Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 03.01.1989, G.U. 203 del 31.08.1989
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Falerno del Massico D.O.C.
La Denominazione di Origine Controllata “Falerno del Massico” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Rosso
- Rosso Riserva
- Primitivo
- Primitivo Riserva o Vecchio
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Falerno del Massico
- Falerno del Massico Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Falanghina
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Campania.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore bianco paglierino con riflessi verdognoli, odore vinoso, gradevole, dal sapore asciutto, sapido.
- Falerno del Massico Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 60% Vitigno Aglianico
- =< 40% Vitigno Piedirosso
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Campania
- => 12,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso tendente al granato con l'invecchiamento, profumo caratteristico ed intenso e sapore asciutto o abboccato, caldo, robusto e armonico.
- Falerno del Massico Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Aglianico
- =< 40% Vitigno Piedirosso
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Campania
- => 12,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso tendente al granato con l'invecchiamento, profumo caratteristico ed intenso e sapore asciutto, caldo, robusto e armonico.
- Falerno del Massico Primitivo (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 85% Vitigno Primitivo
- =< 15% Vitigni Aglianico, Piedirosso e Barbera, da soli o congiuntamente
- => 12,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso tendente al granato con l'invecchiamento, profumo caratteristico ed intenso e sapore asciutto o abboccato, caldo, robusto e armonico.
- Falerno del Massico Primitivo Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 85% Vitigno Primitivo
- =< 15% Vitigni Aglianico, Piedirosso e Barbera, da soli o congiuntamente
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso tendente al granato con l'invecchiamento, profumo caratteristico ed intenso e sapore asciutto o abboccato, caldo, robusto e armonico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Falerno del Massico
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Falerno del Massico è situata nel territorio collinare della zona nord occidentale della provincia di Caserta, già noto come Ager Falernus, delimitata dal fiume Garigliano, dal monte S. Croce ( Roccamonfina), dal confine dei comuni di Carinola e Mondragone e dal mar Tirreno.
La Zona di Produzione riguarda del Vino DOC Falerno del Massico è localizzata in:
- provincia di Caserta e comprende il territorio dei comuni di Sessa Aurunca, Cellole, Mondragone, Falciano del Massico e Carinola.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Falerno del Massico
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione dei Vini DOC Falerno del Massico prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Falerno del Massico non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 10%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Nella designazione dei Vini DOC Falerno del Massico può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Il Vino DOC Falerno del Massico Rosso deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 12 mesi. Il vino sottoposto ad invecchiamento per un periodo di almeno 24 mesi di cui almeno 12 in botti di legno può fregiarsi della menzione "Riserva".
- Il Vino DOC Falerno del Massico Primitivo deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 12 mesi. Il vino sottoposto ad invecchiamento per un periodo di almeno 24 mesi di cui almeno 12 in botti di legno può fregiarsi della menzione "Riserva" o "Vecchio".
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Falerno del Massico è obbligatiorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Falerno del Massico
Con l’utilizzo della DOC Capri i Produttori Vinicoli Campani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Falerno del Massico
Piatti di pesce alla griglia, crostacei, timballi, calamari in umido, caciocavallo e mozzarella di bufala. Carni in umido speziate e saporite, carni ovine e carni rosse arrosto fortemente aromatizzate e saporite, carni brasate e speziate, formaggi pecorini stagionati e piccanti.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Falerno del Massico
Di fondamentale rilievo sono i fattori storici – antropologici legati al territorio di produzione, che per consolidata tradizione hanno contribuito ad ottenere il vino Falerno del Massico.
La viticoltura nell’area di produzione del Falerno del Massico ha origini antichissime che risalgono ai colonizzatori greco – micenei i quali diedero primo impulso alla millenaria coltivazione della vite nell’antico Ager Falernus, poi ripresa dagli etruschi ed infine ulteriormente sviluppata in epoca romana. Infatti, già nel secondo secolo avanti Cristo gli antichi romani, nuovi colonizzatori dell’ area geografica oggi individuata come Campania settentrionale, iniziarono un’intensiva coltivazione delle uve nelle zone destinate esclusivamente alla produzione dell’antico Falernum.
Ancora oggi sono visibili nel territorio delimitato dall’attuale perimetrazione della area a dop, resti archeologici di antiche “Ville rustiche” con annesse cantine ed attrezzature in pietra , destinate alla vinificazione e conservazione del Falerno, nonché resti di antichi impianti di vigneti organizzati secondo le tecniche consentite e conosciute nell’epoca.
Tale vino era suddiviso, a seconda dell’altimetria di produzione delle uve, in “Caucinum”, “Faustianum“ e “Falerno“ contraddistinto quindi a livello organolettico dalle tipologie “austerum”,”dulce” e “tenue” e venduto in tutte le provincie dello sterminato impero romano in anfore di terracotta che erano contrassegnate dai “Pittacium”, l’etichetta dell’epoca, nel quale si specificava il tipo di vino, l’anno di produzione e la zona di provenienza delle uve.
Le navi onerarie deputate al trasporto delle anfore di Falerno, salpavano dai porti di Sinuessa, Gianola e dalla foce del Garigliano. Da Manchester a Marsiglia da Dusseldorf e Colonia al Cartagine nel nord Africa o nei fondali di tutto il Mediterraneo, sono state trovate anfore di Falerno, il vino dei re, il vino più costoso e desiderato dell’impero romano.
Di tale splendore troviamo tracce nei testi storici - letterari già dai tempi di Giulio Cesare, passando per Orazio, Marziale, Cicerone, Plinio, Virgilio, Petronio, Giovenale e più recentemente del Tasso, di Sante Lancerio e tantissimi altri autori che fino ai giorni nostri hanno magnificato le caratteristiche organolettiche del vino Falerno, riconoscendogli un ruolo assolutamente preminente nell’ ambito della intera viticoltura meridionale.
Il Vino DOC Falerno del Massico ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 3 gennaio 1989.