Varietà: 023 BELLONE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Bellone a bacca bianca viene coltivato nelle regioni Campania, Lazio e Umbria.
Il vitigno Bellone è una tipologia di uva che ha maggiore espansione nel del Lazio, soprattutto nella provincia di Roma. Ha molti sinonimi fra cui Cacchione, Pampanaro, Bellobuono, Uva Pane, Zinna vacca, Arciprete, Pacioccone. L'Uva fantastica citata da Plinio, secondo il Bacci (1596) potrebbe essere proprio il Bellone.
Nel Bollettino Ampelografico del 1881 era descritta come vitigno con grappoli dalle proporzioni maggiori ma dai caratteri analoghi ai Belli, gruppo di vitigni diffusi intorno a Roma. Osservazioni confermate anche da Mangarino nel 1888 e Mancini nel 1893.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: grande, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio-grande, conico-cilindrico, spesso alato, compatto
- Acino: medio, rotondo
- Buccia: spessa, pruinosa, di colore giallastro con screziature marroni
- Denominazioni vinificate nel Lazio
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Vinificato in purezza, il vitigno Bellone presenta un colore giallo paglierino pallido e dalla componente olfattiva leggera, fresca e mediamente fruttata. Al palato è sapido, delicato e con un finale leggermente amarognolo, spesso bilanciato da una leggera presenza di zuccheri residui, usuale nelle produzioni tradizionali.
Varietà: 023 BELLONE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Bellone a bacca bianca viene coltivato nelle regioni Campania, Lazio e Umbria.
Il vitigno Bellone è una tipologia di uva che ha maggiore espansione nel del Lazio, soprattutto nella provincia di Roma. Ha molti sinonimi fra cui Cacchione, Pampanaro, Bellobuono, Uva Pane, Zinna vacca, Arciprete, Pacioccone. L'Uva fantastica citata da Plinio, secondo il Bacci (1596) potrebbe essere proprio il Bellone.
Nel Bollettino Ampelografico del 1881 era descritta come vitigno con grappoli dalle proporzioni maggiori ma dai caratteri analoghi ai Belli, gruppo di vitigni diffusi intorno a Roma. Osservazioni confermate anche da Mangarino nel 1888 e Mancini nel 1893.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: grande, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio-grande, conico-cilindrico, spesso alato, compatto
- Acino: medio, rotondo
- Buccia: spessa, pruinosa, di colore giallastro con screziature marroni
- Denominazioni vinificate in Umbria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Vinificato in purezza, il vitigno Bellone presenta un colore giallo paglierino pallido e dalla componente olfattiva leggera, fresca e mediamente fruttata. Al palato è sapido, delicato e con un finale leggermente amarognolo, spesso bilanciato da una leggera presenza di zuccheri residui, usuale nelle produzioni tradizionali.
Varietà: 023 BELLONE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Bellone a bacca bianca viene coltivato nelle regioni Campania, Lazio e Umbria.
Il vitigno Bellone è una tipologia di uva che ha maggiore espansione nel del Lazio, soprattutto nella provincia di Roma. Ha molti sinonimi fra cui Cacchione, Pampanaro, Bellobuono, Uva Pane, Zinna vacca, Arciprete, Pacioccone. L'Uva fantastica citata da Plinio, secondo il Bacci (1596) potrebbe essere proprio il Bellone.
Nel Bollettino Ampelografico del 1881 era descritta come vitigno con grappoli dalle proporzioni maggiori ma dai caratteri analoghi ai Belli, gruppo di vitigni diffusi intorno a Roma. Osservazioni confermate anche da Mangarino nel 1888 e Mancini nel 1893.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: grande, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio-grande, conico-cilindrico, spesso alato, compatto
- Acino: medio, rotondo
- Buccia: spessa, pruinosa, di colore giallastro con screziature marroni
- Denominazioni vinificate in Campania
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Vinificato in purezza, il vitigno Bellone presenta un colore giallo paglierino pallido e dalla componente olfattiva leggera, fresca e mediamente fruttata. Al palato è sapido, delicato e con un finale leggermente amarognolo, spesso bilanciato da una leggera presenza di zuccheri residui, usuale nelle produzioni tradizionali.