Itinerari del gusto, turismo dei sapori e delle tradizioni. Riscoperta di paesaggi che appagano i sensi e possibilità di portare con sé, non solo ricordi ma anche sensazioni che rivivono ad ogni pranzo e ad ogni brindisi. Questo è il "turismo enogastronomico".
Visita che non è solo mirata alle emergenze architettoniche e alle bellezze naturali, ma anche alle tipicità del Territorio e tra " i sapori", unici e speciali, che questi territori hanno generato, preservato e garantito nel tempo. Ecco quindi la "Strada del Vino Terre Sicane" promossa nell'ambito dell'iniziativa Leader II, già costituita in Associazione, a cui spetta il compito di animare con eventi mirati, soprattutto, di garantire la qualità dei "servizi" proposti ai visitatori dai loro associati (cantine, aziende agricole ed agriturismi, ristoranti ed artigiani e enti locali). Un itinerario per percorrere e conoscere il territorio dei Comuni di Menfi, Montevago, Sambuca e S. Margherita di Belìce: i suoi vini, la qualità dei prodotti tipici, le peculiarità del suo Territorio e delle sue tradizioni enogastronomiche. Siamo certi ne sarete soddisfatti.
La terra è protagonista. Non c'è luogo della Valle del Belìce (come gran parte della Sicilia, del resto), dove il richiamo alla terra non sia così forte, qualunque sia il punto di osservazione di chi viaggia. Che si osservi il panorama segnato dai filari di viti, che si appoggi lo sguardo a seguire le sponde del Lago Arancio, che si resti in silenzio di fronte alle rovine di Gibellina che il terremoto ha distrutto; così, come si va in visita ai resti della magnificenza greca di Selinunte, si può affrontare l'esperienza di un pellegrinaggio ad un luogo simbolo della storia più recente. Greci arabi e romani, svevi e angioini: razze e culture che hanno intrecciato i loro destini in una terra che, passo dopo passo, non accenna a risparmiare colpi di scena agli occhi e al gusto. Quanto basta per trasformare l'idea di un viaggio in una sorprendente esperienza di vita.
Il Vino e le D.O.C. riconosciute
D.O.C. Menfi. Questa denominazione è prodotta in parte dai Comuni di Menfi, Sciacca e Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento, e Castelvetrano in quella di Trapani. Due le sottozone previste: FEUDO DEI FIORI e BONERA. La prima è un bianco da uve di inzolia (50-75%), chardonnay (25-50%) e altri vitigni per un massimo del 10%. La seconda è un rosso prodotto con nero d'Avola (50-75%), sangiovese e/o cabernet sauvignon e/o frappato di Vittoria (25-50%), e altri vitigni per un massimo del 10%. Il Bonera Rosso può essere prodotto nella versione Riserva dopo un invecchiamento minimo di due anni di cui almeno uno in botte di legno. La denominazione Menfi prevede un BIANCO inzolia (50-75%), catarratto, bianco lucido e/o grecanico e/o chardonnay (25-50%) e altri vitigni ammessi (10%); il GRECANICO (minimo 90%); lo CHARDONNAY (minimo 90%), INZOLIA (minimo 90%).
D.O.C. Sambuca di Sicilia. La zona di produzione comprende interamente il Comune di Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento. La vinificazione è ammessa anche nei territori dei comuni limitrofi Contessa Entellina, Giuliana e Bisaquino in provincia di Palermo; Caltabellotta, santa Margherita di Belìce, Menfi e Sciacca in provincia di Agrigento. La denominazione prevede i vini BIANCO (ansonica o inzolia dal 50 al 75%, catarratto, bianco lucido e/o chardonnay dal 25 al 50%, altri vitigni per un massimo del 15% ad esclusione del trebbiano toscano). Il ROSSO è vinificato con uve nero d'Avola dal 50 al 75%, nerello mascalese e/o sangiovese e/o cabernet sauvignon dal 25 al 50%; ammessi altri vitigni per un massimo del 15%. E' prevista la versione Riserva con almeno un anno di invecchiamento, di cui sei mesi in botti di legno. Si vinifica anche un ROSATO (con gli stessi vitigni del Rosso), e un CABERNET SAUVIGNON (minimo 85%) e uno CHARDONNAY (minimo 85%).
D.O.C. Santa Margherita di Belìce. La denominazione comprende interamente il Comune di Santa Margherita di Belìce e Montevago, in provincia di Agrigento. La vinificazione è ammessa anche nei territori di Castelvetrano, Partanna, Salaparuta e Poggioreale di Sicilia (Trapani); Contessa Entellina (Palermo); Menfi e Sambuca di Sicilia (Agrigento). Sette i vini della Doc: il BIANCO (ansonica 30-50%, grecanico e/o catarratto bianco lucido 50-70%, altri vitigni ammessi 10%); il ROSSO (nero d'Avola 20-50%, sangiovese e/o cabernet 50-80%, altri vitigni 10%); CATARRATTO, ANSONICA, NERO D'AVOLA e SANGIOVESE, tutti con i rispettivi vitigni minimo 85%.