Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 07.09.1977, G.U. 339 del 14.12.1977
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Capri D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Capri” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Capri Bianco
- Capri Rosso
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Capri
- Capri Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 80% Vitigni Falanghina (minimo 50%) e Greco Bianco
- =< 20% Vitigno Biancolella
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino chiaro più o meno intenso, odore gradevole, caratteristico e sapore secco, fresco.
- Capri Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 80% Vitigno Piedirosso
- =< 20% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
- => 11,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso, gradevole e sapore asciutto, sapido.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Capri
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Capri DOP Capri è ubicato nell’Isola di Capri, situata nel golfo di Napoli, tra la penisola sorrentino-amalfitana, Capo Miseno e le isole di Procida e Ischia.
La Zona di Produzione del Vino DOC Capri è localizzata in:
- provincia di Napoli e comprende il territorio dell'Isola di Capri.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Capri
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione dei Vini DOC Capri prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Capri non dovrà essere superiore al 70%. Nella vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti, atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche.
4. Produttori di Vino DOC Capri
Con l’utilizzo della DOC Capri i Produttori Vinicoli Campani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Capri
Zuppa di vongole, alici gratinate alla napoletana, caprese (mozzarella, pomodoro e basilico), carni rosse e bianche, pesce al sugo (polpo), minestre regionali, formaggi quali il provolone del monaco.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Capri
Il ruolo rivestito da Capri in epoca romana fu notevole. La svolta che segnò la storia dell'isola fu nel 29 a.C., quando Cesare Ottaviano, tornando dall'Oriente, sbarcò a Capri dove, secondo il racconto di Svetonio, una quercia vecchissima cominciò a dar segni di vita. Il futuro Augusto, interpretando questo come un segno favorevole, tolse Capri dalla dipendenza di Napoli (sotto la quale viveva dal 328 a.C.), dando in cambio la più grande e fertile isola di Ischia e facendola diventare dominio di Roma (Vitae Caesarum, 2, 92).
Fu così che la comunità greca presente a Capri venne a contatto con quella romana e l'isola iniziò la sua vita imperiale, diventando il soggiorno prediletto di Augusto e dimora di Tiberio per dieci anni, centro quindi della vita mediterranea di Roma.
Il vino era apprezzato dai romani e lodato dall’imperatore Tiberio che per la sua passione enologica, si era guadagnato il soprannome di Biberio.
Con la fine dell'epoca imperiale, Capri ritornò a far parte dello stato napoletano e iniziò a diventare il centro di scorrerie e di saccheggi da parte di pirati, ben motivati dalla posizione dell'isola sulla rotta fra Agropoli ed il Garigliano.
Nell'866 passa sotto il dominio di Amalfi. Seguirono poi le stesse dominazioni presenti nella vicina Napoli: Angioini, spagnoli, la costruzione del primo convento nel seicento, sino ad arrivare al periodo napoleonico in cui Capri fu coinvolta in scontri con gli inglesi.
Nei secoli sempre importante fu il ruolo destinato alle coltivazioni ed in particolare alla viticoltura.
Dalla seconda metà dell’ottocento Capri iniziò a prendere l’importanza turistica che ormai da decenni riveste, e che portò un ruolo sicuramente minore per l’agricoltura e in particolare per la vite, ma proprio il continuo afflusso di turisti ha portato il vino dell’isola ad essere conosciuto e apprezzato.
Attualmente le viti sono allevate, nel rispetto delle tecniche culturali tradizionali, su assolati ripiani a picco sul mare, con una produzione di vino in limitate quantità.
Il Vino DOC Capri ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 7 settembre 1977.