Assovini
Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M. 16.10.2001, G.U. 248 del 24.10.2001
Dati aggiornati al Decreto Prot. Uscita N.0028127 del 16/04/2019
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Liguria di Levante I.G.T.
1. Tipologie e Uve del Vino IGT Liguria di Levante
- Liguria di Levante Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, vivo, odore delicato, gradevole, persistente, lievemente fruttato, composito e sapore asciutto, fresco, armonico, delicatamente fruttato, caratteristico.
- Liguria di Levante Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, vivo, odore delicato, gradevole, persistente, lievemente fruttato, composito e sapore asciutto, fresco, armonico, delicatamente fruttato, caratteristico.
- Liguria di Levante Passito Bianco (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Abboccato /Amabile /Dolce
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 15% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Passito dal colore giallo dorato, odore intenso, deciso, caratteristico, fruttato e delicatamente mieloso e sapore da dolce ad abboccato, armonico, caratteristico, di buon corpo, piacevole e persistente.
- Liguria di Levante Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosa tenue o chiaretto, vivo, odore delicato, vinoso, lievemente fruttato e sapore asciutto, fine, armonico.
- Liguria di Levante Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso tendente al granato con l'invecchiamento, odore delicato, vinoso, fruttato, caratteristico, composito e sapore asciutto, fine, armonico.
- Liguria di Levante Rosso Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore rosso rubino più o meno intenso tendente al granato con l'invecchiamento, odore delicato, vinoso, fruttato, caratteristico, composito e sapore asciutto, fine, armonico.
- Liguria di Levante Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino più o meno intenso tendente al granato con l'invecchiamento, odore delicato, vinoso, fruttato, caratteristico, composito e sapore asciutto, fine, armonico.
- Liguria di Levante Rosso Passito (Vino Rosso Passito)
- Versioni: Abboccato /Amabile /Dolce
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 15% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Passito dal colore rosso rubino intenso, vivo, brillante, odore intenso, deciso, caratteristico, fruttato e vinoso, dal sapore da dolce ad abboccato, armonico, caratteristico, di buon corpo, piacevole e persistente.
- Liguria di Levante Malvasia (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Malvasia Bianca Lunga
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino vivo, odore fine, delicato, caratteristico, delicatamente aromatico e sapore asciutto, fine, armonico, caratteristico.
- Liguria di Levante Trebbiano Toscano (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 15% Uve a bacca bianca prodotte da altri Vitigni coltivati nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, vivo, odore delicato, lievemente fruttato e sapore asciutto, fine, fresco, armonico.
- Liguria di Levante Canaiolo (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Canaiolo
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore delicato, vinoso, fine e sapore asciutto, fine, armonico, caratteristico.
- Liguria di Levante Ciliegiolo (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Ciliegiolo
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, vivo, odore delicato, fine, vinoso, lievemente fruttato e sapore asciutto, fine, armonico, delicatamente fruttato.
- Liguria di Levante Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore intenso, vinoso, lievemente fruttato e vegetale, composito e sapore asciutto, fine, armonico, di discreto corpo.
- Liguria di Levante Pollera Nera (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pollera Nera
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore delicato, vinoso, piuttosto composito e sapore asciutto, fine, armonico, caratteristico.
- Liguria di Levante Sangiovese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Canaiolo
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore deciso, vinoso, composito e sapore asciutto, fine, armonico, lievemente amarognolo.
- Liguria di Levante Syrah (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Syrah
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore intenso, vinoso, composito, delicatamente fruttato e sapore asciutto, fine, armonico, deciso, di buon corpo.
- Liguria di Levante Vermentino Nero (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Vermentino Nero
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, tendente al rosso portpora se giovane ed al granato invecchiato; odore intenso con note di frutta rossa, di erbe aromatiche e di spezie e sapore fresco, armonico e intenso, con gradevole retrogusto persistente, asciutto, talvolta mandorlato.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Liguria di Levante
L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Liguria di Levante si estende su un territorio molto vasto con vigneti situati per la maggior parte in media collina su versanti terrazzati o terrazze fluviali, adeguatamente ventilati, luminosi e favorevoli all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino IGT Liguria di Levante è localizzata in:
- provincia di La Spezia e comprende l'intero territorio provinciale.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Liguria di Levante
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Liguria di Levante prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino IGT Liguria di Levante non deve superare il 80% per tutte le tipologie, ad eccezione della tipologia di Vino Passito, la cui resa non deve superare il 45%.
4. Produttori di Vino IGT Liguria di Levante
Con l’utilizzo della IGT Liguria di Levante i Produttori Vinicoli Liguri sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Liguria di Levante
Antipasti di mare, paste e risotti di pesce, minestre di verdure regionali.
6. Storia e Letteratura del Vino IGT Liguria di Levante
L'attuale conformazione del paesaggio del levante ligure è frutto di più di mille anni di duro, continuo ed assiduo lavoro di generazioni. Un esempio di notevole valore di tale operosità è rappresentato dal paesaggio delle Cinque Terre, segnato dalla continua alterazione delle pareti costiere, fortemente acclivi e difficili da raggiungere, e modellato con difficoltà dall'uomo per la costruzione di terrazzamenti adatti alla coltivazione della vite.
La provincia della Spezia vanta un ricco patrimonio di testimonianze storiche e segni territoriali ereditati sostanzialmente dal periodo di dominazione dell'Impero Romano. Nella pianura alluvionale della Val di Magra si trovano ancora i resti dell'antica città romana di Luni, che divenne un fiorente porto commerciale da cui partivano i blocchi di marmo delle Apuane, legnami, formaggi e vino.
Plinio il Vecchio, che morì nell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., ha lasciato scritto: Il vino di Luni ha la palma fra quelli dell'Etruria (XVI, 6, 68).
Sotto la dominazione romana tutto il Levante Ligure visse un periodo di prosperità: fiorirono l'agricoltura e il commercio, l'attività edilizia ebbe un grande sviluppo, fu potenziata la rete viaria. Le complesse dinamiche che hanno caratterizzato successivamente l'area della provincia della Spezia sono definite in parte dalla presenza della diocesi di Luni ed in parte dalle trasformazioni antropiche e idrogeologiche del corso del fiume Magra, che si sono succedute nel tempo.
Un notevole impulso all'agricoltura ed alla viticoltura locali si è avuto nel corso del Medioevo, con la nascita dei comuni e l'incremento delle vie commerciali che collegavano l'entroterra (Toscana, Emilia Romagna) alla costa.
Le coste miti, soleggiate e ventilate della provincia che si affacciano in parte sul Mar Ligure ed in parte sul Mar Tirreno, rappresentano da sempre, assieme alla Sardegna, le terre di elezione del vitigno Vermentino, il più diffuso e rinomato nella zona.
In effetti, la coltivazione della vite nella provincia spezzina nei secoli è rimasta costantemente legata alla presenza del vitigno Vermentino, ritenuto da sempre la varietà meglio adattabile in zona, ed i sistemi di allevamento e le modalità di coltivazione sono stati adattati per favorire l'espressione produttiva di tale vitigno. In questo senso, ma anche per le caratteristiche orografiche e pedologiche della quasi totalità del territorio, nonché per le tecniche di allevamento e la possibilità di meccanizzazione, la viticoltura provinciale si differenzia notevolmente da quella delle altre province della Liguria, presentando invece caratteristiche e tipicità riscontrabili in altri ambiti viticoli simili per caratteristiche territoriali ove è maggiormente diffuso il Vermentino, ovvero alcune zone costiere della Sardegna e della Corsica, la costa meridionale della Toscana e l'arcipelago toscano.
La vocazione viticola del levante ligure si consolida ulteriormente nel XVIII secolo e prosegue con un fiorente commercio locale, soprattutto legato al rapido sviluppo delle città, e caratterizzato da scambi commerciali molto intensi con la vicina Toscana.
Nel corso dell'800 e 900 la coltivazione della vite resta diffusa sull'intero territorio spezzino, rappresentando una importante fonte di reddito per le famiglie; in effetti, nella zona non è mai registrato un esodo dalle campagne particolarmente incisivo, a tutto vantaggio del mantenimento del territorio. Anzi, nello stesso periodo lo sviluppo dell'agricoltura va di pari passo con la forte espansione demografica verificatasi nelle zone pianeggianti e costiere della Val di Magra, con il concentrarsi nel comprensorio di numerose strutture insediative, produttive e di comunicazione.
Uno sviluppo decisamente importante e significativo della viticoltura nella provincia spezzina si e’ avuto negli ultimi decenni, in concomitanza con la creazione negli anni ottanta e novanta di tre Denominazioni di origine controllata a livello provinciale (Doc Colline di Levanto, Doc Cinque Terre, Doc Colli di Luni) e dell’ IGT Golfo dei Poeti.
Attualmente, le superfici vitate della provincia spezzina rappresentano una parte considerevole della superficie complessiva della Liguria. In zona vi sono molte realtà produttive che effettuano anche la trasformazione; inoltre sono presenti numerosi imbottigliatori che acquistano le uve da numerosi piccoli produttori sparsi su tutto il territorio.
Nell’area della Val di Magra, nella quale si concentra il 65% della produzione vitivinicola a livello provinciale, la disposizione degli appezzamenti vitati permette la meccanizzazione completa delle principali operazioni colturali, differenziando la viticoltura locale dagli altri comprensori viticoli della Liguria.
La base ampelografica dei vigneti è caratteristica e riguarda vitigni presenti nel territorio delimitato, come il già citato Vermentino, l’Albarola ed il Bosco che ne evidenziano originalità e legame con la tradizione. Tali varietà affermate e riconosciute nelle tre DOC Provinciali, hanno costituito lo stimolo alla coltivazione di molti altri vitigni, tra i quali sono stati selezionati e si sono diffusi nel levante ligure quelli che hanno dato i migliori risultati dal punto di vista enologico, dando origine a tipologie di vino ben definite, come descritte nel presente disciplinare.
Le forme di allevamento sono tradizionali e nel tempo non si sono mai discostate da quelle tradizionalmente utilizzate in passato.
Recentemente le moderne tecniche enologiche, hanno portato gli operatori a selezionare maggiormente le caratteristiche peculiari che il fattore ambiente esalta e a migliorare in cantina un prodotto che, già dalla vigna e dalle caratteristiche delle uve, esprime le note distintive del territorio.
Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M. 20.11.1995, G.U. 294 del 18.12.1995
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Colline Savonesi I.G.T.
1. Tipologie e Uve del Vino IGT Colline Savonesi
- Colline Savonesi Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo più o meno intenso, odore delicato e sapore fresco ed equilibrato.
- Colline Savonesi Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo più o meno intenso, odore delicato e sapore fresco ed equilibrato.
- Colline Savonesi Bianco Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo dorato, odore intenso, persistente e sapore equilibrato e persistente.
- Colline Savonesi Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosato, odore delicato e sapore fresco ed equilibrato.
- Colline Savonesi Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso più o meno intenso, odore delicato e sapore equilibrato.
- Colline Savonesi Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno carico, odore vinoso e sapore fresco ed equilibrato.
- Colline Savonesi Lumassina (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Lumassina (localmente denominato Buzzetto o Mataosso)
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo più o meno intenso con riflessi verdognoli, odore fresco, delicato ed erbaceo e sapore fresco, caratteristico.
- Colline Savonesi Lumassina Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Lumassina (localmente denominato Buzzetto o Mataosso)
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo più o meno intenso con riflessi verdognoli, odore fresco, delicato ed erbaceo e sapore fresco, caratteristico.
- Colline Savonesi Alicante (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Alicante (localmente denominato Granaccia)
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi violacei, odore vinoso, fruttato e fragrante da giovane e sapore asciutto, pieno, sapido persistente, armonico, con un lieve retrogusto amarognolo.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Colline Savonesi
L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Colline Savonesi si estende su un territorio molto vasto, con vigneti situati per la maggior parte in media - alta collina savonese, adeguatamente ventilati, luminosi e favorevoli all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino IGT Colline Savonesi è localizzata in:
- provincia di Savona e comprende l'intero territorio provinciale.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Colline Savonesi
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Colline Savonesi prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino IGT Colline Savonesi non deve superare il 80% per tutte le tipologie.
4. Produttori di Vino IGT Colline Savonesi
Con l’utilizzo della IGT Colline Savonesi i Produttori Vinicoli Liguri sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Colline Savonesi
Antipasti di mare, paste e risotti di pesce, minestre di verdure regionali.
6. Storia e Letteratura del Vino IGT Colline Savonesi
L’introduzione e la diffusione della vite è storicamente attribuita ai marinai e ai commercianti che dall’alto medioevo hanno introdotto le cultivar da altri territori, che si sono poi localmente selezionate ed adattate, e migliorarono le tecniche di coltivazione insegnando l’utilizzo dei terrazzamenti con la costruzione dei muretti a secco.
La vocazione viticola ligure è consolidata nei secoli. Alla fine dell’ottocento sopravanza la coltura dell'olivo e dell’olio ligure e la coltura viticola perde di importanza e superfici. Da questo periodo la produzione di vini bianchi, rossi e rosati acquisisce una dimensione commerciale e geografica locale che ha attualmente, e si è imposta quale denominazione corrente nella produzione soprattutto per la stagione turistica estiva.
La base ampelografica dei vigneti è caratteristica e riguarda vitigni presenti solo nel territorio delimitato che ne evidenziano originalità e legame con la tradizione. Le forme di allevamento sono tradizionali e nel tempo non si sono mai discostate da quelle tradizionalmente utilizzate in passato. Esiste ancora un alberata alta caratteristica dei vigneti coltivati a Lumassina.
Recentemente le tecniche enologiche hanno portato gli operatori a selezionare maggiormente le caratteristiche peculiari che il fattore ambiente esalta e a migliorare in cantina un prodotto che, già dalla vigna e dalle caratteristiche delle uve, ha le note del territorio. Si tratta in prevalenza di limitata vinificazione in rosso per i rossi e i rosati, in bianco per i bianchi adeguatamente differenziate per le tipologie novello e passito.
Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M. 27.05.2002, G.U. 139 del 15.6.2002
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Colline del Genovesato I.G.T.
1. Tipologie e Uve del Vino IGT Colline del Genovesato
- Colline del Genovesato Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo più o meno intenso, odore delicato e sapore fresco.
- Colline del Genovesato Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma vivace ed evanescente, colore giallo più o meno intenso, odore delicato e sapore fresco ed equilibrato.
- Colline del Genovesato Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosato, odore delicato e sapore fresco.
- Colline del Genovesato Rosato Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Frizzante dalla spuma vivace ed evanescente, colore rosato, odore delicato e sapore fresco e delicato.
- Colline del Genovesato Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso più o meno intenso, odore delicato e sapore equilibrato.
- Colline del Genovesato Rosso Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dalla spuma vivace ed evanescente, colore rosso più o meno intenso, odore delicato e sapore equilibrato.
- Colline del Genovesato Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino, odore vinoso e sapore fresco ed equilibrato.
- Colline del Genovesato Rosso Passito (Vino Rosso Passito)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 16,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Passito dal colore rubino, odore intenso, persistente e sapore equilibrato.
- Colline del Genovesato Pigato (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pigato
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino tendente a giallo dorato, odore di macchia mediterranea e frutti a polpa gialla e sapore sapido e secco.
- Colline del Genovesato Granaccia (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Alicante
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi violacei, odore vinoso, fruttato e fragrante da giovane e sapore asciutto, pieno, sapido persistente, armonico, con un lieve retrogusto amarognolo.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Colline del Genovesato
L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Colline del Genovesato si estende su un territorio piuttosto vasto con vigneti situati per la maggior parte nella bassa e media collina genovese, adeguatamente ventilati, luminosi e favorevoli all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino IGT Colline del Genovesato è localizzata in:
- provincia di Genova e comprende il territorio dei comuni di Arenzano, Avegno, Bargagli, Bogliasco, Borzonasca, Camogli, Campomorone, Ceranesi, Carasco, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Chiavari, Cicagna, Cogoleto, Cogorno, Coreglia Ligure, Davagna, Genova, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lumarzo, Mele, Mezzanego, Mignanego, Moneglia, Ne, Neirone, Orero, Pieve Ligure, Portofino, Rapallo, Recco, San Colombano Certenoli, Santa Margherita Ligure, Sant'Olcese, Serra Ricco', Sestri Levante, Sori, Tribogna, Uscio, Zoagli e, in parte, il territorio dei comuni di Lorsica e Moconesi.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Colline del Genovesato
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Colline del Genovesato prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino IGT Colline del Genovesato non deve superare il 80% per tutte le tipologie eccetto la tipologia di vino Passito, la cui resa delle uve in vino non deve superare il 50% con riferimento all’uva fresca.
4. Produttori di Vino IGT Colline del Genovesato
Con l’utilizzo della IGT Colline del Genovesato i Produttori Vinicoli Liguri sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Colline del Genovesato
Antipasti di mare, paste e risotti di pesce, minestre di verdure regionali.
6. Storia e Letteratura del Vino IGT Colline del Genovesato
La diffusione della coltivazione della vite è storicamente attribuita ai monaci benedettini che la trasformarono in redditizia produzione economica che nel tempo si consolidò avendo come sbocco commerciale la città di Genova.
Da questo periodo la produzione di vini bianchi, rossi e rosati e dei passiti acquisisce una dimensione commerciale e geografica locale che attualmente si è imposta quale denominazione corrente nella produzione soprattutto per la stagione turistica estiva.
La base ampelografica dei vigneti è in buona parte caratteristica rigurdando vitigni particolari presenti solo nel territorio delimitato che ne evidenziano originalità e legame con la tradizione. Le forme di allevamento benché mutate nel tempo hanno comunque sempre rispettato il ricercato equilibrio tra vigore e produzione quale essenza fondamentale di una armonia tra profumi e sapori del vino prodotto. Le tecniche enologiche, ammodernate negli strumenti e nei materiali, hanno comunque mantenuto una sapienza tradizionale basata sulla particolare selezione delle uve e degli uvaggi in particolare al fine di esaltare caratteristiche proprie di quei vitigni locali come la Bianchetta Genovese, il Vermentino ecc… .
I centri di vinificazione si sono concentrati presso aziende specializzate, innovando in tecnologia ma tramandando una antica sapienza che dalla coltivazione arriva alla commercializzazione verso mercati che ormai hanno stabilmente varcato i confini nazionali contribuendo a rinnovare una rinomanza costruita nel tempo.
Sebbene la base ampelografica dei vigneti ammessi comprende tutti quelli assentiti alla coltivazione in Regione Liguria, il territorio delle Colline del Genovesato propone prevalentemente le specificità territoriali individuabili nella Bianchetta Genovese, Ciliegiolo, Vermentino, il Moscato e lo Cimixià.
- Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M. 22.11.1995, G.U. 302 del 29.12.1995
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Lazio I.G.T.
La Indicazione Geografica Tipica «Lazio» è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
- Bianco, anche nella tipologia Frizzante, Spumante, Passito e Vendemmia tardiva
- Rosso, anche nella tipologia Novello, Frizzante, Spumante, Passito e Vendemmia tardiva
- Rosato, anche nella tipologia Frizzante, Spumante, Passito e Vendemmia tardiva
- Con la specificazione del nome del vitigno, anche nelle tipologie Spumante, Vendemmia tardiva, Frizzante, Passito e Novello, quest’ultimo limitatamente ai Rossi.
1. Tipologie e Uve del Vino IGT Lazio
- Lazio Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo, a volte tendente al dorato o al verdognolo, odore intenso, fruttato e sapore tipico, secco, sapido.
- Lazio Bianco Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Dolce
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo tendente all’ambra a seconda dell’invecchiamento, odore intenso, fruttato e sapore dolce, caratteristico, sapido.
- Lazio Bianco Vendemmia Tardiva (Vino Bianco Vendemmia Tardiva)
- Versioni: Dolce
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 15% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo dorato, odore intenso, caratteristico e sapore vellutato, gradevole.
- Lazio Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dalla spuma fine e persistente, colore paglierino chiaro, limpido, odore fine, caratteristico e sapore armonico.
- Lazio Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno carico tendente al granato con l'invecchiamento, odore complesso, fruttato e sapore armonico, tipico.
- Lazio Rosso Passito (Vino Rosso Passito)
- Versioni: Dolce
- => 85% Vitigni Cesanese comune e/o Cesanese di Affile
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Passito dal colore rosso più o meno carico tendente al granato con l'invecchiamento, odore caratteristico ed intenso e sapore dolce, armonico e vellutato.
- Lazio Rosso Vendemmia Tardiva (Vino Rosso Vendemmia Tardiva)
- Versioni: Dolce
- => 85% Vitigni Cesanese comune e/o Cesanese di Affile
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 15% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Passito dal colore rosso più o meno intenso tendente al granato, odore caratteristico ed intenso, e sapore armonico e vellutato.
- Lazio Rosso Spumante (Vino Rosso Spumante)
- Versioni: Spumante Brut
- => 85% Vitigni Cesanese comune e/o Cesanese di Affile
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosso rubino carico, odore persistente, caratteristico e sapore armonico ed equilibrato.
- Lazio Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosato cerasuolo più o meno intenso, odore fine, gradevole e sapore armonico, delicato, vellutato.
- Lazio Rosato Spumante (Vino Rosato Spumante)
- Versioni: Spumante Brut
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosato più o meno intenso con riflessi violacei, odore fine, gradevole e sapore armonico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Lazio
L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Lazio si estende sul territorio dell'omonima regione, caratterizzato da tre grandi unità morfologiche e geologiche: la fascia litoranea, le colline dei distretti vulcanici ed i rilievi appenninici. Il territorio risulta adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino IGT Lazio è localizzata in:
- regione Lazio e comprende l'intero territorio regionale.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Lazio
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Lazio prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino IGT Lazio non dovrà essere superiore al 75% per tutti i tipi di vino, ad eccezione del vino passito che non deve essere superiore al 45%.
4. Produttori di Vino IGT Lazio
Con l’utilizzo della IGT Lazio i Produttori Vinicoli Laziali sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
CANTINE
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Lazio
Primi piatti di pasta con sughi a base di pesce, arrosti di carne, carciofi alla romana e frittate contadine.
RICETTE
6. Storia e Letteratura del Vino IGT Lazio
La coltivazione della vite in Lazio ha origini antichissime, prima ad opera degli Etruschi e successivamente ad opera dei Romani che appresero dagli Etruschi le tecniche vitivinicole fin dall'epoca dei re.
Il Lazio, per la sua posizione geografica, rappresentò l’ideale linea di congiunzione fra la viticoltura greca e quella etrusca. Nella prima la vite veniva allevata ad alberello, sostenuta con tutori morti e coltivata in coltura specializzata; nella seconda veniva dato libero sfogo alle viti lasciando ai tralci la possibilità di correre lungo festoni alti sul terreno e appoggiati a tutori vivi: la vite veniva maritata all’olmo, al pioppo, all’acero ed era coltivata in coltura promiscua. Entrambi i modi di allevamento si praticavano nel Lazio, e sono ancora oggi visibili nelle zone ove la viticoltura ha ormai solo carattere marginale.
I vini migliori del Lazio venivano prodotti in zone con spiccatissima attitudine viticola (media collina, terre vulcaniche o rosse), e la base ampelografica era composta in prevalenza da vitigni laziali e comunque ampia; e ogni viticoltore, seguendo gusti ed esperienze sue proprie, produceva vini tipici ed inconfondibili. Numerosi sono ancora oggi i vitigni autoctoni della regione tra cui spiccano tra quelli a bacca bianca la Malvasia del Lazio, il Bellone ed il Moscato di Terracina, e tra quelli a bacca rossa l’Abbuoto, il Cesanese comune, il Cesanese di Affile ed il Nero buono.
Possiamo quindi affermare che il Lazio è tra le più antiche regioni d’Italia a vocazione vitivinicola, come testimoniato dagli scritti dei Georgici latini quali Catone, Columella, Plinio, Strabone, Virgilio, Marziale.
Sia i vini prodotti nel Latium vetus sia quelli del Latium adiectum sono tra i più famosi e celebrati dell’antichità: basta ricordare l’Albano, il Caeres, il Cecubo, l’Aricinum, il Setino, il Tiburtinum, il Tusculum. Alla fine del diciannovesimo secolo, negli Atti dell’inchiesta sulla condizione della classe agricola (1883), risultavano censite oltre 200 diverse denominazioni di cultivar diffuse nei comuni del Lazio.