Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato come DOC con D.P.R. 06.01.1978, G.U. 92 del 04.04.1978 - Approvato come DOCG con D.M. 14.11.06, G.U. 278 del 29.11.2006
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportata in G.U. 68 del 19.03.2021
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Morellino di Scansano D.O.C.G.
La denominazione di origine controllata e garantita «Morellino di Scansano», è riservata ai vini rossi che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
- Morellino di Scansano
- Morellino di Scansano Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Morellino di Scansano
- Morellino di Scansano (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore rosso rubino, tendente al granato con l'invecchiamento; Odore profumato, etereo, intenso, gradevole, fine; Sapore asciutto, caldo, leggermente tannico.
- Morellino di Scansano Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal Colore rosso rubino, tendente al granato con l'invecchiamento; Odore profumato, etereo, intenso, gradevole, fine; Sapore asciutto, caldo, leggermente tannico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Morellino di Scansano
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOCG Morellino di Scansano si estende sulle colline dell'Appennino Centrale, tra i fiumi Ombrone e Albegna, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOCG Morellino di Scansano è localizzata in:
- provincia di Grosseto e comprende il territorio dei comuni di Scansano e, in parte, il territorio dei comuni di Manciano, Magliano in Toscana, Grosseto, Campagnatico, Semproniano e Roccalbegna.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Morellino di Scansano
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Morellino di Scansano prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOCG Morellino di Scansano non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOCG. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOCG per tutto il prodotto.
- Il vino DOCG Morellino di Scansano con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno.
- Nella designazione dei Vini DOCG Morellino di Scansano può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOCG Morellino di Scansano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori Vino DOCG Morellino di Scansano
Con l’utilizzo della DOCG Morellino di Scansano i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Morellino di Scansano
Carne alla griglia, alle zuppe di legumi e ai formaggi stagionati.
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Morellino di Scansano
La coltivazione della vite in Scansano e zone limitrofe ha origini antichissime, testimonianza della sua presenza ci porta agli Etruschi, dimostrata dai ritrovamenti di attrezzi agricoli per la potatura e raccolta delle uve presso il sito archeologico di Ghiaccioforte.
Nel periodo medioevale interessanti citazioni di studiosi e ricercatori esaltano l’eccellenza delle condizioni pedo-climatiche che l’area Scansanese offre per la preziosa coltura della vite.
Governanti e feudatari nel medio evo riconobbero la necessità di concedere, distinguendole, terre adatte per questa coltura, che ebbe particolare protezione con apposite norme statutarie. In occasione delle lottizzazioni di terreni feudali e comunali, erano infatti indicate esplicitamente le concessioni di terre in zone a vocazione viticola: negli statuti della Comunità del Cotone, in quello di Montorgiali ed in quello di Scansano le norme stabilite per la protezione delle viti e dell’uva erano molto severe, tanto che stabilivano una multa per i possessori di animali che provocavano danno alle vigne.
Le prime notizie dettagliate o scientificamente ordinate sulla produzione risalgono al 1813, quando il “Maire della Comune di Scansano”in una lettera inviata al Vice Prefetto del Circondario di Grosseto comunicava che nell’anno precedente nella zona di Scansano venivano prodotti 5.540 ettolitri di vino in gran parte di qualità superiore. Luigi Villafranchi-Giorgini in una memoria letta nel 1847 alla Società Agraria Grossetana, affermava che all’orto Botanico di Pisa esisteva un tronco di vite alto cinque braccia - metri 2,92 - e della circonferenza di quattro - metri 2,36 - , proveniente da “Castagneta Valle”, in Comune di Scansano.
Nel 1884 in uno studio sullo sviluppo dell’agricoltura, dell’industria e del commercio nella provincia di Grosseto, Giacomo Barabino riporta l’alta qualità dei vini di Magliano, di Pereta e di Scansano. Il 21 dicembre del 1884 il socio ordinario dell’Accademia dei Georgofili Luigi Vannuccini tiene in Scansano una conferenza per sostenere la necessità di una cantina sociale Inoltre in materia di notizie di carattere storico sulla viticoltura Scansanese, ancora Luigi Vannuccini, che nel 1887 pubblicò una monografia sulla “Coltivazione della vite a basso ceppo con sostegni ad un solo sperone o tralcio a frutto nel territorio scansanese in relazione alle viti ad alberello o a cornetto senza sostegno”.
A dimostrazione del radicamento della tradizione vitivinicola nel territorio, si tiene a Scansano dal 1969 la “Festa dell’Uva”, festeggiamenti legati al periodo della vendemmia, nelle decine di cantine medievali del paese, a loro volta testimonianza della diffusa consuetudine popolare della produzione per consumo familiare e vendita.
Una pubblicazione dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Grosseto sulla “Viticoltura Grossetana”, edita nel 1972, riportando i risultati di una ricerca storica sulle origini e sulla espansione della vite nelle zone collinari della Provincia, conferma la preminente importanza dei vini dello Scansanese, noti da oltre un secolo per l’eccellente qualità e serbevolezza.
Il Vino DOCG Morellino di Scansano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 6 gennaio 1978, poi DOCG in data 7 gennaio 1997.