Assovini
Varietà: 170 NIEDDERA - Data di ammissione al Registro: 22/03/1971 - Gazzetta ufficiale: G.U. 98 - 24/04/1971
Il vitigno Nieddera, a bacca nera, viene coltivato nella regione Sardegna.
Il Nieddera è un vitigno presente in Sardegna in piccolissimi appezzamenti soprattutto nelle province di Cagliari, Nuoro ed Oristano. In Sardo "Nieddu" significa nero, da cui Nieddera, ossia un vitigno a bacca nera, molto scura, che produce vini dalla colorazione intensa. Il Nieddera ha origini incerte, anche se per alcuni sembrerebbe originare dal Carignano, vitigno autoctono Sardo.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio, conico, con una o due ali
- Acino: medio, sferico
- Buccia: sottile, non molto pruinosa
- Denominazioni vinificate in Sardegna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Nieddera si ottengono vini rossi di un colore rubino carico, dal profumo caratterizzato da note erbacee e speziate di pepe rosa; presenta un notevole corpo e struttura tipici dei vini da invecchiamento. Ottime le note aromatiche che si liberano in bocca, dove la robustezza spalleggia con un’acidità quasi sempre presente se sapientemente vinificato.
Varietà: 159 NASCO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Nasco, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Sardegna.
Il Nasco è una varietà della vite coltivata in Sardegna da tempo immemorabile. Dall'Acerbi il vitigno viene denominato "nuscu", dal Moris vitis amabilis o nascu. Il Mameli, in accordo con l'Acerbi, fa derivare il nome del vitigno dal latino muscus, nome dovuto al sentore di muschio recepibile nel vino vecchio di qualche anno, e di cui la voce dialettale nascu sarebbe una corruzione. Prendendo per buona questa ipotesi, si dovrebbe pensare che il Nasco fosse già presente nell'Isola in epoca romana, o almeno sia stato introdotto proprio dai Romani. Anche la sua diffusione, limitata all'entroterra del porto di Karalis, farebbe pensare che sia arrivato nell'Isola, in tempi molto antichi, tramite questo approdo, alla stregua di qualche altro vitigno caratteristico della Sardegna.
È diffuso esclusivamente nel Campidano di Cagliari e, in particolare, nel territorio dei comuni di Quartu, Maracalagonis, Dolianova, Selargius, Sinnai, Soleminis.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, orbicolare, pentalobata, di colore verde medio
- Grappolo: medio, semi-serrato o semi-spargolo, cilindrico-conico, spesso alato, con due ali marcate e piramidale
- Acino: medio, rotondo
- Buccia: sottile e morbida, giallo dorata, spesso con screziature marroni e buona presenza di pruina.
- Denominazioni vinificate in Sardegna
- Nasco di Cagliari DOC
- Nuragus di Cagliari DOC
- Sardegna Semidano DOC
- Vermentino di Sardegna DOC
- Vernaccia di Oristano DOC
- Barbagia IGT
- Colli del Limbara IGT
- Isola dei Nuraghi IGT
- Marmilla IGT
- Nurra IGT
- Ogliastra IGT
- Parteolla IGT
- Planargia IGT
- Provincia di Nuoro IGT
- Romangia IGT
- Sibiola IGT
- Tharros IGT
- Trexenta IGT
- Valle del Tirso IGT
- Valli di Porto Pino IGT
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Nasco si ottiene un vino che può avere colori che vanno dal giallo paglierino passando per il dorato fino all'ambra scura, odori che spaziano tra note di mandarino e arancio a note di mughetto, erbe officinali, cioccolato al latte, miele, mango. Gusto dolce, sapido, minerale, fresco.
Varietà: 149 MONICA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Monica, a bacca nera, viene coltivato nella regione Sardegna.
Il Monica è un vitigno che ha origine controversa: una delle tesi più probanti è che sia giunto in Sardegna intorno all'XI secolo, quando i monaci camaldolesi iniziarono a coltivare i terreni attorno ai loro conventi, da cui il nome con cui è conosciuto; ma può anche essere stato introdotto in epoca aragonese ed infatti in qualche zona esso viene chiamato Monica di Spagna o uva Mora. Secondo il Gemelli da esso viene ottenuto un prestantissimo vino, detto monaca, dal nome dell'uva. Il Moris la definisce Vitis nectarea.
E' ampiamente utilizzata in Sardegna, in particolare nella provincia di Sassari (è considerato, per diffusione, il terzo vitigno a bacca rossa dell'isola).
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, orbicolare, pentalobata.
- Grappolo: medio-grande, cilindrico o cilindrico-conico, a volte alato, semi-spargolo.
- Acino: medio, rotondo o sub-rotondo
- Buccia: mediamente spessa e consistente, ricoperta di pruina, di colore nero o nero-violaceo.
- Denominazioni vinificate in Sardegna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Monica si ottiene un vino dal colore rosso rubino tendente al granato, profumo fruttato (di prugne e more), vinoso, intenso, gusto secco, abbastanza caldo, tenue espressione acida, giustamente tannico, sapido, di buona morbidezza e discreto corpo. Il vitigno Monica viene anche utilizzato per la produzione di vini passiti e vini liquorosi.
Varietà: 136 MALVASIA DI SARDEGNA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Malvasia di Sardegna, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Sardegna.
La Malvasia di Sardegna è un vitigno la cui origine risale all'epoca bizantina e certamente arrivò in Sardegna tramite gli approdi di Karalis e di Bosa; infatti, ha la sua maggiore diffusione nel Campidano di Cagliari e nelle colline della Planargia che si affacciano sulla foce del Temo, l'unico fiume navigabile sardo, anche se per un breve tratto.
L'origine greca del vitigno Malvasia viene confermata dalla voce dialettale con cui esso viene indicato nel Nuorese Alvaréga, cioè bianca greca, assieme agli altri sinonimi. Molti gli studiosi dell'enologia sarda concordano nel rilevare la netta differenza tra il vino Malvasia ottenuto nel Campidano e quello ottenuto a Bosa, differenza certamente non del tutto imputabile alle diverse condizioni pedoclimatiche ed anche ciò conferma l'esistenza di due diversi cloni di un'unica varietà giunti in Sardegna nelle due differenti zone.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, orbicolare, pentalobata.
- Grappolo: medio, conico-cilindrico, talvolta piramidale e alato, semispargolo.
- Acino: medio
- Buccia: sottile e consistente di colore giallo dorato.
- Denominazioni vinificate in Sardegna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Malvasia di Sardegna si ottiene un vino di colore giallo dorato molto carico se invecchiato. Al palato è asciutto, caldo e con finale di bocca amarognolo.