Assovini
Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M 18.11.1995, G.U. 285 del 6.12.1995
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Sabbioneta I.G.T.
1. Tipologie e Uve del Vino IGT Sabbioneta
- Sabbioneta Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo pallido, odore delicato, gradevole e sapore tipico, armonico.
- Sabbioneta Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo pallido, odore delicato, gradevole e sapore tipico, armonico..
- Sabbioneta Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosato dal colore rosato, odore caratteristico, gradevole e sapore equilibrato, armonico.
- Sabbioneta Rosato Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosato Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore rosato, odore caratteristico, gradevole e sapore equilibrato, armonico.
- Sabbioneta Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rubino più o meno intenso, odore vinoso e fruttato e sapore tipico, sapido armonico.
- Sabbioneta Rosso Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso e fruttato e sapore tipico, sapido armonico.
- Sabbioneta Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino, odore fruttato, gradevole e sapore asciutto, fresco.
- Sabbioneta Chardonnay (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino non particolarmente carico; all'olfatto è caratteristico, delicato e fruttato (frutta tropicale, ananas e banana in particolare), e al palato esprime piacevole freschezza e sapidità. Sentori di frutta secca indicheranno il percorso evolutivo del vino, che potrà offrire sensazioni gusto-olfattive più armoniche.
- Sabbioneta Cortese (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cortese
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini abbastanza consistente, intenso, abbastanza complesso, con sentori di frutta, come la pesca bianca, albicocca, floreali di biancospino, una lieve sfumatura minerale. Chiude con un finale di mandorla amara e lievemente di nocciola, secco, abbastanza caldo, abbastanza morbido, sapido con una buona dose di acidità, finale leggermente ammandorlato, di corpo, abbastanza equilibrato, intenso, fine.
- Sabbioneta Garganega (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Garganega
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con profumo abbastanza intenso, floreale e fruttato. Il gusto è piacevolmente equilibrato fra freschezza e morbidezza, dotato di media struttura e discreta persistenza gusto-olfattiva.
- Sabbioneta Malvasia Bianca (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Garganega
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino piuttosto carico, lievemente profumato, dal caratteristico sapore amarognolo e di buona sapidità.
- Sabbioneta Pinot Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot Bianco
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, odore intenso e sapore delicato, asciutto, vellutato.
- Sabbioneta Pinot Grigio (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot Grigio
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso lievemente profumato, fruttato, asciutto, alcolico, morbido e sapore fresco, armonico ed equilibrato. Se vinificato in ramato assume un sapore leggermente amarognolo.
- Sabbioneta Pinot nero (vinificato in bianco) (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot Nero
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino dai riflessi verdognoli, odore caratteristico e sapore fresco, sapido, fine, molto gradevole.
- Sabbioneta Riesling (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Riesling Renano e Riesling italico, da soli o congiuntamente
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore caratteristico, equilibrato e con leggeri sentori di moscato. Al palato risulta pulito, delicato ed elegante, caratterizzato da un buon equilibrio acidità/alcol e buon retrogusto che riprende il caratteristico bouquet di aromi primari.
- Sabbioneta Sauvignon (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno carico. Al naso è aromatico e caratteristico, con note floreali e fruttate. In bocca è morbido e vellutato, con toni caldi, di corpo, fine, armonico e abbastanza persistente.
- Sabbioneta Trebbiano (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Trebbiano romagnolo, Trebbiano toscano, Trebbiano giallo e Trebbiano di Soave da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno carico. Al naso è aromatico e caratteristico, con note floreali e fruttate. In bocca è morbido e vellutato, con toni caldi, di corpo, fine, armonico e abbastanza persistente.
- Sabbioneta Ancellotta (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Ancellotta
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, con aroma fruttato e note di fiori rossi. Il sapore è abbastanza tannico, morbido, corposo.
- Sabbioneta Barbera (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Barbera
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso con sentori floreali di viola che si spingono allo speziato se passati in legno. Presenta un'ottima struttura ed equilibrio gustativo.
- Sabbioneta Cabernet Franc (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cabernert Franc
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino carico, al naso si percepiscono aromi vegetali e di frutta rossa e al gusto si rileva una buona struttura e tannini di particolare spessore.
- Sabbioneta Cabernet Sauvignon (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, bouquet complesso e affascinante, ricco di tannino e sostanze aromatiche, di buona struttura, capace di lungo invecchiamento.
- Sabbioneta Carmenere (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Carmenere
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, tendente al violaceo, di corpo, alcolico, provvisto di un lieve e caratteristico sapore erbaceo. Con l'invecchiamento si affina notevolmente. Vinificato con altri vini ne migliora notevolmente le caratteristiche organolettiche.
- Sabbioneta Corvina (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Corvina
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso con sfumature blu-viola, dal profumo intenso, fine, fruttato con note di amarena, mirtillo e prugna, speziati di pepe verde e rosa, profumi floreali come la viola, al gusto secco, caldo, buon equilibrio tra morbidezza, acidità e sapidità, di corpo, intenso e dotato di una particolare finezza gustativa.
- Sabbioneta Fortana (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Fortana
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con elevata acidità, sapido, tannico e poco alcolico, adatto anche alla spumantizzazione.
- Sabbioneta Groppello (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Groppello di Mocasina
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino scarico, fruttato, di medio corpo e acidità, poco tannico, sapido e armonico.
- Sabbioneta Lambrusco (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Maestri, Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Viadanese da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino abbastanza intenso, fresco, abbastanza alcolico, tannico e leggermente frizzante.
- Sabbioneta Marzemino (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Marzemino
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 8,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, il cui profumo ricorda il mirtillo, il lampone e qualche volta la ciliegia. Spesso si accompagna una delicata nota floreale della viola mammola e di rosa canina, tipiche del territorio. In bocca il suo sapore è persistente, secco, pieno, abbastanza fresco, spesso morbido e equilibrato.
- Sabbioneta Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, con aroma fruttato e note di fiori rossi. Il sapore è abbastanza tannico, morbido, corposo.
- Sabbioneta Molinara (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Molinara
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosato-cerasuolo, di profumo delicato, di medio corpo. (In genere il vitigno Molinara è vinificato in uvaggio con gli altri vitigni della zona per ottenere i vini delle denominazioni della Valpolicella e di Bardolino).
- Sabbioneta Negrara (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Negrara
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi violacei, di naso vinoso e speziato, con note di pepe verde. In bocca asciutto e leggermente tannico, di poco corpo, sapido, abbastanza fine.
- Sabbioneta Pinot Nero (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot Nero
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino chiaro. Al naso è fine, fruttato con note di lampone e di mora. Al palato lievemente tannico, armonico, di corpo. Con l'affinamento il colore prende toni mattonati, i profumi acquistano in complessità e finezza.
- Sabbioneta Rondinella (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Rondinella
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, delicatamente fruttato al naso, di medio corpo, buona acidità, poco tannico, sapido e armonico.
- Sabbioneta Sangiovese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, tannico, di corpo, armonico, con gradevole restrogusto amarognolo e fruttato; invecchiato sprigiona i caratteristici profumi terziari.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Sabbioneta
L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Sabbioneta si estende in una zona di media pianura compresa tra i fiumi Oglio e Po, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino IGT Sabbioneta è localizzata in:
- provincia di Mantova e comprende il territorio dei comuni di Sabbioneta, Viadana e Commessaggio.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Sabbioneta
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Sabbioneta prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino IGT Sabbioneta non dovrà essere superiore al 80% per tutti i tipi di vino.
4. Produttori di Vino IGT Sabbioneta
Con l’utilizzo della IGT Sabbioneta i Produttori Vinicoli Lombardi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Sabbioneta
Piatti di salumi, bolliti, cotechino, zampone, cassoeula, paste asciutte con sughi a base di pomodoro o carne, risotti con carne e/o legumi, ravioli di carne anche in brodo.
6. Storia e Letteratura del Vino IGT Sabbioneta
Fondamentali i fattori umani legati al territorio che hanno contribuito in modo determinante all’ottenimento dei vini ad IGP Sabbioneta, anche nelle tipologie frizzante e novello.
La coltivazione della vite in questa area ha origini antiche, dal poeta Virgilio, che cita l’esistenza della vite ai tempi più recenti con la coltivazione della vite in filari spesso accompagnata ad alberi con funzione di sostegno.
La coltivazione avveniva sulle terre strappate alle esondazioni del fiume e messe al sicuro con le arginature, quindi terreni di origine alluvionale, fertili, freschi che caratterizzano le qualità organolettiche della produzione vitivinicola.
L’uomo ha modellato il territorio e reso possibile la coltivazione della vite che è diventata tradizione come i rituali che ruotavano intorno all’uva e al vino con radici antiche che risalgono al cuore del Medioevo. Importante nella viticoltura della zona è il vitigno Lambrusco Viadanese che prende il nome dal comune in provincia di Mantova dove è maggiormente diffuso: Viadana.
Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M. 11.10.2005, G.U. 246 del 21.10.2005
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Ronchi Varesini I.G.T.
1. Tipologie e Uve del Vino IGT Ronchi Varesini
- Ronchi Varesini Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore intenso, fruttato e sapore tipico, secco, sapido.
- Ronchi Varesini Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino, odore intenso, fruttato e sapore tipico, secco, sapido.
- Ronchi Varesini Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigni Barbera, Merlot, Nebbiolo, Croatina , da soli o congiuntamente.
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, odore complesso, fruttato e sapore armonico, tipico.
- Ronchi Varesini Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigni Barbera, Merlot, Nebbiolo, Croatina , da soli o congiuntamente.
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosato dal colore rosato vivo, odore intenso, ampio, persistente e sapore tipico, caratteristico, secco.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Ronchi Varesini
L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Ronchi Varesini si estende all’interno del bacino padano, delimitato dalla catena alpina a Nord e dal Lago Maggiore ed il fiume Ticino ad Ovest, in un territorio adeguatamente ventilato, è luminoso e favorisce l'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino IGT Ronchi Varesini è localizzata in:
- provincia di Varese e comprende il territorio dei comuni di Albizzate, Angera, Arcisate, Arsago Seprio, Azzate, Barasso, Bardello, Besano, Besnate, Besozzo, Biandronno, Bisuschio, Bodio Lomnago, Brebbia, Bregano, Brunello, Buguggiate, Busto Arsizio, Cadrezzate, Cairate, Cantello, Caravate, Cardano Al Campo, Carnago, Caronno Pertusella, Caronno Varesino, Casale Litta, Casciago, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Castellanza, Castelseprio, Castiglione Olona, Castronno, Cavaria con Premezzo, Cazzago Brabbia, Cislago, Clivio, Comabbio, Comerio, Crosio della Valle, Daverio, Fagnano Olona, Ferno, Gallarate, Galliate Lombardo, Gavirate, Gazzada - Schianno, Gerenzano, Golasecca, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Gornate Olona, Inarzo, Induno Olona, Ispra, Jerago con Orago, Laveno Mombello, Leggiuno, Lonate Ceppino, Lonate Pozzolo, Lozza, Luvinate, Malgesso, Malnate, Marnate, Mercallo, Monvalle, Morazzone, Mornago, Oggiona con Santo Stefano, Olgiate Olona, Origgio, Osmate, Ranco, Saltrio, Samarate, Sangiano, Saronno, Sesto Calende, Solbiate Arno, Solbiate Olona, Somma Lombardo, Sumirago, Taino, Ternate, Tradate, Travedona - Monate, Uboldo, Varano Borghi, Varese, Vedano Olona, Venegono Inferiore, Venegono Superiore, Vergiate, Viggiù e Vizzola Ticino.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Ronchi Varesini
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Ronchi Varesini prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino IGT Ronchi Varesini non dovrà essere superiore al 80% per tutti i tipi di vino.
4. Produttori di Vino IGT Ronchi Varesini
Con l’utilizzo della IGT Ronchi Varesini i Produttori Vinicoli Lombardi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Ronchi Varesini
Piatti di salumi, bolliti, cotechino, zampone, cassoeula, paste asciutte con sughi a base di pomodoro o carne, risotti con carne e/o legumi, ravioli di carne anche in brodo.
6. Storia e Letteratura del Vino IGT Ronchi Varesini
Le origini della viticoltura nella provincia di Varese sono molto lontane nel tempo. Il vino è comparso nell’area verbanese, di cui la Provincia di Varese geograficamente fa parte, nella lontana preistoria.
Sulla estrema riva del lago e lungo le prime anse del Ticino, in territorio di Castelletto Ticino, si sono rilevati pollini e semi di vite ‘coltivata’ ascrivibili al VII secolo a.C. Già nel '500, del resto, la sola Busto Arsizio contava quattromila pertiche di terreno coltivato a vite e nel '600 la vitivinicoltura rappresentava i tre quarti della ricchezza varesina. Anche il Cardinale Carlo Borromeo, durante gli anni trascorsi a Roma alla corte del papa Pio IV, si faceva spedire botti di vino dalla Valceresio, dove la famiglia possedeva il castello di Frascarolo. Scriveva Carlo, il 28 settembre 1560, al suo agente Guido Borromeo (“Studia Borromaica IV”, 1990, P.G. Pisoni, Documenti carliani nell'archivio Borromeo): "Con questa lettera haverete la patente per li vini che si hanno da condurre da Milano a Roma. Et perchè si è dato ordine a messer Battista Pasqua a Genova di quanto haverà da fare per mandarli ben conditionati per mare a Roma, non mancherete di usar e di far usare ogni possibile diligentia acciò che detti vini siano condotti da Milano a Genova illesi et intatti et presto, come son certo che farete. Questa patente si manda perchè li vini passino esenti sotto nome di sua Santità. Il Papa desidera haver anche una botta di vino de Fraschirolo...."
I censimenti relativi all’ampelografia delle uve coltivate nel Circondario di Varese, condotti dal Comizio Agrario di Varese nel 1881, riportano un primo elenco di uve coltivate nei comuni che ancora oggi fanno parte della zona di produzione dell’IGT Ronchi Varesini. Guido Montaldo riporta nel libro “La vite e il vino in Lombardia” che nel Varesotto negli anni 1840 - 41 venivano coltivati oltre 3.000 ettari di ronchi e vigne. Le cose cominciarono a cambiare verso la metà del XIX secolo, con le malattie della vite che falcidiarono i vigneti. Molti distretti lombardi si videro addirittura privati dei mezzi di sussistenza.
Dai 24.091 ettolitri di vino prodotti nel 1852, il distretto di Como (di cui allora faceva parte il Varesotto) scese a 7.519 nel 1856.
Anche lo sviluppo dell’industrializzazione accentuò la crisi della viticoltura in tutta l’area del varesotto. Tuttavia sul finire del XIX secolo si tentò l’esperimento della prima Cantina Sociale del Varesotto, inaugurata nel 1870 a Travedona, nel comprensorio d’Angera; si chiamava Società Vinicola nel Circondario di Varese e restò in vita una decina d’anni, tentando di promuovere la produzione e il commercio di vini tipici.
Nelle intenzioni dei soci, la Cantina Sociale doveva creare uno stimolo alla buona viticoltura, portare la produzione varesina al livello delle migliori zone vinicole italiane e aprire un facile sbocco alle bottiglie locali, da allora la viticoltura ha mantenuto un piccolo ma significativo spazio nell’economia agricola del varesotto.
Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M 18.11.1995, G.U. 285 del 6.12.1995
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Ronchi di Brescia I.G.T.
1. Tipologie e Uve del Vino IGT Ronchi di Brescia
- Ronchi di Brescia Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Chardonnay, Invernenga, Pinot Bianco, Trebbiano di Soave, Trebbiano toscano, da soli o congiuntamente.
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno carico, odore caratteristico, fruttato e sapore fresco, sapido, armonico.
- Ronchi di Brescia Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Chardonnay, Invernenga, Pinot Bianco, Trebbiano di Soave, Trebbiano toscano, da soli o congiuntamente.
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino più o meno carico, odore caratteristico, fruttato e sapore fresco, sapido, armonico.
- Ronchi di Brescia Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Marzemino, Barbera, Schiava, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Incrocio Terzi n. 1 , da soli o congiuntamente.
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi granata, odore vinoso, intenso e sapore asciutto, sapido, corposo giustamente tannico.
- Ronchi di Brescia Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- => 70% Vitigni Marzemino, Barbera, Merlot, Sangiovese, da soli o congiuntamente.
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino brillante con eventuali sfumature violacee, odore fruttato, gradevole, caratteristico e sapore piacevole, armonico, fresco.
- Ronchi di Brescia Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Dolce
- => 85% Vitigno Invernenga
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 15% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Passito dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, odore intenso, complesso, fruttato e sapore dolce, morbido, armonico, vellutato.
- Ronchi di Brescia Chardonnay (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino non particolarmente carico; all'olfatto è caratteristico, delicato e fruttato (frutta tropicale, ananas e banana in particolare), e al palato esprime piacevole freschezza e sapidità. Sentori di frutta secca indicheranno il percorso evolutivo del vino, che potrà offrire sensazioni gusto-olfattive più armoniche.
- Ronchi di Brescia Pinot Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot Bianco
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso lievemente profumato, fruttato, asciutto, alcolico, morbido e sapore fresco, armonico ed equilibrato. Se vinificato in ramato assume un sapore leggermente amarognolo.
- Ronchi di Brescia Trebbiano (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno carico. Al naso è aromatico e caratteristico, con note floreali e fruttate. In bocca è morbido e vellutato, con toni caldi, di corpo, fine, armonico e abbastanza persistente.
- Ronchi di Brescia Barbera (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Barbera
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso con sentori floreali di viola che si spingono allo speziato se passati in legno. Presenta un'ottima struttura ed equilibrio gustativo.
- Ronchi di Brescia Cabernet (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, bouquet complesso e affascinante, ricco di tannino e sostanze aromatiche, di buona struttura, capace di lungo invecchiamento.
- Ronchi di Brescia Invernenga (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Invernenga
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino e riflessi violacei, profumo intenso, floreale con sentore di viola, speziato con chiodi di garofano e pepe, fruttato con sentori di ciliegia, frutti di bosco e confettura di marmellata; fresco, caldo, legg. astringente, di corpo. Particolare rilievo sono le caratteristiche legate alla struttura polifenolica di origine tannica, quali amaro e astringenza.
- Ronchi di Brescia Marzemino (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Marzemino
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino (eventualmente con riflessi violacei), con profumo intenso di liquirizia, mandorla amara, more e ciliegie e talora con richiami floreali. In bocca è secco, amarognolo, di medio corpo, poco acido, abbastanza tannico, morbido e armonico.
- Ronchi di Brescia Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, con aroma fruttato e note di fiori rossi. Il sapore è abbastanza tannico, morbido, corposo.
- Ronchi di Brescia Schiava (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Schiava
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, presto tendente al granato con sfumature aranciate. Il profumo è molto intenso ed elegante, con sentori di prugna e viola, speziato con riconoscimenti di sottobosco e funghi, etereo, arricchito da note di goudron dopo l'invecchiamento.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Ronchi di Brescia
L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Ronchi di Brescia si estende all’interno del bacino padano della DOC Oltrepò Pavese, delimitato dalle catene alpina ed appenninica e con una apertura principale verso est; in particolare la fascia collinare pavese si inserisce nella fascia appenninica che dal Piemonte si spinge verso l’Emilia. Il territorio adeguatamente ventilato, è luminoso e favorisce l'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino IGT Ronchi di Brescia è localizzata in:
- provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Brescia, Botticino, Cellatica, Rezzato, Nuvolera, Nuvolento, Concesio, Collebeato, Villa Carcina, Bovezzo, Nave e Caino.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Ronchi di Brescia
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Ronchi di Brescia prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino IGT Ronchi di Brescia non dovrà essere superiore al 75% e al 50% per la tipologia di vino Passito.
4. Produttori di Vino IGT Ronchi di Brescia
Con l’utilizzo della IGT Ronchi di Brescia i Produttori Vinicoli Lombardi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Ronchi di Brescia
Piatti di salumi, bolliti, cotechino, zampone, cassoeula, paste asciutte con sughi a base di pomodoro o carne, risotti con carne e/o legumi, ravioli di carne anche in brodo.
6. Storia e Letteratura del Vino IGT Ronchi di Brescia
Risulta di fondamentale importanza per l’economia di questi tre comuni (Nave Caino e Bovezzo) l’attività agricola ma in modo particolare quella vitivinicola, nota ed accertata attraverso diverse relazioni economiche del passato dalle quali si può leggere “ il vino è il principale prodotto del territorio specie nel comune di Nave” Come osserva G. Archetti, autore di numerosi studi sulla vite ed il vino in area bresciana, la viticoltura con il medioevo assurse a nuova scala di valori ed il cristianesimo, dal nesso tra vite e vino, trasse i riferimenti e le immagini più suggestive per divulgare i suoi messaggi, per spiegare i suoi misteri e per alimentare i suoi riti.
Già nel periodo romano la tradizione vitivinicola trova nel nostro territorio un preciso riscontro documentario attraverso la presenza in alcune sepolture della necropoli di cortine di vinaccioli di vitis vinifera, nel contesto di reperti archeologici di età Giulio-Claudia (15 d.C – 54 d.C.).
Furono soprattutto i monaci e gli abati benedettini dell’antico cenobio di san Pietro in Monte di Serle, come emerge dalle pergamene del XI e XII secolo, a promuovere nei loro possedimenti di Nave, Bovezzo e Caino la diffusione della vite, spinti dalla necessità del vino per gli usi liturgici e per l’assistenza caritativa. Di conseguenza il Monastero di Serle mise a coltura nuovi terreni, trasformando il bosco e l’incolto in rigogliosi vigneti. L’operazione di bonifica lasciò sul territorio una impronta duratura, intensificandone la redditività e trasformando anche il paesaggio: il cambiamento fu così radicale ed imponente da fissarsi nella memoria collettiva come avvenimento straordinario, tanto da designare quel periodo, nei documenti ufficiali e negli annali, con l’espressione di “tempore recarum e annos rucas”.
Un’ulteriore vigorosa ripresa della coltivazione della vite si ebbe in età comunale. La cui diffusione coincise con il forte incremento demografico e che proseguì con l’organizzarsi dell’esperienza comunale e con l’imporsi delle nuovi classi mercantili, che, nella coltivazione della vite investirono spesso i loro guadagni. Alla viticoltura ecclesiastica e monastica si affiancò ben presto una viticoltura laica e signorile; dalla documentazione civile, proveniente dal comune di Brescia, abbiamo informazioni assai precise per ricostruire la mappa della viticoltura della zona pedemontana del territorio di Nave, Bovezzo e Caino.
Intorno al 1220 incomincia da parte del Comune di Brescia l’esercizio di quella sistematica attività di ricognizione e di rivendicazione dei suoi diritti con la quale i terreni della zona pedemontana furono strappati alla boscaglia o all’incolto sterile e, quindi, messi a coltura, in prevalenza a vigneto, e chiamati generalmente “Ronchi”. In particolare le rivendicazioni del comune di Brescia furono concentrate nella zona pedemontana di Cortine di Nave. Nacquero così in questi tempi i Ronchi più antichi, che contribuirono, non soltanto alla sua fama ed alla economia, ma anche a caratterizzarne il suo paesaggio con terrazzamenti dai lunghi filari verdeggianti di viti. A garanzia del vigneto veniva realizzata anche una siepe protettiva che circondava tutto il campo. Durante l’anno, per favorire un utilizzo promiscuo del terreno, i filari, dopo essere zappati, venivano seminati con cespi di fagioli o patate.
Un tempo, è bene tenere presente che nella mentalità nel gusto e nelle esigenze dell’uomo medioevale, la qualità del vino non aveva lo stesso valore centrale che ha per il consumatore odierno: la viticoltura era prima di tutto un fatto quantitativo più che qualitativo.
Tra le uve caratteristiche di questi comuni si devono ricordare le uve albematte, non solo ottime da mangiare, ma che facevano anche un vino limpido e soave e che, probabilmente per la loro presenza caratteristica, hanno legato il loro nome ad una zona sulla sinistra della Listrea, tra Monteciana e Piezze.
Tra i ricordi dai nostri viticoltori, ci sono ancora le uve rosse marzemine, “i bersami”, dai grappoli lunghi e dagli acini grossi, il cui vino carico di colore si presentava ad essere unito ad ogni altro.
La zona oggi è fortemente antropizzata ma la coltivazione della vite permette il mantenimento e il recupero sia agricolo che paesaggistico e risulta una delle poche alternative agricole.
Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M 18.11.1995, G.U. 285 del 6.12.1995
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Quistello I.G.T.
1. Tipologie e Uve del Vino IGT Quistello
- Quistello Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore gradevole armonico e sapore tipico, pieno talvolta abboccato.
- Quistello Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 9,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosato dal colore rosato, odore gradevole, delicato e sapore asciutto, armonico.
- Quistello Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino anche tendente al granato, odore vinoso, gradevole, armonico e sapore tipico, sapido, armonico.
- Quistello Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino, odore fruttato, giovane, gradevole e sapore asciutto, fresco.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Quistello
L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Quistello si estende lungo le colline dell’Oltre Po mantovano, area sita a destra del fiume Po, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino IGT Quistello è localizzata in:
- provincia di Mantova e comprende il territorio dei comuni di Quistello, Quingentole, San Giacomo delle Segnate e San Giovanni del Dosso.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Quistello
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Quistello prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino IGT Quistello non dovrà essere superiore al 80% per tutti i tipi di vino.
4. Produttori di Vino IGT Quistello
Con l’utilizzo della IGT Quistello i Produttori Vinicoli Lombardi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Quistello
Piatti di salumi, bolliti, cotechino, zampone, cassoeula, paste asciutte con sughi a base di pomodoro o carne, risotti con carne e/o legumi, ravioli di carne anche in brodo.
6. Storia e Letteratura del Vino IGT Quistello
La coltivazione della vite nell’Oltrepo' mantovano ha origini antiche, il poeta Virgilio, nativo di Mantova descrive l’esistenza della Vitis labrusca duemila anni fa, nella sua quinta Bucolica.
La coltivazione della vite assume consistenza alla fine del secolo XI con i monaci benedettini nei territori dell’abbazia di Polirone a San Benedetto Po, definita per la sua importanza la Cassino del nord. I monaci stabilivano agli affittuali un imponibile vinicolo. Questo grazie alla politica della contessa Matilde di Canossa che con donazioni favorì l’insediamento di comunità religiose nelle terre di sua pertinenza. Ad esse affidava il controllo del territorio favorendo con opere di bonifica e di disboscamento la produttività del terreno e la coltivazione della vite. Quindi una coltivazione che nasce da “terre nuove”, strappate alle esondazioni del fiume e messe al sicuro con le arginature.
In tempi più recenti la coltivazione del Lambrusco è testimoniata da convegni in particolare il Convegno viticolo di Quistello del 1946 e successivamente nel Convegno viticolo della Val Padana, San Benedetto Po, 16 gennaio 1949, che descrive come la vite fosse coltivata maritata all’olmo nelle classiche piantate mantovane.
Importante in questa area la coltivazione del vitigno Grappello Ruberti selezionato dall’agronomo quistellese Ugo Ruberti. Possiamo affermare che questa è un’area a vocazione viticola e l’uomo è stato determinante a caratterizzare la produzione vitivinicola.