Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.P.R. 11.08.1968, G.U. 244 del 25.09.1968 - Approvato DOCG con D.M. 24.06.1998, G.U. 159 del 10.07.1998
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte con Provvedimento Ministeriale Prot. Uscita N.0054008 del 12/07/2017
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Valtellina Superiore D.O.C.G.
La denominazione di origine controllata e garantita "Valtellina Superiore", anche con l'indicazione delle Sottozone Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno, Valgella, ed anche con l’indicazione del vitigno Nebbiolo (o Chiavennasca) e con la qualificazione "Riserva", e' riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare di produzione.
- Valtellina Superiore, anche con l’indicazione del vitigno Nebbiolo (o Chiavennasca)
- Valtellina Superiore Riserva, anche con l’indicazione del vitigno Nebbiolo (o Chiavennasca)
- Sottozone Valtellina Superiore DOCG »
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Valtellina Superiore
- Valtellina Superiore (Vino Rosso Superiore)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Nebbiolo (localmente denominato Chiavennasca)
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino tendente al granato, odore caratteristico, persistente e sottile, gradevole e sapore asciutto e leggermente tannico, vellutato, armonico e caratteristico.
- Valtellina Superiore Riserva (Vino Rosso Superiore Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Nebbiolo (localmente denominato Chiavennasca)
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento, odore caratteristico, persistente e sottile, gradevole e sapore asciutto e leggermente tannico, vellutato, armonico e caratteristico.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Valtellina Superiore
La Valtellina, che insieme alla Valchiavenna rappresenta il territorio della provincia di Sondrio, si colloca geograficamente a nord del lago di Como fra il parallelo 46 e 46,5.
Alcune particolari situazioni ambientali favoriscono il realizzarsi di condizioni climatiche idonee alla viticoltura ed in particolare al vitigno “nebbiolo”:
- la valle, longitudinale alla catena montuosa, è per la parte vitata orientata est-ovest e la costiera pedemontana, alla destra orografica del fiume Adda, gode di esposizione completamente a sud;
- è protetta, a nord e ad est, dalla catena montuosa delle Alpi Retiche, con cime di elevata altitudine (tutte oltre i 3.000 metri, con vette di oltre 4.000);
- a sud la catena delle Alpi Orobie, con cime appena più basse, la racchiude in una specie di anfiteatro;
- la relativa vicinanza del bacino del lago di Como, a sud–ovest, funge da regolatore e mitigatore termico;
- la viticoltura si colloca sulla costiera esposta a sud, sul versante retico, da quota 300 metri sino ad un massimo di 700 metri, con la sola eccezione di due conoidi posizionati nella parte più ampia della vallata.
Particolare interessante e caratteristico del territorio è il sistema dei terrazzamenti. Il terrazzamento è un metodo di dissodamento degli acclivi versanti montani, espressione di una precisa cultura insediativa che si ritrova, con molte analogie, in tutte le vallate dell’arco alpino. Il sistema terrazzato di Valtellina si identifica con la realizzazione di una miriade di muri a secco in sasso che sostengono i ronchi vitati. Trattasi di un’opera avviatasi alcuni millenni fa e perpetuata nel tempo attraverso il lavoro quotidiano dei viticoltori che, per tutto questo, sono degli autentici manutentori del territorio. I muri sono di una entità ciclopica; stimabile in oltre 2.500 Km di sviluppo lineare, con una incidenza media/ettaro superiore ai 2.000 m2 di superficie verticale e, di conseguenza con costi di mantenimento altissimi. Oltre a consentire la realizzazione della economia agricola, il terrazzamento diventa componente essenziale del fascino paesaggistico del territorio ed importante elemento di salvaguardia e presidio delle falde montane.
La Zona di Produzione del Vino DOCG Valtellina Superiore è localizzata in:
provincia di Sondrio e comprende il territorio dei comuni di Ardenno, Berbenno, Bianzone, Buglio in Monte, Castione Andevenno, Chiuro, Montagna in Valtellina, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Sondrio, Teglio, Tirano, Tresivio e Villa di Tirano.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Valtellina Superiore
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Valtellina Superiore prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell'uva in vino finito non potrà essere superiore a 56 hl/ettaro. Qualora superi detto limite, ma non 60 hl/ettaro, l'eccedenza ha diritto alla Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Oltre 60 hl/ettaro decade il diritto alla DOCG per tutto il prodotto.
- Le pratiche di elaborazione del vino a denominazione di origine controllata e garantita "Valtellina Superiore" prevedono un periodo minimo di invecchiamento e di affinamento di 24 mesi, dei quali almeno 12 in botti di legno. I vini con specificazione "Riserva" devono essere sottoposti ad un periodo di invecchiamento di almeno 3 anni.
- E' consentita l'utilizzazione della dizione "Stagafassli" in aggiunta alla denominazione "Valtellina Superiore" limitatamente al prodotto imbottigliato nel territorio della Confederazione elvetica.
4. Produttori di Vino DOCG Valtellina Superiore
Con l’utilizzo della DOCG Valtellina Superiore i Produttori Vinicoli Lombardi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Valtellina Superiore
Selvaggina da penna allo spiedo, arrosti di carni rosse e bianche, stufati, brasati e formaggi stagionati.
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Valtellina Superiore
Le origini della viticoltura in Valtellina sono molto lontane nel tempo. Lo sfruttamento agricolo del territorio e la sistemazione a terrazzamento è riconducibile in epoca romana o quantomeno longobarda, se non addirittura pre-romana in quanto i primi abitatori della valle furono i Liguri a cui seguirono gli Etruschi, ed entrambi i popoli conoscevano la coltura della vite.
La razionalizzazione e l’intensificazione della coltivazione della vite è però da ascrivere, prima alla colonizzazione romanica e, successivamente nel medioevo (sec. X e XI), al movimento dei “magistri comacini” ed ai monaci benedettini. Risulta documentato che già alcuni secoli prima del mille, il Monastero Sant’Ambrogio di Milano era proprietario sul versante retico valtellinese di diversi appezzamenti di vigne a coltura specializzata, il cui prodotto era destinato al consumo locale e certamente anche ai monaci del capoluogo lombardo.
Il grande impulso viticolo alla Valtellina è però conseguente alla presenza del governo svizzero da parte della Lega Grigia (oggi “Cantone Grigioni”). Per quasi tre secoli, dal 1550 al 1797, la Valtellina fu territorio grigionese e i primi commerci di esportazione di vino furono conseguenza dei rapporti economici che la Lega Grigia intratteneva con le corti del centro e nord Europa. È soprattutto di quei secoli la fama dei vini della Valtellina che, anche successivamente, continuarono a viaggiare verso il nord.