Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvata come tipologia della DOC “Oltrepò Pavese” con D.P.R. 6.08.70, G.U. 273 del 27.10.70
Approvato Pinot Nero dell'Oltrepo' Pavese DOC con D.M. 3.08.2010, G.U. 192 del 18.08.2010
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese D.O.C.
La denominazione di origine controllata «Pinot Nero dell'Oltrepo' Pavese» e' riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Rosso
- Rosso Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese
- Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 95% Vitigno Pinot Nero
- =< 5% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, anche scarico, con possibili sfumature aranciate, odore etereo, gradevole, caratteristico e sapore secco, morbido o pieno con retrogusto amarognolo, ma armonico.
- Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 95% Vitigno Pinot Nero
- =< 5% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso, anche scarico, con possibili riflessi aranciati, odore etereo, gradevole, caratteristico e sapore secco, caldo, leggermente tannico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Pinot nero dell’Oltrepò Pavese si estende sulla fascia appenninica che dal Piemonte si spinge verso l’Emilia, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Pinot nero dell’Oltrepò Pavese è localizzata in:
- provincia di Pavia e comprende il territorio dei comuni di Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Bosnasco, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cecima, Godiasco, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de’ Giorgi, Rocca de’ Giorgi, Rocca Susella, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Torrazza Coste, Volpara, Zenevredo e, in parte, il territorio dei comuni di Broni, Casteggio, Cigognola, Codevilla, Corvino San Quirico, Fortunago, Montebello della Battaglia, Montesegale, Ponte Nizza, Redavalle, Retorbido,Rivanazzano, Santa Giuletta, Stradella e Torricella Verzate.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Pinot nero dell’Oltrepò Pavese prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Pinot nero dell’Oltrepò Pavese non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Nella designazione dei Vini DOC Pinot nero dell’Oltrepò Pavese può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
- Il vino DOC Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 6 in legno.
4. Produttori di Vino DOC Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese
Con l’utilizzo della DOC Pinot nero dell’Oltrepò Pavese i Produttori Vinicoli Lombardi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese
Carni bianche e rosse, cacciagione da piuma, formaggi invecchiati.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese
Considerato, sin dai tempi di Strabone, una zona di produzione di vini di qualità, l'Oltrepò Pavese è quel lembo di terra collinoso a sud della Lombardia noto per essere il punto d'incontro di quattro regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Tale peculiare caratteristica rende l'Oltrepò Pavese ricco di culture, lingue, tradizioni e cucine differenti, ma ben integrate tra loro. Questa terra è anche, anzi soprattutto, antica dimora della vite.
Un'importante testimonianza arriva dal reperto di un tralcio di vite, risalente ai tempi preistorici, trovato nei pressi di Casteggio, un tempo detta Clastidium. Strabone, nel I secolo A.C., attribuì all'Oltrepò Pavese l'invenzione della botte. Nei suoi testi fu descritta di dimensioni più grandi delle case.
Nei secoli successivi s’incontrano poi altre testimonianze: Andrea Bacci, per esempio, nel XVI secolo, descrisse i vini di tale zone con il termine “eccellentissimi”.
L'Oltrepò Pavese vitivinicolo attuale trova le sue radici nel secolo scorso, come conseguenza dei danni portati dalla fillossera, e nel rinnovamento globale del mondo vinicolo italiano di quel periodo. E' sufficiente ricordare che nel 1884 l'Oltrepò Pavese vantava ben 225 vitigni autoctoni. Oggi sono circa una dozzina quelli di maggior diffusione, seppur non mancano produttori collezionisti che hanno raccolto qualche testimonianza del passato, come Moradella, Uva della Cascina o altro ancora.
Nonostante tale decimazione, il panorama vinicolo oltrepadano è ancora molto ricco, soprattutto per quanto concerne le tipologie di vino prodotte, tra cui quelle previste dal presente disciplinare di produzione.
Nel corso dei decenni la viticoltura ha mantenuto il ruolo di coltura principale del territorio, tanto che nel 1970 il vino Pinot nero vinificato in rosso è stato riconosciuto come tipologia all’interno della DOC Oltrepò Pavese con DPR del 6 agosto e nel 2010 è stato riconosciuto come DOC a se stante con decreto del 3 agosto.
Il Vino DOC Pinot nero dell’Oltrepò Pavese ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 3 agosto 1970.