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PRIMITIVO

Varietà: 199 PRIMITIVO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Primitivo | Assovini.it


Il vitigno Primitivo, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria.

Il Primitivo deve il suo nome alla precocità di maturazione dell'uva. Le origini sono incerte, anche se qualcuno ritiene che l'introduzione in Puglia risale al periodo della colonizzazione fenicia oppure che sia stato importato dagli Illiri più di duemila anni fa; altri sostengono che sia stato introdotto nella zona di Gioia del Colle da frati benedettini venuti dalla Borgogna nel XVII secolo. Quello che è certo è che alla fine del Settecento era già conosciuto con questo nome nelle campagne pugliesi; il merito va attribuito al primicerio don Francesco Filippo Indellicati che contribuì alla diffusione del Primitivo dopo averlo trovato e selezionato all'interno di vecchi vigneti della zona di Gioia del Colle. La presenza di queste piante originarie lascia intendere che il vitigno fosse coltivato in quelle zone da diverso tempo.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, quinquelobata
    • Grappolo: medio, lungo, conico-cilindrico semplice, alato o doppio, mediamente compatto
    • Acino: medio, sferoidale  
    • Buccia: di medio spessore, bluastra e con abbondante pruina


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Primitivo si ottiene un vino di colore rosso rubino scuro molto intenso. Al naso è speziato e fruttato. Al palato si presenta caldo, morbido, giustamente tannico. Di grande struttura e notevole persistenza.

  • Produttori di Vino con utilizzo di uve Primitivo
    • Di seguito l'elenco dei Produttori vinicoli della Basilicata con la lista dei rispettivi Vini prodotti in tutto o in parte con uve Primitivo e il Certificato di Qualità rilasciato dal Panel Assovini Sommelier. 

POLLERA NERA

Varietà: 197 POLLERA NERA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Pollara Nera | Assovini.it


Il vitigno Pollera Nera a bacca nera viene coltivato nelle regioni Liguria e Toscana.

Il Pollera Nera è un vitigno che probabilmente ha le sue origini in Liguria dal 1800, infatti esistono testimonianze della sua coltivazione nella zona delle Cinque Terre e dell'Alta Lunigiana, in provincia di La Spezia, da cui si è andata diffondendo verso la bassa Valle Magra. Oggi è presente soprattutto nei vigneti della Lunigiana e delle zona confinante con la Toscana, nella zona di Massa-Carrara.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: medio-piccola, trilobata o pentalobata
    • Grappolo: medio-grosso, compatto, spesso alato
    • Acino: medio, rotondo o ellissoidale molto corto, a volte deformato dalla compattezza del grappolo
    • Buccia: fine, molto pruinosa, di colore grigio-violetto.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Pollera Nera si ottiene un vino rosso rubino, di corpo leggero, semplice, da bere giovane.

PINOT NERO

Varietà: 195 PINOT NERO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Pinot Nero | Assovini.it


Il vitigno Pinot Nero, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, CampaniaEmilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.

Il Pinot Nero è il vitigno capostipite della nobile famiglia dei Pinot, dalle antichissime origini francesi. La scoperta del Pinot Nero risale, probabilmente, a quasi duemila anni fa; la sua presenza in Bourgogne è citata già nel quarto secolo d.C. (anche se a quel tempo si chiamava Morillon Noir). In Francia ne sono stati riconosciuti ufficialmente ben 46 cloni; anche la Champagne ha un ruolo importante nella selezione clonale del Pinot Noir. 

E' una pianta che chiede molto, sia al viticoltore che al vinificatore, non dà risultati regolari, ha bisogno di climi relativamente freddi, con buona escursione termica giorno/notte e, quando le condizioni e la qualità dei terreni lo permettono (predilige quelli calcarei), è in grado di offrire vini di rara bellezza. Per questo motivo è stato impiantato in quasi tutte le regioni vinicole del mondo, ad eccezione di quelle con climi caldi che produrrebbero vini "cotti", privi delle caratteristiche che lo hanno reso tanto famoso.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, tondeggiante, trilobata
    • Grappolo: piccolo, compatto, cilindrico, spesso alato
    • Acino: medio-piccolo  
    • Buccia: pruinosa, leggera, di colore nero-violaceo


  • Vini prodotti (in tutto o in parte) con Uve Pinot Nero


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Pinot Nero si ottiene un vino di colore rosso rubino chiaro. Al naso è fine, fruttato con note di lampone e di mora. Al palato lievemente tannico, armonico, di corpo. Con l'affinamento il colore prende toni mattonati, i profumi acquistano in complessità e finezza. Ideale per la spumantizzazione.

PINOT NERO

Varietà: 195 PINOT NERO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Pinot Nero | Assovini.it


Il vitigno Pinot Nero, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, CampaniaEmilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.

Il Pinot Nero è il vitigno capostipite della nobile famiglia dei Pinot, dalle antichissime origini francesi. La scoperta del Pinot Nero risale, probabilmente, a quasi duemila anni fa; la sua presenza in Bourgogne è citata già nel quarto secolo d.C. (anche se a quel tempo si chiamava Morillon Noir). In Francia ne sono stati riconosciuti ufficialmente ben 46 cloni; anche la Champagne ha un ruolo importante nella selezione clonale del Pinot Noir. 

E' una pianta che chiede molto, sia al viticoltore che al vinificatore, non dà risultati regolari, ha bisogno di climi relativamente freddi, con buona escursione termica giorno/notte e, quando le condizioni e la qualità dei terreni lo permettono (predilige quelli calcarei), è in grado di offrire vini di rara bellezza. Per questo motivo è stato impiantato in quasi tutte le regioni vinicole del mondo, ad eccezione di quelle con climi caldi che produrrebbero vini "cotti", privi delle caratteristiche che lo hanno reso tanto famoso.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, tondeggiante, trilobata
    • Grappolo: piccolo, compatto, cilindrico, spesso alato
    • Acino: medio-piccolo  
    • Buccia: pruinosa, leggera, di colore nero-violaceo


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Pinot Nero si ottiene un vino di colore rosso rubino chiaro. Al naso è fine, fruttato con note di lampone e di mora. Al palato lievemente tannico, armonico, di corpo. Con l'affinamento il colore prende toni mattonati, i profumi acquistano in complessità e finezza. Ideale per la spumantizzazione.
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