VITTORIA DOC

VITTORIA DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 13.09.2005, G.U. 224 del 26.09.2005
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Vittoria D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Vittoria” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Rosso
  2. Calabrese (o Nero d'Avola)
  3. Frappato
  4. Ansonica (o Inzolia)
  5. Novello

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Vittoria

 

  • Vittoria Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • >< 50-70% Vitigno Nero d'Avola
  • >< 30-50% Vitigno Frappato
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino a rosso ciliegia, odore  dal  floreale  al  fruttato, talvolta con sentore di frutta secca, e sapore secco, caldo, di corpo, morbido.
  • Abbinamenti: Salumi, Paste asciutte al ragù, Piatti a base di carne rossa, Selvaggina.

  • Vittoria Nero d'Avola (o Calabrese) (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Nero d'Avola (o Calabrese)
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino, talvolta con riflessi violacei, odore dal floreale al fruttato, caratteristico e sapore secco, caldo, robusto, morbido.
  • Abbinamenti: Salumi, Paste asciutte al ragù, Piatti a base di carne rossa, Selvaggina.

  • Vittoria Frappato (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Frappato
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino piu' o meno intenso, odore intenso, dal fruttato al floreale e sapore asciutto, giustamente tannico, caratteristico.
  • Abbinamenti: Salumi, Paste asciutte al ragù, Piatti a base di carne rossa, Selvaggina.

  • Vittoria Inzolia (o Ansonica) (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Inzolia
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino piu' o meno intenso, odore fruttato, delicato e sapore secco, caratteristico.
  • Abbinamenti: Antipasti di verdure, Piatti a base di pesce, Paste asciutte, Formaggi a pasta molle.

  • Vittoria Novello (Vino Rosso Novello)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigni Nero d'Avola e Frappato, da soli o congiuntamente;
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino piu' o meno intenso, talvolta con riflessi violacei, odore dal floreale al fruttato e sapore morbido, vinoso, fragrante.
  • Abbinamenti: Salumi, Paste asciutte al ragù, Pollo arrosto, Formaggi a pasta semidura. 

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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Vittoria

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Vittoria si estende sulle colline della Sicilia sud-orientale, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Vittoria è localizzata in:

  • provincia di Ragusa e comprende il territorio dei comuni di Vittoria, Comiso, Acate, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina e, in parte, il territorio del comune di Ragusa.
  • provincia di Catania e comprende il territorio dei comuni di Caltagirone, Licodia Eubea e Mazzarrone.
  • provincia di Caltanissetta e comprende il territorio dei comuni di Niscemi, Gela, Riesi, Butera e Mazzarino.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Vittoria

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Vittoria prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Vittoria non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Vittoria è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Vittoria

Con l’utilizzo della DOC Vittoria i Produttori Vinicoli Siciliani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Vittoria

Bistecche di manzo alla griglia, capretto al forno, formaggi piccanti molto stagionati.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Vittoria

La vitivinicoltura si diffuse nella Sicilia orientale sin dall’epoca della colonizzazione greca, (VII-VI sec. a.C.), in particolare, nella Sicilia sud-orientale, con la fondazione di Siracusa (733-734 A.C.) la più importante città greca dell’isola e, successivamente, con la fondazione da parte dei siracusani della colonia di Kamarina (598 A.C.), costruita alla foce del fiume Ippari, nell’attuale territorio della provincia di Ragusa e, dunque, nel comprensorio di produzione della doc “Vittoria”. Alcune monete ritrovate nel territorio camarinese riportano, infatti, nell’esergo, la raffigurazione di anfore vinarie, tipiche per la bocca stretta e la pancia allungata, che venivano usate sopratutto per il trasporto e la commercializzazione del vino, così come numerose anfore sono state ritrovate nei fondali del mare antistante Kamarina.

Sempre in questo territorio è stato ritrovato un reperto eccezionale costituito da una lamina di piombo arrotolata, che è un vero e proprio atto notarile di vendita di un terreno coltivato a vite, compreso tra i fiumi Ippari ed Irminio, il cui compratore era un donna proprietaria di una rivendita di vini, quindi in quella data (III sec. A.C. ) esisteva già la produzione di vino ed era inoltre oggetto di commercio.

Con l’occupazione romana il vino di questa zona della Sicilia veniva esportato a Roma e nell’Italia centro-meridionale; durante degli scavi a Pompei sono state ritrovate delle anfore vinarie che riportano delle iscrizioni sui luoghi di provenienza del vino: Taormina e Mesopotamio. In epoca romana questa zona ricca e fertile posta tra i due fiumi Ippari e Dirillo, era infatti chiamata “Plaga Mesopotamium” e coincideva con l’attuale zona di produzione dei vini Vittoria.

Camarina rappresentava lo sbocco naturale dei prodotti agricoli , tra cui il vino, prodotti in questa zona, con un percorso che da Catania passava attraverso Lentini, Caltagirone, Acate, Vittoria e Comiso, la cui attività vitivinicola è testimoniata da ritrovamenti di palmenti, fondaci per le soste, fornaci per la costruzione di anfore da vino.

Nel 1606, la nobildonna Vittoria Colonna Henriquez, contessa di Modica, decise di fondare la città di Vittoria, e per incentivarne l’urbanizzazione regalo ai primi 75 coloni un ettaro di terreno a condizione che ne coltivassero un altro a vigneto. Per tutto il seicento si ebbe un enorme espansione dei vigneti in questa zona grazie ad una politica di incentivazione delle colture intensive pregiate, come appunto la vite, che valorizzavano la naturale fertilità del suolo. Il vino veniva esportato prima soltanto nelle varie altre città della contea di Modica, successivamente , attraverso il porto di Scoglitti e le navi trapanesi e mazaresi, veniva esportato anche a Malta.

Nel 1777 l’esenzione dal dazio sul mosto fece aumentare ancora di più la superficie a vigneto soprattutto ad opera di piccoli e medi possidenti, enfiteuti e mezzadri. L’abate Paolo Balsamo nel suoi appunti di viaggio attraverso la Contea di Modica (1808) asserisce che la campagna di Vittoria è ricca di vigneti e si produce vino che considera il migliore tra quelli da pasto di tutta la Sicilia. Il fiorentino Domenico Sestini trasferitosi a Catania come bibliotecario al servizio del principe di Biscari, dà una importante testimonianza della vitivinicoltura di questa zona della Sicilia; nella lezione che tenne nel 1812 all’Accademia dei Georgofili sui vini del territorio di Vittoria, elogia la qualità di questi vini e ne descrive i vitigni, il sistema di impianto e di coltivazione, la fertilità dei terreni, le modalità di vendemmia e vinificazione.

Nella seconda metà dell’ottocento si ebbe un ulteriore sviluppo economico di questa zona e la città di Vittoria divenne una delle città più floride e produttive della Sicilia. In questo periodo ci fu un massiccio processo di riconversione colturale; migliaia di ettari , prima coltivati a grano furono riconvertiti in colture più redditizie, tra cui il vigneto. Tale trasformazione fu spinta dalla crescita della domanda di vino e dal relativo aumento dei prezzi, dal progresso tecnologico delle operazioni colturali che rese più facile e redditizia la coltivazione dei vigneti. Il porto di Scoglitti fu potenziato per fare fronte alle richieste di esportazione dei vini; nel 1860 l’esportazione dei vini di Vittoria toccò i 300 mila ettolitri.

Ma a partire dalla fine del secolo l’epidemia della Fillossera portò alla distruzione di gran parte dei vigneti della Sicilia e, Vittoria, con la sua spinta specializzazione viticola, pagò a caro prezzo la scelta monoculturale; migliaia di piccoli proprietari caddero in rovina.

Agli inizi del XX secolo si diffuse la tecnica dell’innesto su vite americana resistente alla fillossera , ma i piccoli proprietari e mezzadri erano totalmente privi di capitale per procedere ai reimpianti, per cui fu ad opera di grosse famiglie proprietarie terriere che si procedette alla riconversione dei vigneti. La crisi economica conseguente alla fillossera e la guerra commerciale con la Francia segnarono il declino della produzione dei vini ad alta gradazione e ad intenso colore, che venivano esportati in Francia come vini da taglio, ed aumentò la produzione dei vini da pasto a più moderato tenore alcolico, profumati e freschi, antesignani degli attuali vini a DOC “Vittoria”.

Nel corso dei secoli dunque la viticoltura ha mantenuto un ruolo di coltura molto importante per il territorio, fino ad arrivare ad oggi.

La storia recente è caratterizzata da una evoluzione positiva della denominazione, con l’impianto di nuovi vigneti, la nascita di nuove aziende, la professionalità degli operatori che hanno contribuito ad accrescer il livello qualitativo e la rinomanza della denominazione come testimoniano i riconoscimenti in campo nazionale ed internazionale dei vini prodotti dalle aziende della zona geografica di riferimento.

Il Vino DOC Vittoria ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 13 settembre 2005.

Additional Info

  • Regione: Sicilia
  • Tipologie: Vino Bianco, Vino Rosso
  • Versioni: Secco - (Vino privo di residuo zuccherino), Novello - (Vino ottenuto con un rapido processo di vinificazione)
  • Denominazione: D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata)
Oltre 300 buyers, tra Importatori, Grossisti e Distributori in 70 paesi del mondo, sono le collaborazioni attive di Assovini.it

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Assovini.it è il sito del Vino e delle Cantine ideato nel 1986 e realizzato da un team di Sommelier con la collaborazione di Enologi e Produttori per diffondere i migliori Vini italiani nel mondo.

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