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CANELLI DOCG

Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.M. 09.07.1967, G.U. 199 del 09.08.1967 - Approvato DOCG con D.M. 29.11.1993, G.U. 287 del 07.12.1993

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche in Canelli DOCG dal Regolamento di Esecuzione 2023/1327 della Commissione del 23/06/2023 


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione         Sottozona

 


Vino Canelli D.O.C.G.

La Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Canelli” è riservata ai vini rispondenti alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Canelli o Canelli Moscato
  2. Canelli Riserva o Canelli Moscato Riserva

1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Canelli

 

  • Canelli Moscato (Vino Bianco Moscato)
  • Versioni: Dolce
  • = 100% Vitigno Moscato Bianco
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Moscato dal Colore dal giallo paglierino tenue al giallo intenso, eventualmente con riflessi dal verdolino al dorato brillante; Odore aromatico, caratteristico dell'uva moscato, fragrante, con sentori che corrispondono ad alcuni dei seguenti descrittori: floreale di fiori di campo e acacia, fruttato albicocca, pesca, mela renetta, accenni agrumati e di miele, a volte con sentori vegetali freschi; Sapore dolce, fresca acidità più o meno intensa, finale delicato di aroma di una moscato, talvolta vivace.

  • Canelli Moscato Riserva (Vino Bianco Moscato Invecchiato)
  • Versioni: Dolce
  • = 100% Vitigno Moscato Bianco
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Moscato Invecchiato, dal Colore dal giallo paglierino a giallo oro intenso brillante con il procedere di affinamento e invecchiamento; Odore complesso, varietale aromatico tipico del Moscato, con sentori che corrispondono ad alcuni dei seguenti descrittori: fruttato di pesca, agrumi, sentori più o meno intensi di vegetali balsamici quali salvia, melissa o timo, talvolta con il procedere dell'invecchiamento in bottiglia possono essere percepiti sentori di frutta candita, idrocarburi o spezie dolci, quali lo zafferano; Sapore dolce, finale aromatico caratteristico, sapido, dalla componente acida presente ma in equiibrio con la componente dolce, talvolta vivace.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Canelli

  • La Zona di Produzione dei Vini DOCG Canelli è localizzata in:
    • provincia di Asti, comprende l'intero territorio dei comuni di Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Coazzolo, ed in parte il territorio dei comuni di Bubbio. Castagnole Lanze, Costigliole d'Asti, Loazzolo, Moasca, San Marzano Oliveto.
    • provincia di Cuneo, comprende l'intero territorio dei comuni di Castiglione Tinella, S. Stefano Belbo, ed in parte il territorio dei comuni di Cossano Belbo, Neive, Neviglie, Mango.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Canelli

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Canelli prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima di uva in vino per la produzione dei vini DOCG Canelli e Canelli Riserva non dovrà essere superiore al 75%, con un limite di tolleranza fino a 80%. Superato tale limine il diritto alla denominazione decade per tutto il prodotto.
  • I Vini DOCG Canelli, anche accompagnato dalla menzione Vigna, deve essere immesso al consumo non prima di 30 mesi di invecchiamento e affinamento, di cui 20 mesi in bottiglia.
  • I Vini e i Mosti DOCG Canelli possono essere riclassificati alle denominazioni "Moscato d'Asti" e "Piemonte Moscato".

4. Produttori di Vino DOCG Asti - Sottozona Canelli

Con l’utilizzo della DOCG Canelli i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Canelli

Dolci da forno e a pasta lievitata, poco consistenti e soprattutto a base di frutta, zabaione, panna cotta, dessert piemontesi ricchi di panna, il panettone milanese e il pandoro di Verona.


6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Canelli

La storia dei vini spumanti italiani passa dal Piemonte e in particolare dalla città astigiana di Canelli che per antonomasia è considerata la capitale dello spumante. Nelle cantine delle Case spumantiere canellesi sono state sviluppate, a partire dal 1850, le tecniche di vinificazione le quali, con costanti miglioramenti, permettono a tutt’oggi di produrre uno spumante fine e delicato come l’Asti docg.

Le conoscenze acquisite dagli enologi delle Cantine, l’applicazione di innovazioni tecnologiche e gli studi scientifici mirati sviluppati da ricercatori incuriositi e stimolati dalle caratteristiche dell’Asti docg, hanno portato all’ottimizzazione del processo di produzione, conservando insieme innovazione e esperienze del passato. Alcune importanti applicazioni, indispensabili per assicurare una qualità elevata e costante dell’Asti nel tempo, come ad esempio i processi di stabilizzazione o conservazione delle caratteristiche di freschezza e fragranza del prodotto, derivano proprio da un bagaglio tecnico tramandato nel corso dei decenni.

Inoltre, grazie al Consorzio dell’Asti, primo esempio in Italia, il processo di tracciabilità di ogni bottiglia, attraverso un apposito procedimento telematico e multimediale, svolge un ruolo di tutela del consumatore poiché consente di verificare in tempo reale, partendo dal contrassegno di stato (la cosiddetta fascetta) incollato sul collo di ogni bottiglia, il percorso del vino attraverso l’intero iter di trasformazione, dalla vendemmia agli scaffali di vendita.

Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.M. 09.07.1967, G.U. 199 del 09.08.1967 - Approvato DOCG con D.M. 29.11.1993, G.U. 287 del 07.12.1993

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 17.02.2015 - G.U. n.47 del 26.02.2015 


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione         Sottozona

 


Vino Asti D.O.C.G. Sottozona Santa Vittoria d'Alba

La Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Asti” con le relative Sottozone, è riservata ai vini rispondenti alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Asti o Asti Spumante
  2. Asti o Asti Spumante Metodo Classico (metodo tradizionale)
  3. Moscato d’Asti
  4. Moscato d’Asti vendemmia tardiva
  5. Sottozone del Vino Asti DOCG »

1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba

 

  • Moscato d'Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba (Vino Bianco Moscato)
  • Versioni: Dolce
  • = 100% Vitigno Moscato Bianco
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Moscato dal colore paglierino con riflessi dorati, profumo elegante, fine, fresco e persistente con sentore anche floreale e sapore franco, armonico, dolce, aromatico caratteristico del Moscatello, talora vivace.
  • Abbinamenti: Dessert, Dolci secchi, Formaggi erborinati.

  • Moscato d'Asti Vendemmia Tardiva - Sottozona Santa Vittoria d'Alba (Vino Bianco Moscato Vendemmia Tardiva)
  • Versioni: Dolce
  • = 100% Vitigno Moscato Bianco
  • => 15% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vendemmia Tardiva, dal Colore giallo dorato brillante, Profumo composito, fruttato, molto intenso, caratteristico dell'uva appassita con note speziate e Sapore dolce, armonico, vellutato con sentori di uva Moscato che ricorda il favo del miele.
  • Abbinamenti: Dessert, Dolci secchi, Formaggi erborinati.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba

Il comprensorio da cui nascono Asti docg e Moscato d’Asti docg è nel sistema collinare alla destra orografica del fiume Tanaro, comprende anche Langhe e Alto Monferrato che si identificano nella loro origine sedimentaria, con struttura priva di rocce. Le colline langarole hanno forma allungata con numerosi calanchi a strapiombo, ma anche crinali lunghi in leggera pendenza. I colli monferrini più tondeggianti hanno declivi morbidi e fondovalle freschi che creano magnifici contrasti con i crinali più soleggiati. Due paesaggi diversi, ma decisamente attraenti, dove nulla si ripete, tanto mutevole e sorprendente è lo scenario che si presenta al visitatore. Qui regna la vite, che prospera in filari ordinati, curati, preziosi, capaci di rendere inconfondibile e irripetibile lo straordinario paesaggio del sud Piemonte, unico al mondo.

  • La Zona di Produzione dei Vini DOCG Asti Spumante, Asti Spumante Metodo Classico, Moscato d'Asti e Moscato d'Asti Vendemmia Tardiva è localizzata in:
    • provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Bistagno, Cassine, Grognardo, Ricaldone, Strevi, Terzo e Visone;
    • provincia di Asti, e comprende il territorio dei comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo, Costigliole d'Asti, Fontanile, Incisa Scapaccino, Loazzolo, Maranzana, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montabone, Nizza Monferrato, Quaranti, San Marzano Oliveto, Moasca, Sessame, Vesime, Rocchetta Palafea e San Giorgio Scarampi;
    • provincia di Cuneo, e comprende il territorio dei comuni di Camo, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie, Rocchetta Belbo, Serralunga d'Alba, S. Stefano Belbo, S. Vittoria d'Alba, Treiso, Trezzo Tinella, Castino, Perletto e le frazioni di Como e San Rocco Senodelvio del comune di Alba.
  • La Zona di Produzione del Vino DOCG Moscato d'Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba è localizzata in:
    • provincia di Cuneo e comprende il territorio del comune di Santa Vittoria d'Alba.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Asti prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima di uva in vino per la produzione dei vini DOCG Asti Spumante e Moscato d'Asti non deve essere superiore ai valori che seguono. Eventuali eccedenze, possibili sino ad un massimo del 5%, non avranno diritto alla Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Ulteriori eccedenze comporteranno la perdita del diritto alla Denominazione di Origine Controllata e Garantita per tutto il prodotto interessato.
    • 75% per il Vino Asti Spumante;
    • 60% per il Vino Asti Spumante Metodo Classico;
    • 75% per il Vino Moscato d'Asti;
    • 50% per il Vino Moscato d’Asti Vendemmia Tardiva
    • 75% per il Vino Moscato d'Asti - Sottozona Canelli;
    • 72% per il Vino Moscato d'Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba;
    • 45% per il Vino Moscato d'Asti Vendemmia Tardiva - Sottozona Santa Vittoria d'Alba;
    • 75% per il Vino Moscato d'Asti - Sottozona Strevi.
  • Durante la vinificazione sono ammesse altre pratiche enologiche, tra cui in particolare:
    • cernita delle uve quando necessario;
    • eventuale diraspatura dei grappoli e loro normale pressatura;
    • formazione in vasche della cosiddetta coperta;
    • aggiunta al mosto di coagulanti e chiarificanti nelle dosi consuetudinarie e comunque nei limiti previsti dalle leggi;
    • conseguente decantazione del mosto seguita da filtrazioni o centrifugazioni dello stesso e refrigerazioni.
  • Le pratiche di spumantizzazione del mosto utilizzato per la produzione del Vino Asti Spumante prevedono la fermentazione naturale in autoclave (metodo Martinotti), il cui processo di presa di spuma non può avere una durata inferiore ad un mese compreso il periodo di affinamento in bottiglia.
  • Le pratiche di spumantizzazione del mosto utilizzato per la produzione del Vino Asti Spumante Metodo Classico prevedono la fermentazione naturale in bottiglia per una durata di nove mesi a contatto con le fecce, che indi verranno separate dal prodotto mediante la pratica di sboccatura.
  • Il vino “Moscato d’Asti Vendemmia Tardiva” deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno un anno, calcolato a decorrere dal momento della preparazione.

4. Produttori di Vino DOCG Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba

Con l’utilizzo della DOCG Asti i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba

Dolci da forno e a pasta lievitata, poco consistenti e soprattutto a base di frutta, zabaione, panna cotta, dessert piemontesi ricchi di panna, il panettone milanese e il pandoro di Verona.


6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba

La storia dei vini spumanti italiani passa dal Piemonte e in particolare dalla città astigiana di Canelli che per antonomasia è considerata la capitale dello spumante. Nelle cantine delle Case spumantiere canellesi sono state sviluppate, a partire dal 1850, le tecniche di vinificazione le quali, con costanti miglioramenti, permettono a tutt’oggi di produrre uno spumante fine e delicato come l’Asti docg.

Le conoscenze acquisite dagli enologi delle Cantine, l’applicazione di innovazioni tecnologiche e gli studi scientifici mirati sviluppati da ricercatori incuriositi e stimolati dalle caratteristiche dell’Asti docg, hanno portato all’ottimizzazione del processo di produzione, conservando insieme innovazione e esperienze del passato. Alcune importanti applicazioni, indispensabili per assicurare una qualità elevata e costante dell’Asti nel tempo, come ad esempio i processi di stabilizzazione o conservazione delle caratteristiche di freschezza e fragranza del prodotto, derivano proprio da un bagaglio tecnico tramandato nel corso dei decenni.

Inoltre, grazie al Consorzio dell’Asti, primo esempio in Italia, il processo di tracciabilità di ogni bottiglia, attraverso un apposito procedimento telematico e multimediale, svolge un ruolo di tutela del consumatore poiché consente di verificare in tempo reale, partendo dal contrassegno di stato (la cosiddetta fascetta) incollato sul collo di ogni bottiglia, il percorso del vino attraverso l’intero iter di trasformazione, dalla vendemmia agli scaffali di vendita.

Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.M. 09.07.1967, G.U. 199 del 09.08.1967 - Approvato DOCG con D.M. 29.11.1993, G.U. 287 del 07.12.1993

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n. 159 del 05.07.2021


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione         Sottozona

 


Vini Asti D.O.C.G. Sottozona Strevi

La Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Asti” con le relative Sottozone, è riservata ai vini rispondenti alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Asti o Asti Spumante
  2. Asti o Asti Spumante Metodo Classico (metodo tradizionale)
  3. Moscato d’Asti
  4. Moscato d’Asti vendemmia tardiva
  5. Sottozone del Vino Asti DOCG »

1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi

 

  • Moscato d'Asti - Sottozona Strevi (Vino Bianco Moscato)
  • Versioni: Dolce
  • = 100% Vitigno Moscato Bianco
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Moscato dal Colore giallo paglierino più o meno intenso fino al dorato, Odore caratteristico e fragrante di moscato, dal Sapore dolce, aromatico, caratteristico, con aroma di uva moscato, talvolta vivace.
  • Abbinamenti: Dessert, Dolci secchi, Formaggi erborinati.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi

Il comprensorio da cui nascono Asti docg e Moscato d’Asti docg è nel sistema collinare alla destra orografica del fiume Tanaro, comprende anche Langhe e Alto Monferrato che si identificano nella loro origine sedimentaria, con struttura priva di rocce. Le colline langarole hanno forma allungata con numerosi calanchi a strapiombo, ma anche crinali lunghi in leggera pendenza. I colli monferrini più tondeggianti hanno declivi morbidi e fondovalle freschi che creano magnifici contrasti con i crinali più soleggiati. Due paesaggi diversi, ma decisamente attraenti, dove nulla si ripete, tanto mutevole e sorprendente è lo scenario che si presenta al visitatore. Qui regna la vite, che prospera in filari ordinati, curati, preziosi, capaci di rendere inconfondibile e irripetibile lo straordinario paesaggio del sud Piemonte, unico al mondo.

  • La Zona di Produzione dei Vini DOCG Asti Spumante, Asti Spumante Metodo Classico, Moscato d'Asti e Moscato d'Asti Vendemmia Tardiva è localizzata in:
    • provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Acqui Terme, Alice Bel Colle, Bistagno, Cassine, Grognardo, Ricaldone, Strevi, Terzo e Visone;
    • provincia di Asti, e comprende il territorio dei comuni di Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo, Costigliole d'Asti, Fontanile, Incisa Scapaccino, Loazzolo, Maranzana, Mombaruzzo, Monastero Bormida, Montabone, Nizza Monferrato, Quaranti, San Marzano Oliveto, Moasca, Sessame, Vesime, Rocchetta Palafea e San Giorgio Scarampi;
    • provincia di Cuneo, e comprende il territorio dei comuni di Camo, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie, Rocchetta Belbo, Serralunga d'Alba, S. Stefano Belbo, S. Vittoria d'Alba, Treiso, Trezzo Tinella, Castino, Perletto e le frazioni di Como e San Rocco Senodelvio del comune di Alba.
  • La Zona di Produzione del Vino DOCG Moscato d'Asti - Sottozona Strevi  è localizzata in:
    • provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Acqui Terme, Cassine, Ricaldone, Strevi, Terzo, Alice Bel Colle, Bistagno, Grognardo e Visone.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Asti prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima di uva in vino per la produzione dei vini DOCG Asti Spumante e Moscato d'Asti non deve essere superiore ai valori che seguono. Eventuali eccedenze, possibili sino ad un massimo del 5%, non avranno diritto alla Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Ulteriori eccedenze comporteranno la perdita del diritto alla Denominazione di Origine Controllata e Garantita per tutto il prodotto interessato.
    • 75% per il Vino Asti Spumante;
    • 60% per il Vino Asti Spumante Metodo Classico;
    • 75% per il Vino Moscato d'Asti;
    • 50% per il Vino Moscato d’Asti Vendemmia Tardiva
    • 75% per il Vino Moscato d'Asti - Sottozona Canelli;
    • 72% per il Vino Moscato d'Asti - Sottozona Santa Vittoria d'Alba;
    • 45% per il Vino Moscato d'Asti Vendemmia Tardiva - Sottozona Santa Vittoria d'Alba;
    • 75% per il Vino Moscato d'Asti - Sottozona Strevi.
  • Durante la vinificazione sono ammesse altre pratiche enologiche, tra cui in particolare:
    • cernita delle uve quando necessario;
    • eventuale diraspatura dei grappoli e loro normale pressatura;
    • formazione in vasche della cosiddetta coperta;
    • aggiunta al mosto di coagulanti e chiarificanti nelle dosi consuetudinarie e comunque nei limiti previsti dalle leggi;
    • conseguente decantazione del mosto seguita da filtrazioni o centrifugazioni dello stesso e refrigerazioni.
  • Le pratiche di spumantizzazione del mosto utilizzato per la produzione del Vino Asti Spumante prevedono la fermentazione naturale in autoclave (metodo Martinotti), il cui processo di presa di spuma non può avere una durata inferiore ad un mese compreso il periodo di affinamento in bottiglia.
  • Le pratiche di spumantizzazione del mosto utilizzato per la produzione del Vino Asti Spumante Metodo Classico prevedono la fermentazione naturale in bottiglia per una durata di nove mesi a contatto con le fecce, che indi verranno separate dal prodotto mediante la pratica di sboccatura.
  • Il vino “Moscato d’Asti Vendemmia Tardiva” deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno un anno, calcolato a decorrere dal momento della preparazione.

4. Produttori di Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi

Con l’utilizzo della DOCG Asti i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi

Dolci da forno e a pasta lievitata, poco consistenti e soprattutto a base di frutta, zabaione, panna cotta, dessert piemontesi ricchi di panna, il panettone milanese e il pandoro di Verona.


6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Asti - Sottozona Strevi

La storia dei vini spumanti italiani passa dal Piemonte e in particolare dalla città astigiana di Canelli che per antonomasia è considerata la capitale dello spumante. Nelle cantine delle Case spumantiere canellesi sono state sviluppate, a partire dal 1850, le tecniche di vinificazione le quali, con costanti miglioramenti, permettono a tutt’oggi di produrre uno spumante fine e delicato come l’Asti docg.

Le conoscenze acquisite dagli enologi delle Cantine, l’applicazione di innovazioni tecnologiche e gli studi scientifici mirati sviluppati da ricercatori incuriositi e stimolati dalle caratteristiche dell’Asti docg, hanno portato all’ottimizzazione del processo di produzione, conservando insieme innovazione e esperienze del passato. Alcune importanti applicazioni, indispensabili per assicurare una qualità elevata e costante dell’Asti nel tempo, come ad esempio i processi di stabilizzazione o conservazione delle caratteristiche di freschezza e fragranza del prodotto, derivano proprio da un bagaglio tecnico tramandato nel corso dei decenni.

Inoltre, grazie al Consorzio dell’Asti, primo esempio in Italia, il processo di tracciabilità di ogni bottiglia, attraverso un apposito procedimento telematico e multimediale, svolge un ruolo di tutela del consumatore poiché consente di verificare in tempo reale, partendo dal contrassegno di stato (la cosiddetta fascetta) incollato sul collo di ogni bottiglia, il percorso del vino attraverso l’intero iter di trasformazione, dalla vendemmia agli scaffali di vendita.

Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.P.R. 09.01.1970, G.U. 73 del 23.03.1970 - Approvato DOCG con D.M. 08.07.2008, G.U. 169 del 21.07.2008

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal Provvedimento del 19.11.2014  


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione         Sottozona

 


Vino Barbera d'Asti D.O.C.G  Superiore - Sottozona Colli Astiani (o Astiano)

La denominazione di origine controllata e garantita “Barbera d'Asti Superiore” con la specificazione della sottozona “Sottozona Colli Astiani” o “Astiano” è riservata al vino che corrisponde ai requisiti stabiliti nel disciplinare di produzione.


1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Barbera d'Asti Superiore - Sottozona Colli Astiani

 

  • Barbera d'Asti Superiore - Sottozona Colli Astiani (o Astiano) (Vino Rosso Superiore)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigno Barbera
  • =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
  • => 13% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino, intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore intenso, caratteristico, etereo, dal sapore secco, corposo, armonico e rotondo.
  • Abbinamenti: Salami sotto grasso, Risotti, Cacciagione, Raschera, Parmigiano reggiano.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Barbera d'Asti Superiore - Sottozona Colli Astiani

L’area di produzione è posta nel territorio del Monferrato caratterizzata da un sistema collinare poco elevato, compreso per lo più tra i 150 e i 400 metri di altitudine, clima temperato o temperato-caldo, poco ventoso e con una piovosità annuale media intorno ai 700 millimetri.

La Zona di Produzione del Vino Barbera d'Asti Superiore - Sottozona Colli Astiani (o Astiano) è localizzata in:

  • provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Asti, relativamente alla circoscrizione Montemarzo e S. Marzanotto Valle Tanaro, per il comune d'Isola d'Asti, il territorio a sinistra della strada Asti - Montegrosso d'Asti e l'intero territorio dei Comuni di Mongardino, Vigliano, Montegrosso d'Asti, Montaldo Scarampi, Rocca d'Arazzo e Azzano.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Barbera d'Asti Superiore - Sottozona Colli Astiani

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Barbera d'Asti Superiore - Sottozona Colli Astigiani prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino finito non dovrà essere superiore al 70%. Qualora tale resa superi la percentuale indicata, ma non oltre il 75%, l’eccedenza non avrà diritto alla D.O.C.G. e oltre detto limite percentuale decade il diritto alla D.O.C.G. per tutto il prodotto.
  • Il Vino DOCG Barbera d'Asti Superiore - Sottozona Colli Astiani non può essere immesso al consumo se non dopo un periodo di affinamento di almeno 24 mesi a partire dal 1° Ottobre. Durante detto periodo è previsto una permanenza di almeno 6 mesi in botti di legno ed un affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi

4. Produttori di Vino DOCG Barbera d'Asti Superiore - Sottozona Colli Astiani

Con l’utilizzo della DOCG Barbera d'Asti i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Barbera d'Asti Superiore - Sottozona Colli Astiani

Primi piatti con sughi elaborati, arrosti, brasati, selvaggina e formaggi stagionati.


6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Barbera d'Asti Superiore - Sottozona Colli Astiani

Le origini di questo vitigno sono antichissime, ma i primi documenti che ne danno testimonianza risalgono solamente a qualche secolo fa. Infatti, la prima traccia formale del Barbera si trova in un documento del XVII secolo conservato nel Municipio di Nizza Monferrato. Mentre se ne fa mensione ufficiale solo nel 1798, alla stesura della prima ampelografia dei vitigni coltivati sul territorio piemontese compiuta dal conte Nuvolose, vicedirettore della Società Agraria di Torino. “Vino possente, sempre piuttosto severo, ma ricco d’un profumo squisito, e d’un sapore che alla forza accoppia la finezza”.

Il Barbera, o meglio la Barbera secondo la tradizione piemontese, è uno dei vini più noti ed apprezzati in tutta Italia per la generosità del carattere alcolico. Il suo primo cantore poetico fu Giosuè Carducci che scrisse di “Generosa Barbera” capace di far sentire forte chi se la beve. Più di recente, Cesare Pavese scrisse di questo vino in una delle sue lettere definendolo “… leggendario”.

Riconosciuta come DOC dal 1970, la denominazione di origine controllata e garantita “Barbera d’Asti” è stata istituita nel 2008 ed è riservata ai vini rossi delle seguenti tipologie: “Barbera d’Asti” e “Barbera d’Asti” superiore; anche con l’eventuale specificazione delle sottozone “Nizza”, “Tinella” e “Colli Astiani” o “Astiano”.

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