Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M 18.11.1995, G.U. 285 del 6.12.1995
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Benaco Bresciano I.G.T.
1. Tipologie e Uve del Vino IGT Benaco Bresciano
- Benaco Bresciano Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni Chardonnay, Pinot Bianco, Riesling Renano, Riesling Italico, Trebbiano di Soave, Trebbiano toscano, Pinot grigio, Incrocio Manzoni, da soli o congiuntamente.
- =>10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, odore fresco, delicato con eventuali toni delicati e sapore armonico, vellutato, caratteristico.
- Benaco Bresciano Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni Chardonnay, Pinot Bianco, Riesling Renano, Riesling Italico, Trebbiano di Soave, Trebbiano toscano, Pinot grigio, Incrocio Manzoni, da soli o congiuntamente.
- =>10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino con riflessi verdolini, odore fresco, delicato con eventuali toni delicati e sapore armonico, vellutato, caratteristico.
- Benaco Bresciano Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni Groppello, Marzemino, Barbera, Sangiovese, Rebo, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Nebbiolo, Pinot Nero, da soli o congiuntamente.
- =>10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, odore vinoso, ampio, caratteristico e sapore piacevole, vinoso, armonico.
- Benaco Bresciano Rosso Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni Groppello, Marzemino, Barbera, Sangiovese, Rebo, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Nebbiolo, Pinot Nero, da soli o congiuntamente.
- =>10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore rosso rubino, odore vinoso, ampio, caratteristico e sapore piacevole, vinoso, armonico.
- Benaco Bresciano Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni Groppello, Marzemino, Barbera, Sangiovese, Rebo, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Nebbiolo, Pinot Nero, da soli o congiuntamente.
- =>11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino brillante con eventuali sfumature violacee, odore fruttato, gradevole, caratteristico e sapore piacevole, armonico, fresco.
- Alto Mincio Bianco Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Dolce
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- =>15% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Passito dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, odore intenso, complesso, fruttato e sapore dolce, morbido, armonico, vellutato.
- Benaco Bresciano Chardonnay (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore vinoso, gradevole e sapore armonico, pieno, caratteristico.
- Benaco Bresciano Pinot Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot Bianco
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore caratteristico, fruttato e sapore fresco, sapido, piacevole.
- Benaco Bresciano Pinot Grigio (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot Grigio
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, talvolta ramato, odore gradevole, caratteristico, armonico e sapore fresco, pieno, gradevole.
- Benaco Bresciano Incrocio Manzoni (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Incrocio Manzoni
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino talvolta con riflessi verdognoli, odore delicatamente profumato e leggermente aromatico e sapore pieno, gradevole caratteristico.
- Benaco Bresciano Sauvignon (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno carico. Al naso è aromatico e caratteristico, con note floreali e fruttate. In bocca è morbido e vellutato, con toni caldi, di corpo, fine, armonico e abbastanza persistente.
- Benaco Bresciano Riesling (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Riesling Renano
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore caratteristico, equilibrato e con leggeri sentori di moscato. Al palato risulta pulito, delicato ed elegante, caratterizzato da un buon equilibrio acidità/alcol e buon retrogusto che riprende il caratteristico bouquet di aromi primari.
- Benaco Bresciano Riesling Italico (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Riesling Italico
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore caratteristico, equilibrato e con leggeri sentori di moscato. Al palato risulta pulito, delicato ed elegante, caratterizzato da un buon equilibrio acidità/alcol e buon retrogusto che riprende il caratteristico bouquet di aromi primari.
- Benaco Bresciano Trebbiano (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, non molto intenso al naso, non fortemente caratterizzato al palato, fresco per acidità, abbastanza caldo e di medio corpo.
- Benaco Bresciano Cabernet (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cabernert Franc e/o Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino carico, al naso si percepiscono aromi vegetali e di frutta rossa e al gusto si rileva una buona struttura e tannini di particolare spessore.
- Benaco Bresciano Pinot Nero (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot Nero
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, odore delicato, gradevole, caratteristico e sapore: piacevole, vinoso, armonico.
- Benaco Bresciano Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, con aroma fruttato e note di fiori rossi. Il sapore è abbastanza tannico, morbido, corposo.
- Benaco Bresciano Sangiovese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, tannico, di corpo, armonico, con gradevole restrogusto amarognolo e fruttato; invecchiato sprigiona i caratteristici profumi terziari.
- Benaco Bresciano Rebo (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Rebo
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi granati. Al naso è fruttato con sentori di sottobosco e more. Al palato è caldo, giustamente tannico, di corpo.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Benaco Bresciano
L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Benaco Bresciano si estende lungo un territorio circondato da colline che fa da cerniera fra tre regioni, Lombardia (provincia di Brescia), Veneto (provincia di Verona) e TrentinoAlto Adige (provincia di Trento), posto in parallelo al fiume Adige, da cui è diviso dal massiccio del monte Baldo, che è adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino IGT Benaco Bresciano è localizzata in:
- provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Sirmione, Desenzano del Garda, Lonato, Pozzolengo, Calvagese della Riviera, Bedizzole, Prevalle, Muscoline, Padenghe del Garda, Soiano del Lago, Moniga del Garda, Polpenazze del Garda, Malerba del Garda, Puegnago del Garda, San Felice del Benaco, Salò, Roè Vociano, Gardone Riviera, Gavardo, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine e Limone sul Garda.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Benaco Bresciano
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Benaco Bresciano prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino IGT Benaco Bresciano non dovrà essere superiore al 75% e al 55% per la tipologia di vino Passito.
4. Produttori di Vino IGT Benaco Bresciano
Con l’utilizzo della IGT Benaco Bresciano i Produttori Vinicoli Lombardi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Benaco Bresciano
Piatti di salumi, bolliti, cotechino, zampone, cassoeula, paste asciutte con sughi a base di pomodoro o carne, risotti con carne e/o legumi, ravioli di carne anche in brodo.
6. Storia e Letteratura del Vino IGT Benaco Bresciano
In epoca romana il lago era conosciuto come Benaco, mentre oggi è meglio noto come lago di Garda, toponimo attestato fin dal Medioevo e di origine germanica, derivante da quello dell'omonima cittadina sulla sponda veronese del lago, la quale, insieme a un'altra località celebre del lago, Gardone Riviera, e altre meno conosciute, come Gàrdola, Gardoncino, Gardoni, Guàrdola e Le Garde, testimonia la presenza germanica che va dal VI al VIII secolo, in particolare quella longobarda.
Il toponimo Garda, con il quale è chiamato il lago già in alcuni documenti dell'VIII secolo, è l'evoluzione della voce germanica warda, ovvero "luogo di guardia" o "luogo di osservazione". Il toponimo classico del lago, ovvero Benācus lacus (Benaco), è quasi sicuramente di origine celtica, precedente quindi al dominio romano, e dovrebbe derivare da bennacus, confrontabile con l'irlandese bennach, e significherebbe "cornuto", ovvero dai molti promontori.
La traduzione "cornuto" viene anche interpretata in riferimento alla penisola di Sirmione. La versione italiana dell'accento tonico rimane fedele all'accentazione latina, quindi va pronunciato con l'accento sulla "a".
Gli abitanti del lago, in particolar modo quelli della sponda veronese, pronunciano il nome Benaco con l'accento sulla "e", ovvero Bènaco. Resta oscuro il motivo per cui i nativi delle zone del lago tendono ad utilizzare la versione con l'accento sdrucciolo del nome.
Non si è a conoscenza né di chi abbia introdotto la vite in questo ambiente né quando, ma alcune testimonianze riportano che già nel I secolo il vino gardesano era ben noto e si poteva facilmente trovare nei banchetti degli antichi romani con il nome di Vino Retico. Il Retico fu uno dei vini preferiti dell'imperatore Augusto, per lo meno secondo quello che ci riporta Svetonio, e pure Plinio loda le viti e l'uva retica, affermando che era piuttosto in voga a Roma. L'integrazione tra Romani e Cenomani, i quali controllavano la zona gardesana, iniziò probabilmente nel 225 a.C., quando vi fu un trattato di alleanza tra Cenomani, Veneti e Romani, anche se l'effettiva romanizzazione del territorio avvenne tra il II e il I secolo a.C., tanto che nell'89 a.C. vennero concessi i diritti già delle città latine per volontà del console romano Gneo Pompeo Strabone e una quarantina di anni dopo fu concessa la cittadinanza romana a Brescia (che comprendeva la sponda occidentale e settentrionale del Benaco) e a Verona (che comprendeva invece la sponda orientale).
Un secolo strategico fu il I d.C. in quanto vennero realizzate strade di notevole importanza, come la via Gallica, che collegava Verona con Milano passando da Peschiera (l'antica Arilica), e la via Claudia Augusta, che collegava la pianura con il passo di Resia e quindi i territori più settentrionali, oltre ad alcune strade di minore importanza che collegavano la val d'Adige con il Garda, la via Benacensis (all'altezza di Torri del Benaco) e la Campiona. Furono inoltre istituiti due pagi, ovvero circoscrizioni territoriali rurali: quello dei Benacenses sul bresciano e il pagus dei Claudienses sul veronese.
Nel 268 si combatté la battaglia del lago Benaco tra l'esercito dell'impero romano, comandato dal futuro imperatore Claudio il Gotico, e la federazione germanica degli Alemanni. La schiacciante vittoria ottenuta dai romani permise la definitiva cacciata dall'Italia settentrionale degli Alemanni, a causa delle gravissime perdite che subirono durante la battaglia.
Dopo il crollo dell'impero romano la regione gardesana assistette al passaggio di numerose popolazioni barbariche, ma la prima popolazione germanica che vi si stanziò, dopo una lunga migrazione, fu quella dei Longobardi. Le loro testimonianze sono presenti per lo più lungo le sponde meridionale e orientale, preferite ad altre zone per via dell'importanza strategica: da qui si poteva infatti controllare sia le vie d'acqua del Garda e del Mincio, che la val d'Adige.
Durante l'egemonia longobarda vi fu una prima riorganizzazione, oltre che la definitiva cristianizzazione dell'area, iniziata nei secoli precedenti da San Vigilio e San Zeno. Il lago rimase al confine tra tre potenti ducati longobardi, quelli di Verona, di Trento e di Brescia, e fu al centro di un'importante rete di comunicazioni, sia commerciali sia militari.
Pertanto fin dalla Preistoria il territorio gardesano ha conosciuto la presenza dell'uomo e del vino. Sulle colline moreniche del Lago di Garda, è stato ritrovato il più antico aratro costruito dall'uomo che, cinquemila anni prima di Cristo, conosceva la vite selvatica e probabilmente anche il vino. Saranno però gli Etruschi, nel V secolo a.C. ad introdurre nel bresciano la coltivazione della vite "addomesticata" soppiantando quella selvatica.