Olio extravergine di oliva "Tuscia" D.O.P. registrata Reg. (CE) n. 1623/05 della Commissione del 4 ottobre 2005 L'olio extravergine di oliva D.O.P. Tuscia è ottenuto dalle varietà di olive Frantoio, Caninese e Leccino presenti per almeno il 90% da sole o congiuntamente, nei singoli oliveti. E' ammessa la presenza negli oliveti, in percentuale massima del 10%, di altre varietà. La zona di produzione coincide con alcuni comuni della provincia di Viterbo. Nel suo insieme la zona della D.O.P. "Tuscia" comprende i territori dei seguenti Comuni: Acquapendente, Bagnoregio, Barbarano Romano, Bassano in Teverina, Bassano Romano, Blera, Bolsena, Bomarzo, Calcata, Canapina, Capodimonte, Capránica, Caprarola, Carbognano, Castel S.Elia, Castiglione in Teverina, Celleno, Civita Castellana^ Civitella d'Agliano, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Grado li, Graffignano, Grotte di Castro, Latera, Lubriano, Marta, Montalto di Castro (solo in parte) Montefiascone, Monteromano, Nepi, Oriolo Romano, Orte, Piansano, Proceno, Ronciglione, S.Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Sutri, Tarquinia, Tuscania (solo in parte) Valentano, Vallerano, Vasanello, Vejano, Vetralla, Vignanello, Villa S.Giovanni in Tuscia, Viterbo, Vitorchiano. La raccolta delle olive, manuale o meccanica, può protarsi non oltre il 20 dicembre per cultivar precoci (leccino, frantoio, maurino, pendolino, ecc...) e non oltre il 15 gennaio per le cultivars tardive (caninense, moraiolo, ecc...). La resa massima di olive per ettaro non deve superare i 9.000 kg negli oliveti specializzati. Per la coltura consociata o promiscua la produzione massima di olive non può superare i 90 kg per pianta. La resa massima di olive in olio non può superare il 20 %. Al consumo il prodotto presenta colore verde smeraldo con riflessi dorati, odore di fruttato, sapore fruttato medio con equilibrato retrogusto di amaro e piccante.