Assovini
Varietà: 087 FRAPPATO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Frappato, a bacca nera, viene coltivato nella regione Sicilia.
Il Frappato è un vitigno di origine incerta; secondo quanto riportato nell’Ampelografia Italiana del 1890 del Ministero Agricoltura, potrebbe essere un vitigno indigeno del territorio di Vittoria oppure introdotto da altre zone limitrofe o anche da altri areali italiani o esteri. Il barone Mendola, che per primo ha descritto il vitigno, riferisce che la varietà potrebbe essere originaria del comune di Vittoria dove è coltivata sin dal XVII secolo. E' diffuso soprattutto nelle province di Ragusa e Siracusa.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale
- Grappolo: da medio a grande, cilindrico o piramidale, alato, compatto.
- Acino: medio, sferoidale o ellissoidale
- Buccia: pruinosa, spessa e coriacea, di colore blu-violaceo.
- Denominazioni vinificate in Sicilia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Frappato si ottiene un vino dal colore rosso rubino, limpido e trasparente, abbastanza consistente con i profumi tipici di questo vitigno. Al naso si presenta intenso con profumi primari netti di frutta rossa soprattutto di lampone ed ha una discreta persistenza. In bocca è un vino fresco e morbido, abbastanza caldo, nelle parti dure poco tannico. Il taglio del Frappato con il Nero d'Avola, aumenta la corposità e la complessità del vino.
Varietà: 072 DAMASCHINO - Data di ammissione al Registro: 22/03/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 98 - 24/04/1971
Il vitigno Damaschino, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Sicilia.
Il nome Damaschino lascerebbe pensare ad una provenienza dalla città di Damasco ed un suo eventuale arrivo in Sicilia durante la dominazione araba. Questa ipotesi non ha però trovato nessuna conferma bibliografica. Brevi citazioni di questo vitigno si hanno solo nel 1868 ad opera del Mendola e nel Bollettino Ampelografico del 1885. Nell'agro Marsalese il Damaschino venne utilizzato nella ricostruzione post-fillosserica dei vigneti per la forte domanda di vini bianchi da pesce. Successivamente venne sostituito dal Catarratto per la sua maggiore resistenza alla peronospora ed al marciume (Paulsen. 1934). Oggi è la provincia di Trapani (l'agro marsalese in particolare) la zona in cui lo si coltiva maggiormente.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: grande o molto grante, orbicolare, a volte reniforme o cuneiforme, con 5, 7, 9 o 11 lobi
- Grappolo: grande o molto grande, piramidale o conico-piramidale, alato, solitamente compatto
- Acino: medio o medio-grande, sferoidale
- Buccia: pruinosa, poco consistente, di colore giallo verdastro con chiazze brune nelle parti più esposte al sole
- Denominazioni vinificate in Sicilia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Damaschino si ottiene un vino di colore giallo paglierino, scarso di alcool, di profumo gradevole, fine, di pronto consumo. A volte può essere insipido e disarmonico. Non adatto all'invecchiamento.
Varietà: 068 CORINTO NERO - Data di ammissione al Registro: 1/03/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 91 - 13/04/1971
Il vitigno Corinto nero, a bacca nera, viene coltivato nella regione Sicilia.
Il Corinto Nero, come suggerisce il nome, è un vitigno originario della Grecia, ma è ormai diffuso in molte regioni europee, Grecia (dove è conosciuto come Patras Currant o Kourenti) e Turchia in particolare. In Francia viene chiamato Marine noir. E' un vitigno molto antico, già menzionato dal Gallo nel 1595, che a sua volta cita Plinio il Vecchio che aveva fatto riferimento al Corinto nero come "Uva Marina nera". In seguito il Molon (1906) lo riporta col nome di "Passerina nera".
Esistono anche due altre varietà, il Corinto bianco e il Corinto rosa, meno diffuse e che non hanno però parentele col Corinto nero, se non, presumibilmente, l'origine Greca. Nella zona del Reggiano viene chiamato "Tarmarina".
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-piccola, pentagonale, tri o pentalobata
- Grappolo: medio-piccolo, conico, allungato, a volte con una o due ali, spargolo
- Acino: piccolo o piccolissimo, sferoidale
- Buccia: molto pruinosa, tenera, di colore rosso-violetto
- Denominazioni vinificate in Sicilia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Corinto nero dà un vino rosso rubino tenue. Al naso è intenso, fruttato con note di prugna e speziato, con decisi sentori di pepe nero. Al palato è fresco, giustamente tannico, persistente.
Varietà: 059 CATARRATTO BIANCO LUCIDO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Catarratto Bianco Lucido, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Sicilia.
Antico vitigno autoctono della Sicilia, conosciuto da secoli, insieme al Catarratto Bianco Comune è la seconda varietà bianca più diffusa in Italia, dopo il Trebbiano. Appartenente alla famiglia dei Catarratti, nel Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite è registrato in forma indipendente dal Catarratto bianco comune.
Diffuso in tutta l'isola, in particolare nelle province di Trapani, Agrigento, Palermo e nelle isole Eolie.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: piccola o media, spesso tondeggiante, quinquelobata.
- Grappolo: medio, di forma cilindirca, piuttosto allungato, compatto o molto compatto.
- Acino: piccolo sferoidale o elissoidale
- Buccia: spessa, pruinosa, di colore giallo-dorato. La sua polpa è meno dolce del catarratto bianco comune.
- Denominazioni vinificate in Sicilia
- Alcamo DOC
- Contea di Sclafani DOC
- Contessa Entellina DOC
- Erice DOC
- Etna DOC
- Mamertino di Milazzo DOC
- Marsala DOC
- Menfi DOC
- Monreale DOC
- Salaparuta DOC
- Santa Margherita di Belice DOC
- Sciacca DOC
- Sicilia DOC
- Avola IGT
- Camarro IGT
- Fontanarossa di Cerda IGT
- Salemi IGT
- Salina IGT
- Terre Siciliane IGT
- Valle Belice IGT
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Catarratto Bianco Lucido si ottiene un vino dal colore giallo paglierino carico, con intensi profumi fruttati e complessi, dal sapore secco, caldo, di buona acidità e sostenuta corposità che, a seconda delle modalità con le le quali sono stati prodotti, possono essere apprezzati giovani o migliorare dopo un medio periodo di affinamento.