- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 26.03.1970, G.U. 131 del 27.05.1970
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino San Martino della Battaglia D.O.C.
La denominazione di origine controllata «San Martino della Battaglia» e' riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Liquoroso
1. Tipologie e Uve del Vino DOC San Martino della Battaglia
- San Martino della Battaglia (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 80% Vitigno Friulano
- =< 20% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo citrino tendente al dorato con l’affinamento, odore evoluto, intenso, caratteristico e sapore fresco, secco rotondo, con retrogusto leggero di mandorla.
- San Martino della Battaglia Liquoroso (Vino Bianco Liquoroso)
- Versioni: Dolce
- => 80% Vitigno Friulano
- =< 20% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo tendente al dorato con l’affinamento, odore intenso, caratteristico e sapore gradevolmente dolce, vellutato, armonico e generoso, con retrogusto leggero di mandorla eventualmente con sapore di legno derivante dall’affinamento in botte.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC San Martino della Battaglia
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC San Martino della Battaglia è situata tra le colline moreniche e l’entroterra a sud del lago di Garda, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC San Martino della Battaglia è localizzata in:
- provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Sirmione, Desenzano, Lonato e Pozzolengo.
- provincia di Verona e comprende il territorio del comune di Peschiera del Garda.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC San Martino della Battaglia
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC San Martino della Battaglia prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC San Martino della Battaglia non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Nella designazione dei Vini DOC San Martino della Battaglia può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC San Martino della Battaglia è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC San Martino della Battaglia
Con l’utilizzo della DOC San Martino della Battaglia i Produttori vinicoli Lombardi e Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC San Martino della Battaglia
Arrosti di carni bianche, preparazioni a base di fegato d'oca, crostacei, pasticceria secca.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC San Martino della Battaglia
Questa zona in particolare, famosissima per il suo vino bianco, ha una storia viticola che si suddivide in due periodi: il primo, che va dall’antichità più remote fino a una sessantina di anni fa, legato al Lugana vero e proprio, ed un secondo, più recente ove si inserisce il Tocai.
Nessun geografo o storico aveva, in passato, delimitato i confini di questa zona, ma la zona si identificava nella struttura del suo terreno e dal vino che in essa veniva prodotto.
Il terreno agrario aveva bordi molto frastagliati e, vicino ad un nucleo centrale e ben identificabile, vi erano lingue di terreno ed isolette esterne al perimetro centrale che ne hanno sempre impedito una netta delimitazione.
Gli agricoltori della zona coltivarono, con fortuna, il vitigno Trebbiano nell’argilla della Lugana, espandendo la coltivazione dal centro verso la periferia, tuttavia le caratteristiche del vino ottenuto alla periferia, legate essenzialmente alla natura del terreno, quando si usciva dal terreno tipico, venivano perse irrimediabilmente.
Pertanto in questa zona il Lugana, tranne quello prodotto nelle isole di terreno uguali a quello della Lugana vera e propria, non era di qualità simile al vero vino Lugana, e portandone il nome, si penso che con il tempo si sarebbe creato confusione nel consumatore.
Così l’ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Brescia, preoccupato di salvaguardare il buon nome del Lugana e di permettere la coltivazione della vite in questa zona, fortemente vocata, consigliò, dopo accurati esami dei vigneti esistenti in zona, il vitigno “Tocai Friulano”, determinando così il nuovo periodo.
Il Vino DOC San Martino della Battaglia ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 26 marzo 1970.