- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 21.08.1968, G.U. 269 del 22.10.1968
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 24.10.2019
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione ◊ Sottozona
Vino Soave D.O.C. Sottozona Classico
La denominazione di origine controllata «Soave» e alle relative Sottozone, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
- Soave anche in versione Spumante
- Soave Classico
- Sottozone del Vino Soave DOC »
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Soave - Sottozona Classico
- Sottozona Classico (Vino Bianco Classico)
- Versioni: Secco
- => 70% Vitigno Garganega
- =< 30% Vitigni Trebbiano di Soave e Chardonnay. (In tale ambito del 30% possono altresì concorrere, fino ad un massimo del 5%, le uve provenienti dai vitigni a bacca bianca, non aromatici, coltivati nella provincia di Verona.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Classico dal colore giallo paglierino tendente a volte al verdognolo, odore caratteristico con profumo intenso e delicato, dal sapore asciutto, di medio corpo e armonico, leggermente amarognolo.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Soave - Sottozona Classico
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Soave si estende sulle colline situate in prossimità dei Monti Lessini, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
- La Zona di Produzione del Vino DOC Soave è localizzata in:
- provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Soave, Monteforte d'Alpone, San Martino Buon Albergo, Mezzane di Sotto, Roncà, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione, San Bonifacio, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Caldiero, Illasi e Lavagno.
- La Zona di Produzione del Vino DOC Soave Classico è localizzata in:
- provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Soave e Monteforte d'Alpone.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Soave - Sottozona Classico
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Soave prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Soave non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC, ma potrà essere riclassificata in Vino IGT prodotto nel territorio. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Soave Classico e Soave Colli Scaligeri devono essere sottoposti ad invecchiamento per circa 3 mesi e, comunque, immessi sul mercato non prima del 1° febbraio dell'anno successivo alla vendemmia.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Soave Classico e Soave Colli Scaligeri è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Soave - Sottozona Classico
Con l’utilizzo della DOC Soave i Produttori Vinicoli Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Soave - Sottozona Classico
Risotti di verdure, carni bianche e carni rosse alla griglia.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Soave - Sottozona Classico
Il territorio di Soave era già in epoca romana un distretto campagnolo vitivinicolo circoscritto, noto per la sua buona posizione e per l’intensità delle coltivazioni. Dalle uve si ottenevano anche peculiari vini “acinatici”, risultato di un tradizionale metodo di appassimento delle uve, come citato al tempo del re goto Teodorico in alcune epistole (A.D. 503), che raccomandava ai produttori veronesi di ricercare per la mensa reale questi vini “soavissimi e corposi”, e di non dimenticare quello ottenuto dalle uve bianche che “riluce come lattea bevanda, di chiara purità… di gioviale candidezza e di soavità incredibile”.
Nel 680 d.C. testimonianze indicano l’uso della pergola veronese, forma tradizionale di allevamento della vite in questa zona, utilizzata ancora oggi. Un’importante testimonianza della cultura vitivinicola di questi luoghi nel Medioevo appare su una lapide muraria del Palazzo di Giustizia di Soave, datata 1375.
La crescita della produzione e della rinomanza dei vini Soave ha portato nel 1924 ad un primo provvedimento di tutela per la difesa di vini tipici, seguito dalla nascita del Consorzio per la difesa del Vino Tipico Soave. Studi approfonditi finalizzati a delineare le caratteristiche specifiche dei vini e a delimitare la zona di produzione, furono il presupposto per richiedere ed ottenere dal Ministero italiano, nell’ottobre del 1931, il riconoscimento della prima zona delimitata per la produzione del “Vino Tipico Soave”.
L’atto ufficiale di riconoscimento è il Regio Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.289 del 16/12/1931, sulla base del quale nel 1968 è stata delimitata la zona storica della Denominazione Soave Classico DOC. Attualmente il comprensorio del Soave esprime un considerevole numero di eccellenze enologiche che vengono ogni anno premiate dalle principali guide internazioni del settore. Notevoli e costanti i riconoscimenti ottenuti anche nei principali concorsi enologici in tutto il mondo.
Il Vino DOC Soave ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 21 agosto 1968.