- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 13.01.1972, G.U. 83 del 28.03.1972
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Ostuni D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Ostuni” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Ostuni bianco
- Ostuni Ottavianello (o Ottavianello di Ostuni)
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Ostuni
- Ostuni Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- >< 50-85% Vitigno Impigno
- >< 15-50% Vitigno Francavilla
- =< 10% Vitigni Bianco di Alessano e Verdeca, da soli o congiuntamente.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, profumo vinoso, delicato e sapore secco, armonico, netto di gusto.
- Ostuni Ottavianello (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Ottavianello
- =< 15% Vitigni Negro Amaro, Malvasia Nera, Notar Domenico e Susumaniello, da soli o congiuntamente.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore dal cerasuolo al rosso rubino tenue, odore vinoso, delicato e sapore asciutto, armonico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Ostuni
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Ostuni si estende sulle colline brindisine situate nella Valle d'Itria, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Ostuni è localizzata in:
- provincia di Brindisi e comprende il territorio dei comuni di Ostuni, Carovigno, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino e, in parte, il territorio dei comuni di Latiano, Ceglie Messapica e Brindisi.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Ostuni
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Ostuni prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Ostuni non dovrà essere superiore al 70%.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Ostuni è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Ostuni
Con l’utilizzo della DOC Ostuni i Produttori Vinicoli Pugliesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici del Vino DOC Ostuni
Vermicelli al sugo di granchi, frittura di cozze, antipasti di pesce delicati e poco salsati, carni di maiale e agnello alla griglia, formaggi ovini.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Ostuni
La coltivazione della vite in zona di produzione ha origini antichissime. Dalle testimonianze umane che risalgono alla venuta Spagnolie Messapi l’impianto urbano è caratterizzato da mura a protezione di centri abitati.
La dominazione greca sviluppò attività politica e culturale e l’espansione longobarda sono state sicuramente i catalizzatori della attività agricola.
Nei diversi passaggi successivi di dominazione le terre, sempre coltivate sia per il sostentamento che per la possibilità di pagamento delle tasse imposte, vedono il loro sfruttamento in maniera diversa con la possibilità di animare il commercio e l’economia generale della provincia.
L’intero territorio provinciale è disseminato di testimonianze e reperti di quell’epoca che documentano la presenza della vite e l’eccellente qualità dei vini ottenuti.
Nella metà dell’ottocento sorsero moderni impianti per la pigiatura delle uve e la vinificazione in prossimità della ferrovia per agevolare gli scambi commerciali. In questo periodo e per le particolari condizioni si richiedeva un incremento della coltivazione della vite e ciò si imponeva a causa della forte richiesta di vini da parte delle regioni settentrionali costrette a rimediare alla crisi produttiva anche francese causata dalla fillossera.
Ottavianello, Negro amaro, Malvasia nera, Notar Domenico, Susumaniello. Impigno, Francavilla, Bianco di Alessano e Verdeca sono i vitigni più rinomati della zona ma bisogna ricordare anche una notevole quantità di altri vitigni a bacca bianca e nera, coltivati da sempre in tutta l’area molto spesso conosciuti solo con nomi locali, che hanno sostenuto per tanto tempo un ruolo importante nella viticoltura locale. Possiamo affermare, quindi, che Ostuni è tra le antiche zone d’Italia a vocazione viticola; ed insieme alle altre aree della Puglia, intorno alla metà del Novecento diventava buona produttrice di vino in Italia.
Il Vino DOC Ostuni ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 13 gennaio 1972.