- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 22.06.1987, G.U. 6 del 09.01.1988
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Reno D.O.C.
La denominazione di origine controllata «Reno» è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Montuni
- Montuni Frizzante
- Montuni Spumante
- Pignoletto
- Pignoletto Frizzante
- Pignoletto Spumante
- Bianco
- Bianco Frizzante
- Bianco Spumante
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Reno
- Reno Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 40% Vitigni Albana e Trebbiano Romagnolo, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore gradevole, delicato e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, sapido, armonico.
- Reno Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Spumante Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 40% Vitigni Albana e Trebbiano Romagnolo, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla Spuma fine e persistente o vivace, Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore gradevole, delicato e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, sapido, armonico.
- Reno Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 40% Vitigni Albana e Trebbiano Romagnolo, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore gradevole, delicato e Sapore da secco a dolce, sapido, armonico.
- Reno Montuni (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Montù
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore giallo paglierino, Odore gradevole, caratteristico, vinoso e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, sapido, di giusto corpo.
- Reno Montuni Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Montù
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla Spuma vivace, evanescente, Colore giallo paglierino di varia intensità, Odore gradevole, caratteristico, vinoso e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, sapido, di giusto corpo.
- Reno Montuni Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigno Montù
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino, Odore gradevole, caratteristico, vinoso e Sapore da secco a dolce, sapido, di giusto corpo.
- Reno Pignoletto (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Pignoletto
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli, Odore delicato, caratteristico e Sapore da secco a dolce, armonico, fine.
- Reno Pignoletto Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Pignoletto
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla Spuma fine e persistente o vivace, Colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli, Odore delicato, caratteristico e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, armonico, fine.
- Reno Pignoletto Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigno Pignoletto
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli, Odore delicato, caratteristico e Sapore da secco a dolce, armonico, fine.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Reno
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Reno si estende ai piedi dell'Appennino emiliano, in un territorio pianeggiante, adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Reno è localizzata in:
- provincia di Bologna, e comprende il territorio dei comuni di Imola, Dozza, Castel San Pietro Terme, Castelguelfo, Medicina, Ozzano dell’Emilia, Castenaso, Budrio, Granarolo dell’ Emilia, Bologna, San Lazzaro di Savena, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, Pieve di Cento, Castelmaggiore, Argelato, Castello d’Argile, Casalecchio di Reno, Calderara di Reno, Sala Bolognese, Zola Predosa, Crespellano, Anzola dell’Emilia, San Giovanni in Persiceto, Sant’ Agata Bolognese, Crevalcore e Bazzano.
- provincia di Modena, e comprende il territorio dei comuni di Ravarino, Nonantola, Castelfranco Emilia, San Cesario sul Panaro e Savignano sul Panaro.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Reno
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Reno prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Reno non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Nella designazione dei Vini DOC Reno può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
4. Produttori di Vino DOC Reno
Con l’utilizzo della DOC Reno i Produttori Vinicoli Emiliano-Romagnoli sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino del Vino DOC Reno
Piatti a base di pesce, salumi tipici romagnoli, prosciutto di Modena, culatello, spalla cotta, tortellini in brodo.
6. Storia e Letteratura del Vino del Vino DOC Reno
La D.O.C. “Reno” viene utilizzata e presentata abbinata ai nomi dei vitigni “Montuni” e “Pignoletto” in misura molto minore viene rivendicata la DOC “Reno” abbinata alla tipologia “Bianco”.
Il vitigno Montù è una delle prime varietà di uva bianca che compare nella zona pianeggiante e pede-collinare nei dintorni di Bologna. Si ricordano le citazioni dell' Acerbi che con il sinonimo di Montonego lo descrive già nel 1823 come vitigno presente nei dintorni di Bologna. Altre citazioni sono riportate nel "Saggio di ampelografia universale" da Giuseppe dei Conti di Rovasenda.
Domizio Cavazza nel testo "viticoltura" scrive della presenza del vitigno Montù nella pianura tra Modena e Bologna: cita il vino bianco asciutto, sapido, piacevolissimo. Anche nel testo "uve da vino" di Norberto Marzotto si cita il Montù tra le varietà maggiormente diffuse nella piana Bolognese.
Oggi nelle terre che furono dei Bentivoglio e in molti comuni della pianura bolognese e modenese, la coltura di questo vitigno è molto diffusa ed è fondamentale per i viticultori della zona e le loro cantine sociali, tantè che il vitigno Montù è tra le varietà più rappresentative nella zona di produzione della DOC “Reno”.
Il vitigno Pignoletto è diffuso da molto tempo nella pianura Bolognese. Dall'inizio del secolo fino agli anni '60 veniva coltivato principalmente in consociazione all'olmo nelle tradizionali "alberate bolognesi", sistemi di allevamento a filare che raggiungevano anche gli otto metri di altezza e rispondevano a due esigenze essenziali: la produzione di ottima uva da vino che veniva in gran parte commercializzata in castellate (antica misura di uva pigiata pari a circa 840 litri) e mezze (420 litri) nella città di Bologna e la difesa dal vento delle piantagioni di canapa, diffusissime nella zona.
Esso è stato oggetto di approfondito studio da parte dei Professori Faccioli e Marangoni dell'Istituto di Coltivazioni Arboree dell' Università di Bologna, studio pubblicato su "La Mercanzia", n. 2 - Marzo - Aprile 1978. Nella prefazione allo studio i Professori Faccioli e Marangoni citano testualmente: «Da tempo è diffuso nella parte nord-ovest della provincia di Bologna (comune di Bentivoglio e terreni limitrofi) un vitigno localmente chiamato "Pignoletto", "Pignolino", "Alionzina", che ha incontrato il favore dei viticoltori per le sue caratteristiche agronomico colturali ed enologiche.
La sua coltura si è estesa anche nella fascia collinare (zona dei Colli Bolognesi), ove veniva erroneamente chiamato "Pinot Bianco" ed è diventato uno dei vitigni fondamentali della locale viticoltura.
E ancora, al capitolo "Origini e Storia": «Sembra mancare una documentazione scritta riguardante questo vitigno nella provincia di Bologna, anche se si trovano accenni e riferimenti ad "Uve Pignole" (Tanara, 1658).
Oggi la coltura di questo vitigno si è ulteriormente estesa interessando anche il territorio dei comuni della media pianura modenese posti alla destra del fiume Panaro. Nell'ambito del territorio delimitato dalla zona di produzione dei vini a Denominazione di Origine Controllata Reno è diffusa, da molto tempo, la coltivazione di altri due importanti vitigni: l'Albana e il Trebbiano.
Il vitigno Trebbiano fece la sua comparsa in Emilia Romagna in epoca antichissima, con I'avvento del popolo etrusco. Pier Dè Crescenzi, nel suo trattato "Liber ruralium coinmodoruin", apparso nel 1305, scrive tra l'altro: "C'è un'altra specie di uva, detta tribiana, che è bianca, con acini tondi, piccoli e abbondanti; in giovane età questa vite non dà frutto, crescendo diventa feconda". Nello stesso secolo del Dè Crescenzi la parola trebbiano comincia a correre in tutta
Il Vino DOC Reno ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 22 giugno 1987.