Assovini
Varietà: 051 CANNONAU - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Cannonau, a bacca nera, viene coltivato nella regione Sardegna.
Sembra che il vitigno Cannonau provenga dalla penisola iberica fin dall'inizio della dominazione spagnola. Di fatto, il Cannonau trovò in Sardegna un habitat ideale diffondendosi in ogni angolo dell'isola. La diffusione del vitigno riguarda tutta l'Isola, ma trova il suo ambiente d'elezione nelle zone più interne. La DOC Cannonau di Sardegna si articola nelle tre sottozone: Jerzu, Oliena e Capo Ferrato. Il Cannonau rappresenta il 30% della superficie dedicata alla vite in Sardegna e occupa una superficie complessiva di circa 7.500 ettari, concentrati per oltre il 70% nelle province di Nuoro e Ogliastra.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, reniforme od orbicolare, tri o pentalobata
- Grappolo: ha forma conico-cilindrica, qualche volta alato, serrato o semi-serrato.
- Acino: rotondo, medio
- Buccia: sottile e consistente, di colore nero violaceo, molto pruinosa, con polpa e succo lievemente colorato di rosa.
- Denominazioni vinificate in Sardegna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Cannonau si ottiene un vino dal colore rosso rubino più o meno intenso che si caratterizza per una finezza tipica. Particolare è il gusto e il profumo, variabile da zona a zona. Si presenta con una buona struttura e con sensazioni gusto-olfattive che ricordano, nelle diverse espressioni, fiori o frutti rossi, freschi, che tendono verso note più mature di confettura e a calde sfumature speziate nelle tipologie riserva o liquoroso.
Varietà: 045 CAGNULARI - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Cagnulari, a bacca nera, viene coltivato nella regione Sardegna.
Il vitigno Cagnulari è particolarmente diffuso nel territorio Sassarese e meno rappresentato nelle altre province sarde. Presenta una certa somiglianza col vitigno Bovale, varietà a cui molti lo assimilano, e quindi si ipotizza una comune origine spagnola anche se poi il Cagnulari si è evoluto rispetto al clone originario, che potrebbe quindi anche essere il Bovale. In Gallura viene chiamato Caldarello o Caldareddu, e ad Alghero viene chiamato Cagliunari, che è il suo sinonimo regolarmente riconosciuto.
Il Cagnulari viene vinificato spesso assieme ad altri vitigni rossi e nella zona del Mejlogu si taglia con il Cannonau e con il Pascale di Cagliari, dalla cui composizione si ottiene un vino dall'interessante struttura. Dal 1995 il Cagnulari rientra come base per i vini della DOC Alghero.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: grande, trilobata, a volte pentalobata
- Grappolo: medio, cilindrico-conico, a volte alato, semi-serrato
- Acino: medio, sferoidale
- Buccia: spessa, consistente, pruinosa, di colore nero-violaceo
- Denominazioni vinificate in Sardegna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Cagnulari dà un vino di colore rosso rubino vivo. Al naso è fruttato con note di frutti di bosco e una lieve balsamicità. Al palato è strutturato e complesso, tipicamente caldo e morbido.
Varietà: 044 CADDIU - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Caddiu, a bacca nera, viene coltivato nella regione Sardegna.
Il vitigno Caddiu è un autoctono sardo ormai quasi estinto. Di questo vitigno si conosce poco, coltivato principalmente nella bassa valle del Tirso è chiamato anche con altri nomi, tra cui Caddu a Bosa, Niedda Perda Sarda a Terralba e Caddiu Nieddu a Oristano. E' comunque presente in tutta l'Isola e rientra negli assemblaggi di tutte le IGT sarde, mentre non è menzionato in alcuna tipologia DOP.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: grande, pentagonale, quinquelobata o più raramente trilobata
- Grappolo: medio o piccolo, semi-serrato, cilindro-conico
- Acino: medio o grande, sferico
- Buccia: spessa e consistente, di colore nero-violaceo, mediamente pruinosa
- Denominazioni vinificate in Sardegna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Caddiu dà un vino di colore rosso rubino, con sfumature granata. Al naso è intenso, con vinosità ben definita e sentori di prugna matura e ciliegia. In bocca è caldo, pieno, con sentori di ciliegia nera, prugna, susina, gusto-aroma morbido, dolcemente speziato se affinato in legno.
Varietà: 037 BOVALE GRANDE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Bovale grande, a bacca nera, viene coltivato nella regione Sardegna.
Il vitigno Bovale grande è giunto in Sardegna dalla penisola iberica durante la dominazione aragonese e con il tempo ha formato due distinte varietà: il Bovale sardo o Bovaleddu e il Bovale di Spagna o Bovali mannu (Bovale grande). Viene vinificato assieme ad altre varietà nere per ottenere dei pregevoli vini da arrosto: in particolare entra, assieme al Cannonau e alla Monica, nell'uvaggio per la preparazione del vino DOC Mandrolisai; inoltre in unione con il Bovale viene utilizzato per il vino DOC Campidano di Terralba.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, quinquilobata o più raramente trilobata
- Grappolo: medio-grande, cilindro-conico, alato
- Acino: medio, sferoidale
- Buccia: spessa, di colore nero, molto pruinosa
- Denominazioni vinificate in Sardegna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Bovale Grande si ottiene un vino di colore rosso rubino che si caratterizza per la ricchezza di corpo, alcolicità e polifenoli. Non viene mai vinificato in purezza, ma in uvaggio con altre varietà della zona.