- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 19.11.1996, G.U. 280 del 29.11.1996
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. del 27.09.2022
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Rimini D.O.C.
La denominazione di origine controllata "Rimini" è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Rimini Rosso (anche nella tipologia Riserva)
- Rimini Bianco
- Rimini Cabernet Sauvignon (anche nella tipologia Riserva)
- Rimini Biancame
- Rimini Rébola
- Rimini Sangiovese (anche nelle tipologie superiore e Riserva)
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Colli di Rimini
- Rimini Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 30% Vitigno Trebbiano Romagnolo
- =< 60% Vitigni Bombino e Sangiovese (vinificato in bianco)
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso; Odore delicato, dal fruttato al floreale; Sapore da secco ad abboccato, sapido e armonico.
- Rimini Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 30% Vitigno Sangiovese
- =< 60% Vitigni Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah
- =< 10% Vitigni Alicante, Montepulciano, Petit Verdot e Rebo, da soli o congiuntamente
- => 11,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore da rosso rubino a granato; Odore caratteristico, con eventuali sentori di frutti rossi e note erbacee, speziate o minerali; Sapore da secco ad abboccato, talvolta tannico.
- Rimini Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 30% Vitigno Sangiovese
- =< 60% Vitigni Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah
- =< 10% Vitigni Alicante, Montepulciano, Petit Verdot e Rebo, da soli o congiuntamente
- => 11,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Riserva, dal Colore rosso rubino intenso o granato, Odore caratteristico, complesso, con eventuali note erbacee e minerali; Sapore da secco ad abboccato, di struttura, armonico, elegante, talvolta tannico.
- Rimini Cabernet Sauvignon (Vino Rosso)
- Versioni: Secco / Abboccato
- => 85% Vitigno Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione
- => 11,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore rosso rubino, talvolta carico; Odore delicato, dal fruttato al floreale; Sapore da secco ad abboccato, sapido e armonico..
- Rimini Cabernet Sauvignon Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Riserva, dal Colore rosso rubino carico con riflessi granato; Odore caratteristico, etereo, gradevolmente erbaceo; Sapore secco, pieno, armonico, talvolta lievemente tannico.
- Rimini Biancame (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 85% Vitigno Biancame
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli; Odore caratteristico, talvolta con note floreali; Sapore da secco ad abboccato, fresco, equilibrato.
- Rimini Rébola Secco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Grechetto Gentile
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore dal giallo paglierino chiaro al dorato; Odore caratteristico, delicatamente fruttato; Sapore asciutto, armonico, di caratteristica morbidezza e struttura.
- Rimini Rébola Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Dolce
- => 85% Vitigno Grechetto Gentile
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Passito, dal Colore dal giallo dorato all'ambrato; Odore caratteristico, intenso e fruttato, a volte con note muffate; Sapore dolce, vellutato, equilibrato.
- Rimini Sangiovese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore rosso rubino talvolta con riflessi violacei; Odore caratteristico, talvolta floreale, minerale; Sapore da secco ad abboccato, armonico, talvolta tannico.
- Rimini Sangiovese Superiore (Vino Rosso Superiore)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 12,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore, dal Colore rosso rubino; talvolta con riflessi violacei; Odore caratteristico, talvolta con riflessi violacei; Sapore secco, armonico, talvolta tannico.
- Rimini Sangiovese Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Riserva, dal Colore rosso rubino; Odore caratteristico, intenso, talvolta floreale; Sapore secco, armonico, talvolta tannico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Rimini
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Rimini è situata nella zona di confine tra la parte più meridionale della Pianura Padana e la parte più propriamente peninsulare dell’Italia. L’insieme paesaggistico è a profilo movimentato, con il mare nella porzione orientale e i crinali del sub-appennino in posizione sud occidentale, che ne fanno un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Rimini è localizzata in:
- provincia di Rimini ad esclusione dei territori posti a valle della strada statale ss. 16 e dell'intero comune di Bellaria Igea Marina.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Rimini
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Rimini prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Rimini non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto. La resa uva/vino per la tipologia Rébola Passito non dovrà essere superiore al 50%.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Rimini è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Rimini Rèbola Passito devono essere sottoposte ad appassimento naturale sui graticci o in locali termo-condizionati.
- I Vini DOC Rimini Sangiovese e Cabernet Sauvignon possono fregiarsi della menzione Riserva dopo essere stati sottoposti ad invecchiamento per almeno 24 mesi di cui almeno 2 di affinamento in bottiglia.
4. Produttori di Vino DOC Rimini
Con l’utilizzo della DOC Rimini i Produttori Vinicoli Emiliano-Romagnoli sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Rimini
Cappelletti in brodo, lasagne, tagliatelle al ragù, salumi e Parmigiano Reggiano.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Rimini
Nel territorio della DOC Rimini il vino e la vite hanno una storia e una tradizione millenarie, le prime attestazioni certe della presenza della vite sono databili all’VIII - VII secolo avanti Cristo, grazie ai reperti delle tombe villanoviano-etrusche di Verucchio costituiti da pollini e vinaccioli di Vitis vinifera. Da allora, la coltura della vite nel Riminese è documentata senza soluzione di continuità.
Le genti etrusche vi hanno introdotto l’usanza della potatura lunga e del sostegno vivo, ripresa e proseguita dalle popolazioni galliche qui insediatesi in epoca successiva: tanto che i Romani giunti nel III secolo avanti Cristo hanno dato il nome di “arbustum gallicum” a questa forma di allevamento della vite maritata all’albero.
Con la fondazione di “Ariminum”nel 268 a.C. e il sistematico dissodamento delle terre circostanti, la coltura della vite e la produzione del vino hanno assunto dimensioni ragguardevoli, diventando un fattore centrale dell’economia. Di quel periodo restano numerose testimonianze figurative e le relazioni degli storici latini che esaltano gli elevati rendimenti dei vigneti locali, capaci di alimentare, per lungo tempo, forti correnti di esportazione verso l’Urbe; una importante testimonianza ci viene dai rinvenimenti di anfore vinarie prodotte dalle fornaci romane del riminese che coprono un periodo che va dal III secolo a.C. al III secolo d.C.
Nemmeno la crisi dell’impero romano ha interrotto completamente i traffici commerciali di vino, come mostra una lapide dedicatoria dell’anno 251 dopo Cristo, trovata a Roma, che segnala i negozianti di vino riminese ancora attivi nella capitale. E se la caduta dell’impero ha finito per inaridire i commerci e deprimere le attività produttive in ogni regione, nondimeno in area riminese la produzione agricola ha conservato un qualche peso, favorita anche dal nuovo ruolo che nel frattempo veniva assumendo la vicina Ravenna.
La documentazione scritta disponibile per l’arco di tempo compreso fra V e X secolo, reca numerose notizie sulla presenza della vite nel Riminese e contiene interessanti informazioni sui patti colonici, le tecniche e le attrezzature relative alla vitivinicoltura.
Dopo il Mille, le testimonianze storiche divengono numerosissime, sia per lo sviluppo della produzione e dei commerci, sia per la maggiore ricchezza delle fonti superstiti. Nelle campagne, la trama dell’appoderamento si infittisce, le colture conquistano sempre nuovi spazi; il vigneto dilata la sua presenza in misura cospicua, garantendo una produzione vinaria tale da coprire il forte consumo interno e permettere al tempo stesso buone esportazioni sul mercato veneziano.
Gli statuti medievali di Rimini, attraverso la minuziosa normativa che regola la vita della città e del contado, offrono una moltitudine di elementi circa la viticoltura e la vinificazione, la conservazione, il trasporto, lo smercio e il consumo del vino, evidenziandone il ruolo centrale nell’economia e nella vita della gente.
Sotto il profilo tecnico, pur all’interno di una società agraria complessivamente arretrata, la vitivinicoltura emerge come il settore più evoluto, destinatario dei maggiori investimenti. Le varie fasi colturali e di trasformazione del prodotto sono la sintesi positiva di esperienze diverse, portate dalle varie popolazioni che hanno abitato questa terra o ne hanno influenzato le usanze.
Il Vino DOC Rimini ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 19 novembre 1996.