Varietà: 226 SEMIDANO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Semidano, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Sardegna.
Il Semidano è un vitigno di origine incerta ed è forse giunto in Sardegna negli antichi approdi di Karalis e Nora in tempi molto remoti, ad opera di commercianti fenici o romani. Come per il Nuragus si è poi diffuso nell'attuale Campidano di Cagliari, dove è conosciuto sin dal 1780, e nel passato veniva utilizzato per ingentilire i vini ottenuti a base di Nuragus.
La grande epidemia di fillossera dell'ottocento ne ridusse notevolmente la superficie vitata essendo il Semidano tra i vitigni più sensibili e colpiti dall'insetto. Dopo il flagello il Semidano ha conosciuto un'epoca di quasi totale abbandono dal momento che per i rimpianti si diede priorità ad altri vitigni di gran lunga più produttivi tra cui in primis il Nuragus. Attualmente il Semidano viene coltivato in una ristretta area del Campidano di Oristano.
Nel 1996 il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, con l'istituzione della DOC Sardegna Semidano e la rispettiva sottozona Mogoro, particolarmente vocata per questo vitigno, ne ha riconosciuto la tipicità e l'importanza enologica.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, orbicolare, quinquelobata
- Grappolo: medio, cilindrico-conico, serrato o semi-serrato
- Acino: medio, sferoidale
- Buccia: spessa o molto spessa, consistente, molto pruinosa, di colore giallastro quasi ambrato
- Denominazioni vinificate in Sardegna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Semidano si ottiene un un vino di colore giallo paglierino, delicato e molto profumato al naso, con note floreali e fruttate, e sentori di pesca e albicocca. Al palato è fresco e abbastanza caldo.