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INCROCIO MANZONI 2.3

Varietà: 450 INCROCIO MANZONI 2-3 - Data di ammissione al Registro: 22/04/2011 - Gazzetta ufficiale: G.U. 170 - 23/07/2011


Vitigno Incrocio Manzoni 2-3 | Assovini.it


Il vitigno Incrocio Manzoni 2-3, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Veneto.

L'Incrocio Manzoni 2-3 è un vitigno ottenuto dall'incrocio dei cloni Trebbiano e Traminer Aromatico, ideati e sperimentati dal prof. Luigi Manzoni, all'epoca preside della Scuola Enologica di Conegliano, mediante esperimenti condotti negli Anni 30 sul miglioramento genetico della vite tramite incrocio ed ibridazione.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, tri-pentalobata
    • Grappolo: medio-grande, conico o cilindrico-conico
    • Acino: medio-grande, rotondo 
    • Buccia: consistente, di colore giallo-verdolino


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dalla vinificazione delle uve Incrocio Manzoni 2-3 si ottiene un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso è fruttato con note agrumate di pompelmo rosa, ricordi floreali e speziati. In bocca è fresco e sapido, di ragionevole corpo e con note retrolfattive erbacee e speziate.

INCROCIO MANZONI 2-14

Varietà: 449 INCROCIO MANZONI 2-14 - Data di ammissione al Registro: 22/04/2011 - Gazzetta ufficiale: G.U. 170 - 23/07/2011


Vitigno Incrocio Manzoni 2-14 | Assovini.it


Il vitigno Incrocio Manzoni 2-14, a bacca nera, viene coltivato nella regione Veneto.

L'Incrocio Manzoni 2-14 è un vitigno nato dalla ricerca del Prof.Luigi Manzoni della scuola di Enologia di Conegliano, ed è un incrocio tra il vitigno Glera (Prosecco) con il Cabernet Franc. Questo incorcio e il suo omologo Incrocio Manzoni 2.15 nascono in realtà da un errore: lo studioso voleva ottenere un vitigno con la stessa produttività del Prosecco (Glera) e gli aspetti qualitativi del Sauvignon. In realtà per errore la varietà impollinatrice era a bacca nera, e si ritenette fosse il Cabernet sauvignon. Solo da analisi sul DNA condotte nel 2010 fu scoperto che si trattava del Cabernet Franc. Il vitigno Manzoni Rosso non ha conosciuto il medesimo successo del Manzoni Bianco, ed è diffuso principalmente nel Veneto, soprattutto nella Marca Trevigiana, nelle aree collinari tra Conegliano e Vittorio Veneto.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: medio-grande, piramidale trilobata
    • Grappolo: medio, cilindrico-piramidale, spesso provvisto di un'ala, piuttosto serrato
    • Acino: medio, sferoide-ellissoidale 
    • Buccia: pruinosa, spessa, di colore blu-viola


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dalla vinificazione delle uve Incrocio Manzoni 2.14 si ottiene un vino di colore rosso violaceo intenso, caratterizzato da una alcolicità elevata, lievemente tannico e ricco di profumi fruttati.

GOSEN

Varietà: 367 GOSEN - Data di ammissione al Registro: 15/05/2002 - Gazzetta ufficiale: G. U. 165 - 16/07/2002


Vitigno Gosen | Assovini.it


Il vitigno Gosen, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Trentino Alto Adige e Veneto.

Il Gosen è un vitigno ottenuto nel 1950 da Rebo Rigotti, come incrocio tra Cabernet FrancMarzemino gentile (Incrocio Rigotti n. 123-4). È un vitigno particolarmente indicato per entrare nella composizione di vini di tipo bordolese e di vini da invecchiamento con affinamento in legno. Infatti, le caratteristiche legate ai tannini e alle sostanze coloranti di questo vitigno sono tali da permettere un'ottima evoluzione nel tempo e migliorare anche le caratteristiche degli altri componenti dell’assemblaggio. I vini ottenuti con quest’incrocio, hanno una maturazione piuttosto lenta e una buona predisposizione all’affinamento in barrique.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, tri-pentalobata
    • Grappolo: medio, cilindrico, allungato, spargolo
    • Acino: forma ellissoidale 
    • Buccia: consistente, di ccolore nero-bluastro.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Gosen si ottiene un vino rosso rubino con riflessi granati; al naso presenta una leggera nota erbacea ed è dotato di ottima struttura e tannicità.

DINDARELLA

Varietà: 316 DINDARELLA - Data di ammissione al Registro: 23/07/1987 Gazzetta ufficiale: G.U. 227 - 29/09/1987


Vitigno Dindarella | Assovini.it


Il vitigno Dindarella, a bacca nera, viene coltivato nella regione Veneto.

Il Dindarella è un vitigno a bacca nera, presente nel Veronese, ma con diffusione assai limitata. Un altro vitigno tipico della zona, la Pelara, è stato recentemente classificato come biotipo del Dindarella. Acerbi nel 1825 citò la Dindarella e la Pelara (all'epoca varietà distinte) come presenti nel Veronese, in particolare nella Valpolicella. Geneticamente parlando, la Dindarella ha notevoli affinità con la Rondinella e un po' meno con la Corvina. Negli anni '70 l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano effettuò un tentativo di recupero, a seguito del quale nel 1987 la Dindarella è stata iscritta al Registro Nazionale delle Varietà di Vite.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: pentagonale, medio-grande, quinquelobata
    • Grappolo: grosso, mediamente compatto, piramidale, con una o due ali.
    • Acino: medio, irregolare, con ombelico evidente 
    • Buccia: pruinosa, consistente, di colore rosso-blu


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Dindarella si ottiene un vino rosso rubino carico. Al naso è fruttato, con sentori di sottobosco e note di frutta cotta e spezie più evidenti con l'invecchiamento. Al palato è giustamente tannico e di corpo.
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