Assovini
Varietà: 148 MOLINARA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Molinara, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Lombardia e Veneto.
Il Molinara è un vitigno di origini incerte e le prime notizie risalgono al Pollini (1818). Il nome dell'uva Molinara deriva dal vernacolo ''mulinara'' (da mulino), ed è da attribuire al fatto che gli acini di quest'uva sono abbondantemente pruinosi da sembrare quasi spolverati di farina. Più frequentemente l'uva "Molinara" si vinifica insieme ad altri vitigni per dare i noti vini veronesi.
Dal 2008, sull'obbligatorietà della Molinara nel disciplinare del Valpolicella si è aperta una feroce discussione tra i vari produttori, tra innovatori e tradizionalisti, che alla fine ha portato ad una specie di compromesso: è stata tolta l'obbligatorietà dell'uso dell'uva Molinara, in misura di almeno il 5% nella produzione della Doc Valpolicella, e inserita nel disciplinare la parola ''consentita'' ottenendone il benestare dal Ministero dell'Agricoltura.
Nel 1800 questo vitigno era coltivato nella Valpolicella, in Valpantena e nella Valle d'Illasi dove ha assunto nomi diversi come «Rossara» o «Rossanella» nella zona del Garda, o come «Brepon» in Valpantena.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-grande, leggermente allungata, trilobata, a volte intera.
- Grappolo: è medio, piramidale allungato, con una o due ali corte, piuttosto spargolo.
- Acino: medio, sferoidale o leggermente allungato
- Buccia: di colore rosso-violaceo, consistente e leggermente spessa, molto pruinosa.
- Denominazioni vinificate in Lombardia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Molinara in purezza si ottiene un vino di colore rosato-cerasuolo, di profumo delicato, di medio corpo. In genere il vitigno Molinara è vinificato in uvaggio con gli altri vitigni della zona per ottenere i vini delle denominazioni della Valpolicella e di Bardolino.
Varietà: 144 MARZEMINO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Marzemino, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Veneto.
Il Marzemino è un vitigno diffuso prevalentemente in Trentino e nelle province lombardo-venete. Circa l'introduzione in Italia, una leggenda narra di un'antichissima città chiamata Merzifon, sul Mar Nero, dalla quale il vitigno sarebbe stato importato. Nel tempo, il Marzemino ha saggiato le terre del nord Italia in cerca di quella più adatta, fino a trovare il terroir d'elezione nella valle dell'Adige. L'uva Marzemino ha acini piccoli e radi, ma dolcissimi. Per dare il suo buon vino la vite deve produrre pochi grappoli e deve crescere sotto le mille attenzioni dei suoi coltivatori. La fatica però vale davvero il risultato.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale e trilobata, più raramente con 5 lobi accennati.
- Grappolo: lungo, cilindrico-piramidale con una o due ali, mediamente compatto.
- Acino: medio, sferoidale
- Buccia: sottile ma consistente, con molta pruina, di colore blu-nerastro.
- Denominazioni vinificate in Abruzzo
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Marzemino si ottiene un vino il cui colore è rosso rubino intenso, il profumo ricorda il mirtillo, il lampone e qualche volta la ciliegia. Spesso si accompagna una delicata nota floreale della viola mammola e di rosa canina, tipiche del territorio. In bocca il suo sapore è persistente, secco, pieno, abbastanza fresco, spesso morbido e equilibrato.
Varietà: 277 INVERNENGA - Data di ammissione al Registro: 22/03/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 98 - 24/04/1971
Il vitigno Invernenga, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Lombardia.
L'Invernenga è un vitigno autoctono bresciano a bacca bianca le cui origini sono sconosciute. Il suo nome sembra derivare dal fatto che le sue uve venivano conservate in inverno come uva da tavola. La sua diffusione è limitata a pochissime zone del Bresciano, con pochi e isolati filari, perlopiù all'interno di vigneti molto vecchi. E' iscritto dal 1971 al Registro Nazionale delle Varietà di Vite e in purezza è presente come unico vino a indicazione geografica tipica, il Ronchi di Brescia IGT
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-grande, pentalobata
- Grappolo: medio, piramidale, semplice, mediamente spargolo
- Acino: medio-grande, sferico
- Buccia: consistente di colore verde-giallo.
- Denominazioni vinificate in Lombardia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Invernenga dà un vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, profumo fine e delicato, sapido al palato con lieve sentore di mandorla, abbastanza alcolico e poco fresco.
Varietà: 110 INCROCIO TERZI N.1 - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Incrocio Terzi n.1, a bacca nera, viene coltivato nella regione Lombardia.
L'Incrocio Terzi n.1 è un vitigno ottenuto dall'incrocio tra Barbera e Cabernet Franc, sviluppato dal viticoltore Riccardo Terzi nel Bergamasco. Il Registro nazionale varietà di vite da vino inserisce l'Incrocio terzi n.1 nelle province di Bergamo, Brescia e Sondrio.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio, piramidale, a volte provvisto di una o due ali, mediamente compatto
- Acino: medio, rotondeggiante-ovoide
- Buccia: ricca di abbondante pruina, di media consistenza, di colore blu-nero. La polpa ha succo incolore e sapore neutro.
- Denominazioni vinificate in Lombardia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vino ottenuto dal vitigno Incrocio Terzi n.1 ha colore è rosso rubino intenso, dallo spiccato odore vinoso, asciutto, leggermente tannico, di buon corpo, alcolico, armonico. E' adatto a medio-lungo invecchiamento.