Varietà: 111 LACRIMA - Data di ammissione al Registro: 22/03/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 98 - 24/04/1971
Il vitigno Lacrima, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Marche, Puglia, Umbria.
Il Lacrima è un vitigno autoctono marchigiano di origine antichissima: sembra infatti che già nel 1167 Federico Barbarossa abbia bevuto del vino prodotto da quest’uva quando dimorava nel castello di Morro d'Alba, durante l’assedio di Ancona.
Conosciuto dal nome del vino che se ne ottiene: il Lacrima di Morro d'Alba DOC, le origini del nome sembrano derivare dal fatto che l’acino, quando è maturo, trasuda goccioline di succo che sembrano lacrime. Secondo altre fonti, invece, il nome sarebbe da collegare alla forma allungata dell’acino, oppure ad una lontana parentela con l’uva "lacrima" spagnola.
La coltivazione di questo vitigno veniva tradizionalmente effettuata "maritandolo" ad un tutore vivo, ossia ad un albero, come l'olmo o l'acero, oppure ad un palo di legno.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio, piramidale, alato e spargolo
- Acino: medio, sferico
- Buccia: spessa e consistente, di colore blu-nero
- Denominazioni vinificate in Umbria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Lacrima dà un vino di colore rosso rubino intenso con sfumature violacee. Al naso è aromatico, caratteristico, vinoso, con il caratteristico aroma di cantina in fermentazione. Con l’invecchiamento le note olfattive si evolvono ad un fruttato-floreale di fragola, ciliegino, more di rovo, mirtilli, viola e violetta. La struttura è di medio corpo e al palato risulta asciutto, con un tannino evidente ma ben tornito.
Varietà: 111 LACRIMA - Data di ammissione al Registro: 22/03/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 98 - 24/04/1971
Il vitigno Lacrima, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Marche, Puglia, Umbria.
Il Lacrima è un vitigno autoctono marchigiano di origine antichissima: sembra infatti che già nel 1167 Federico Barbarossa abbia bevuto del vino prodotto da quest’uva quando dimorava nel castello di Morro d'Alba, durante l’assedio di Ancona.
Conosciuto dal nome del vino che se ne ottiene: il Lacrima di Morro d'Alba DOC, le origini del nome sembrano derivare dal fatto che l’acino, quando è maturo, trasuda goccioline di succo che sembrano lacrime. Secondo altre fonti, invece, il nome sarebbe da collegare alla forma allungata dell’acino, oppure ad una lontana parentela con l’uva "lacrima" spagnola.
La coltivazione di questo vitigno veniva tradizionalmente effettuata "maritandolo" ad un tutore vivo, ossia ad un albero, come l'olmo o l'acero, oppure ad un palo di legno.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio, piramidale, alato e spargolo
- Acino: medio, sferico
- Buccia: spessa e consistente, di colore blu-nero
- Denominazioni vinificate in Puglia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Lacrima dà un vino di colore rosso rubino intenso con sfumature violacee. Al naso è aromatico, caratteristico, vinoso, con il caratteristico aroma di cantina in fermentazione. Con l’invecchiamento le note olfattive si evolvono ad un fruttato-floreale di fragola, ciliegino, more di rovo, mirtilli, viola e violetta. La struttura è di medio corpo e al palato risulta asciutto, con un tannino evidente ma ben tornito.
Varietà: 111 LACRIMA - Data di ammissione al Registro: 22/03/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 98 - 24/04/1971
Il vitigno Lacrima, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Marche, Puglia, Umbria.
Il Lacrima è un vitigno autoctono marchigiano di origine antichissima: sembra infatti che già nel 1167 Federico Barbarossa abbia bevuto del vino prodotto da quest’uva quando dimorava nel castello di Morro d'Alba, durante l’assedio di Ancona.
Conosciuto dal nome del vino che se ne ottiene: il Lacrima di Morro d'Alba DOC, le origini del nome sembrano derivare dal fatto che l’acino, quando è maturo, trasuda goccioline di succo che sembrano lacrime. Secondo altre fonti, invece, il nome sarebbe da collegare alla forma allungata dell’acino, oppure ad una lontana parentela con l’uva "lacrima" spagnola.
La coltivazione di questo vitigno veniva tradizionalmente effettuata "maritandolo" ad un tutore vivo, ossia ad un albero, come l'olmo o l'acero, oppure ad un palo di legno.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio, piramidale, alato e spargolo
- Acino: medio, sferico
- Buccia: spessa e consistente, di colore blu-nero
- Denominazioni vinificate nelle Marche
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Lacrima dà un vino di colore rosso rubino intenso con sfumature violacee. Al naso è aromatico, caratteristico, vinoso, con il caratteristico aroma di cantina in fermentazione. Con l’invecchiamento le note olfattive si evolvono ad un fruttato-floreale di fragola, ciliegino, more di rovo, mirtilli, viola e violetta. La struttura è di medio corpo e al palato risulta asciutto, con un tannino evidente ma ben tornito.
- Produttori di Vino con utilizzo di uve Lacrima
- Di seguito l'elenco dei Produttori vinicoli delle Marche con la lista dei rispettivi Vini prodotti in tutto o in parte con uve "Lacrima" e il Certificato di Qualità rilasciato dal Panel Assovini Sommelier.
ELENCO PRODUTTORI
CANTINA NOME DEL VINO DENOMINAZIONE DI ORIGINE CERTIFICATO Palazzo Censi Buffarini » Lacrima di Morro d'Alba » Lacrima di Morro d'Alba DOC » CQ 0008-10 » Palazzo Censi Buffarini » Lacrima di Morro d'Alba Superiore » Lacrima di Morro d'Alba DOC » CQ 0009-10 »