di “Vino Nobile” è datata 1787 “per rimborso al cuoco di casa Marsichi per spesa per il vitto, non compreso il vino portato da Monte Pulciano per nostro servizio L. 50,15. Vino Nobile portato per regalare al Conservatorio detto il Conventino per le obbligazioni contratte...” . Quanto sopra si legge in una lunga “Nota di Viaggio per suor Luisa Sisti e signore Maestre” redatta da Giovan Filippo Neri, Governatore del Regio Ritiro di S.Girolamo in Montepulciano. Cosimo Villifranchi, medico fiorentino, nell’anno 1773 riporta nella sua celebre Oenologia Toscana la maniera di fare il vino a Montepulciano descrivendo le varietà delle uve, ma anche il territorio (il territorio di Montepulciano che produce il vino migliore si stende dalla Città per la parte di levante da due in tre miglia dall’una all’altra banda di tal direzione, territorio tutto situato in costa…).

Segue la descrizione delle aziende produttrici, dei sistemi di coltivazione e vinificazione nonché ulteriori informazioni sulla natura del suolo: “il suolo o terreno della costa di Monte Pulciano è per la maggior parte tufo, e terra sciolta arenosa, e sassola”. Nella “Statistica Agraria della Val Di Chiana” di Giuseppe Giulj (1830), nel capitolo relativo a “Delle specie di vino scelto e dei modi di fabbricarlo”, è riportato che: “a cinque specie si possono ridurre i vini scelti, che si fabbricano in una certa quantità nella valle, e sono quelli neri, il Vino Nobile di Monte Pulciano, e l’aleatico; fra quelli bianchi vi si contano il Moscadello, il vermut ed il Vin Santo; parlerò del modo tenuto per fabbricarli, e comincerò a dare la descrizione di questi dettagli da quelli relativi al vino di Monte Pulciano, per essere quello che è conosciuto in tutta l’Europa ……

Le vigne destinate per la coltivazione di questa specie di vino sono poste in collina in terreno tufaceo, ed in conseguenza sterile, ed esposte al mezzogiorno, onde le viti siano dominate dal sole. Poco è il prodotto di dette piante, ma l’uva vi giunge a perfetta maturità, ed ha un odore ed un sapore non comune all’uva delle stesse specie prodotta da viti non coltivate in tali località”. L’Autore prosegue elencando i vitigni, le caratteristiche delle uve e del sistema di fermentazione e condizionamento.

A qualche anno prima (1828) risale la prima spedizione del Vino Nobile in America via nave, come riportato dal Giornale Agrario della Toscana, edito dall’Accademia dei Georgofili. A giustificazione dell’importanza assegnata alla produzione enologica locale, è da citare la storica presenza delle cantine nel sottosuolo dei palazzi signorili della città di Montepulciano, cantine in parte tuttora utilizzate per l’invecchiamento del vino Dumas, nel celebre romanzo “Il Conte di Montecristo” scritto fra il 1844 ed il 1846 afferma che con la cacciagione “… un fiasco di vino di Montepulciano dovevano completare il pranzo.”

Il Vino Nobile di Montepulciano è stato il primo vino in assoluto in Italia ad avere apposto il contrassegno sostitutivo della fascetta di Stato da apporre sui sistemi di chiusura della bottiglia come sistema anti sofisticazione che certifica l’autenticità del prodotto a garanzia della sua origine.

Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 12 luglio 1966, poi DOCG in data 1 luglio 1980.

Additional Info

  • Regione: Toscana
  • Tipologie: Vino Rosso
  • Versioni: Secco - (Vino privo di residuo zuccherino), Riserva - (Vino sottoposto ad invecchiamento)
  • Denominazione: D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita)
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