Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato con D.M. 14.09.2011, G.U. 231 del 04.10.2011
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Colli di Conegliano D.O.C.G.
La denominazione di origine controllata e garantita “Colli di Conegliano”, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Rosso, anche in versione Riserva
- Refrontolo, anche in versione Passito
- Torchiato di Fregona.
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Colli di Conegliano
- Colli di Conegliano Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 30% Vitigno Manzoni Bianco
- => 30% Vitigni Pinot Bianco e Chardonnay, da soli o congiuntamente;
- =< 10% Vitigni Sauvignon e Riesling Renano, da soli o congiuntamente.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore vinoso, gradevole, caratteristico e sapore secco, sapido, fine, vellutato.
- Colli di Conegliano Torchiato di Fregona (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 30% Vitigno Glera
- => 25% Vitigno Boschera
- => 20% Vitigno Verdiso
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Treviso
- => 18% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Passito dal colore giallo dorato intenso, odore intenso, caratteristico e sapore da secco a dolce, di corpo, persistente.
- Colli di Conegliano Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- =< 100% Vitigni Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Marzemino e Merlot in misura non inferiore al 10% per ciascuna varietà. Il Merlot non può superare il limite massimo del 40%;
- =< 20% Vitigni Incrocio Manzoni 2.15 e Refosco, da soli o congiuntamente.
- => 12.5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato, odore vinoso, caratteristico, intenso e sapore asciutto, sapido di corpo, armonico, giustamente tannico.
- Colli di Conegliano Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- =< 100% Vitigni Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Marzemino e Merlot in misura non inferiore al 10% per ciascuna varietà. Il Merlot non può superare il limite massimo del 40%;
- =< 20% Vitigni Incrocio Manzoni 2.15 e Refosco, da soli o congiuntamente.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato, dal colore rosso rubino tendente al granato, odore vinoso, caratteristico, intenso e sapore asciutto, sapido di corpo, armonico, giustamente tannico.
- Colli di Conegliano Refrontolo (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 95% Vitigno Marzemino
- =< 5% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Treviso.
- => 14,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, caratteristico e sapore vellutato, di corpo, armonico, caldo.
- Colli di Conegliano Refrontolo Passito (Vino Rosso Passito)
- Versioni: Dolce
- => 95% Vitigno Marzemino
- =< 5% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Treviso.
- => 15% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Passito dal colore rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, delicato, caratteristico e sapore dolce, vellutato, di corpo, armonico, sapido, talvolta vivace.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Colli di Conegliano
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOCG Colli di Conegliano si estende sulle colline situate a est del Veneto, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
- La Zona di Produzione del Vino DOCG Colli di Conegliano (tipologie Bianco e Rosso) è localizzata in:
- provincia di Treviso e comprende il territorio dei comuni di Conegliano, Susegana, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Refrontolo, San Pietro di Feletto, Miane, Follina, Cison di Valmarino, Revine Lago, Tarzo, Vittorio Veneto, Fregona, Sarmede, Cappella Maggiore, Cordignano, Colle Umberto, San Fior, San Vendemiano, e Vidor.
- La Zona di Produzione del Vino DOCG Colli di Conegliano Torchiato di Fregona è localizzata in:
- provincia di Treviso e comprende il territorio dei comuni di Fregona, Sarmede e Cappella Maggiore.
- La Zona di Produzione del Vino DOCG Colli di Conegliano Refrontolo è localizzata in:
- provincia di Treviso e comprende il territorio dei comuni di Refrontolo, Pieve di Soligo e San Pietro di Feletto.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Colli di Conegliano
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Colli di Conegliano prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOCG Colli di Conegliano non dovrà essere superiore al 70%, al 45% per le tipologie di Vino Refrontolo e al 25 per il Vino Torchiato di Fregona; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOCG. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOCG per tutto il prodotto.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOCG Colli di Conegliano devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado alcolometrico di almeno 18° per la tipologia Torchiato di Fregona, 14,50° per la tipologia Refrontolo e 16° per il Refrontolo Passito.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOCG Colli di Conegliano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
- I seguenti vini designati con la denominazione di origine controllata e garantita “Colli di Conegliano” possono essere immessi al consumo solo dopo il seguente periodo di affinamento e/o invecchiamento:
- Colli di Conegliano Bianco: 4 mesi di invecchiamento.
- Colli di Conegliano Rosso: 24 mesi di invecchiamento, di cui 6 in botte e 3 di affinamento in bottiglia.
- Colli di Conegliano Rosso Riserva: 36 mesi di invecchiamento, di cui 12 in botte.
- Colli di Conegliano Torchiato di Fregona: 24 mesi di invecchiamento, di cui 5 di affinamento in bottiglia.
- Colli di Conegliano Refrontolo: 24 mesi di invecchiamento, di cui 12 in botte e 3 di affinamento in bottiglia.
- Colli di Conegliano Refrontolo Passito: 4 mesi di invecchiamento, di cui 3 di affinamento in bottiglia.
4. Produttori di Vino DOCG Colli di Conegliano
Con l’utilizzo della DOCG Colli di Conegliano i Produttori Vinicoli Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Colli di Conegliano
Insalata di gamberi, risotto al nero di seppia, baccalà, brodetto, carni rosse, in particolare con costolette di agnello, crostate alla confettura di albicocche, dolci con castagne e miele, "Baicoli" (piccoli biscotti di Venezia da inzuppare nel vino).
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Colli di Conegliano
La vitivinicoltura nell’area collinare dei Colli di Conegliano è presente fin dall’età del ferro (I sec. a.c.), grazie alla prima domesticazione della vite ad opera dei Paleoveneti, ma fu l’arrivo dei Romani a favorire la comparsa dei primi vigneti ordinati. Successivamente gli ordini monastici dei benedettini svilupparono il progresso della viticoltura nell’area collinare con le prime aggregazioni religiose intorno ai castelli fortificati di Ceneda, Serravalle, Conegliano e Susegana.
Fra le più belle testimonianze di questo insediamento c’è la prestigiosa Abbazia di S. Maria in Follina ed il monastero camaldolese di Rua di Feletto. La vocazione alla produzione di vini bianchi nella zona collinare di Conegliano viene documentata in particolare dagli “Statuti Coneglianesi” del 1282.
Il passaggio dell’area sotto il controllo della Repubblica di Venezia accresce la fama del vino dei Colli di Conegliano: le ducali del 1431 e del 1491 testimoniano quanto fosse gradito il vino di Feletto alla corte dei Dogi. I Diari di Marni Saludo ricordano come l’Imperatore Carlo V e la sua scorta nel passaggio a Conegliano avvenuto nel 1532 fossero stati riforniti “dell’excelentissimo” vino di Feletti e Collalbrigo sui Colli di Conegliano.
I vitigni coltivati in zona, fra cui i Marzemini, vengono per la prima volta citati da Giacomo Agostinetti nel “Cento e dieci ricordi che formano il buon fattore di Villa” del 1679. Dopo la gelata del 1709, per reagire alla situazione difficile viene istituita a Conegliano nel 1769 l’Accademia dell’Agricoltura per migliorare le tecniche viticole ed agricole. In particolare vengono svolte indagini sulla vocazionalità del territorio a vitigni quali le Prosecche ed i Marzemini, oggi Glera e Marzemino.
La tradizione e l’interesse per la sfera vitivinicola acquistano nuovo entusiasmo e vigore con la fondazione nel 1869 della Società Enologica Trevigiana, ma è con la pubblicazione del volume “La vite e il vino nella Provincia di Treviso” di Vianello e Carpenè che nasce nell’area dei Colli di Conegliano la viticoltura moderna.
La cultura viticola ed enoica di questo territorio acquista maggiore importanza con la nascita nel 1876 a Conegliano della prima Scuola di Viticoltura ed Enologia d’Italia, dalla quale si è sviluppata, nel 1923, la prima Stazione Sperimentale di Viticoltura ed Enologia, ancor oggi sede di riferimento per la ricerca e sperimentazione viticola per il Ministero dell’Agricoltura Italiana.
Il novecento è un secolo di grande fervore enologico e stimati studiosi, originari di queste colline, fra cui G.B. Cerletti, A. Carpenè, A. Caccianiga approfondiscono le ricerche su varietà di pregio, come il Prosecco, il Riesling, il Marzemino, ma anche le varietà internazionali, quali il Cabernet franc, Cabernet sauvignon ed il il Merlot che in questi luoghi trovano terreno e clima adatti per una vinificazione che esalti la tipicità del territorio.
Nell’immediato secondo dopoguerra il Prof. Luigi Manzoni, preside della Scuola di Viticoltura ed Enologia, con dedizione e grande passione mette a punto i suoi incroci, tra i quali il 6.0.13 bianco ed il 2.15 rosso, due varietà che trovano in queste colline l’ambiente ideale per far emergere la qualità dell’uva e del vino. La diffusione di studi e ricerche in ambito viticolo accresce ulteriormente il legame fra queste varietà ed il territorio.
Fra i diversi vini della denominazione, emergono anche i due passiti. Il Torchiato, la cui origine agli inizi del 1600, appartiene alla leggenda popolare: sembra sia nato ai piedi del Cansiglio ed il Sannino, ai primi del ‘900, ne riprende le preziose caratteristiche affermando che “per la produzione del buon vino passito si richiedeva uva sana con predominio di Verdisio”. Nel 1952 viene attribuito il nome di Torchiato di Fregona e nel 1977 ne viene definito il taglio per la composizione con le uve di Verdiso, Boschera, Riesling, Glera e Bianchetta.
Anche il Refrontolo passito possiede una storia secolare, basti pensare alle citazioni già dai primi del 1400 ad opera di alcuni nobili veneziani, fra cui Tiepolo, in cui si fa riferimento a “vini preziosissimi che si chiamavano Marzemini”. Altri ancora associano questo vitigno con le colline di Conegliano, fra cui il nobile Rev. Antonio del Giudice nel 1772. Ma la fama più grande arriva ad opera del librettista Lorenzo Da Ponte che nell’opera lirica il “Don Giovanni” di W.A. Mozart fa esclamare al protagonista “Versa il vino! Eccellente Marzemino”, senza dubbio il vino dei Colli di Conegliano.
Il successo in ambito nazionale ed internazionale dei vini dei Colli di Conegliano ha comportato l’ottenimento della DOC nel 1993 e la DOCG nel 2011.
La tradizione e l’ingegno umano sono riusciti ad attribuire al territorio dei Colli di Conegliano una vocazione enologica saldamente conservata nel tempo. La cultura viticola ed enologica, la passione popolare del lavoro nei campi, gli studi ampelografici della Stazione Sperimentale di Conegliano e della Scuola Enologica negli anni hanno accresciuto la consapevolezza tecnica e la professionalità dei produttori.
Anche il paesaggio collinare risulta modellato dai custodi di questi vigneti che nel corso dei secoli hanno modificato il territorio rendendolo perfettamente integrato con l’ambiente naturale e ricavandone un luogo di turismo enogastronomico, di corse campestri, ciclistiche e del pic-nic domenicale.
Il Vino DOCG Colli di Conegliano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 14 settembre 2011.