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RABOSO PIAVE

Varietà: 203 RABOSO PIAVE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Raboso Piave | Assovini.it


Il vitigno Raboso Piave, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Il Raboso Piave è un vitigno autoctono tipico della Marca Trevigiana, di origini antichissime, ed è coltivato nel Nord Est Italia, nell'area del Veneto Orientale. Il nome Raboso si pensa possa essere riconducibile all’omonimo affluente del Fiume Piave, ma anche all’aggettivo "rabioso", un termine che il dialetto veneto utilizza per descrivere un frutto non ancora maturo, leggermente astringente e quindi dal carattere marcato.

Alla fine degli Anni ’90, grazie all’impegno e alla volontà di sperimentare di alcuni vignaioli della sinistra del Piave, che hanno introdotto nuovi sistemi di coltivazione dell’uva e ridotto la produzione per ogni singola vite, è riuscito ad affermarsi con successo nel ricco panorama viticolo internazionale.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, orbicolare, tri o pentalobata
    • Grappolo: medio, cilindrico-piramidale, alato (una o due ali), compatto
    • Acino: medio, sferoidale 
    • Buccia: molto pruinosa, spessa, di colore blu-nero


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Raboso Piave si ottiene un vino dal colore rosso rubino intenso, con profumo vinoso, fruttato e floreale da giovane, con sentori di marasca e violetta, e di frutta secca, più spiccati, nel tempo. Al gusto è secco, sapido e caldo, dotato di buona struttura, con spiccata acidità e tannicità un pò rustica, che tendono a smussarsi con l'affinamento.

PRUGNOLO GENTILE

Varietà: 201 PRUGNOLO GENTILE - Data di ammissione al Registro: 22/02/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 71 - 22/03/1971


Vitigno Prugnolo Gentile | Assovini.it


Il vitigno Prugnolo Gentile, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Toscana e Umbria.

Il Prugnolo Gentile ha origini molto incerte, di sicuro si sa che viene coltivato da molto tempo in Toscana, specialmente nel comprensorio di Montepulciano. Molto dibattuta è la questione della sua identità: per alcuni studiosi è una varietà a sè, e come tale è stata iscritta nel 1971 al Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite; per altri si tratta solo di un biotipo di Sangiovese. Già nel 1877 la commissione Ampelografica di Siena sosteneva che ''Pignolo, Brunello e Sangioveto grosso vengono da una sola primitiva varietà'', senza comunque averne certezza: i recenti studi sul Dna hanno finalmente e definitivamente avvalorato questa tesi.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, più lunga che larga, trilobata
    • Grappolo: medio-piccolo, cilindrico, alato, compatto
    • Acino: grosso, lievemente elissoidale 
    • Buccia: sottile, resistente, pruinosa, di colore blu scuro.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Prugnolo Gentile si ottiene un vino dal colore rosso rubino chiaro, dai profumi floreali e meno intensamente fruttati, dal gusto fresco e giustamente tannico. E' considerato adatto alla maturazione in legno e a un buon invecchiamento in bottiglia, che favorisce morbidezza e rotondità.

PRIMITIVO

Varietà: 199 PRIMITIVO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Primitivo | Assovini.it


Il vitigno Primitivo, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria.

Il Primitivo deve il suo nome alla precocità di maturazione dell'uva. Le origini sono incerte, anche se qualcuno ritiene che l'introduzione in Puglia risale al periodo della colonizzazione fenicia oppure che sia stato importato dagli Illiri più di duemila anni fa; altri sostengono che sia stato introdotto nella zona di Gioia del Colle da frati benedettini venuti dalla Borgogna nel XVII secolo. Quello che è certo è che alla fine del Settecento era già conosciuto con questo nome nelle campagne pugliesi; il merito va attribuito al primicerio don Francesco Filippo Indellicati che contribuì alla diffusione del Primitivo dopo averlo trovato e selezionato all'interno di vecchi vigneti della zona di Gioia del Colle. La presenza di queste piante originarie lascia intendere che il vitigno fosse coltivato in quelle zone da diverso tempo.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, quinquelobata
    • Grappolo: medio, lungo, conico-cilindrico semplice, alato o doppio, mediamente compatto
    • Acino: medio, sferoidale  
    • Buccia: di medio spessore, bluastra e con abbondante pruina


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Primitivo si ottiene un vino di colore rosso rubino scuro molto intenso. Al naso è speziato e fruttato. Al palato si presenta caldo, morbido, giustamente tannico. Di grande struttura e notevole persistenza.

PRIMITIVO

Varietà: 199 PRIMITIVO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Primitivo | Assovini.it


Il vitigno Primitivo, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria.

Il Primitivo deve il suo nome alla precocità di maturazione dell'uva. Le origini sono incerte, anche se qualcuno ritiene che l'introduzione in Puglia risale al periodo della colonizzazione fenicia oppure che sia stato importato dagli Illiri più di duemila anni fa; altri sostengono che sia stato introdotto nella zona di Gioia del Colle da frati benedettini venuti dalla Borgogna nel XVII secolo. Quello che è certo è che alla fine del Settecento era già conosciuto con questo nome nelle campagne pugliesi; il merito va attribuito al primicerio don Francesco Filippo Indellicati che contribuì alla diffusione del Primitivo dopo averlo trovato e selezionato all'interno di vecchi vigneti della zona di Gioia del Colle. La presenza di queste piante originarie lascia intendere che il vitigno fosse coltivato in quelle zone da diverso tempo.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, quinquelobata
    • Grappolo: medio, lungo, conico-cilindrico semplice, alato o doppio, mediamente compatto
    • Acino: medio, sferoidale  
    • Buccia: di medio spessore, bluastra e con abbondante pruina


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Primitivo si ottiene un vino di colore rosso rubino scuro molto intenso. Al naso è speziato e fruttato. Al palato si presenta caldo, morbido, giustamente tannico. Di grande struttura e notevole persistenza.
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