TORGIANO ROSSO RISERVA DOCG

TORGIANO ROSSO RISERVA DOCG

Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantite - Approvato DOC con D.P.R. 27.10.1978, G.U. 75 del 16.03.1979 - Approvato DOCG con D.P.R. 20.10.1990, G.U. 59 del 11.03.1991

Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n. 45 del 22.02.2023


--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Torgiano Rosso Riserva D.O.C.G.

La denominazione di origine controllata e garantita "Torgiano Rosso Riserva" è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione, per la seguente tipologia:

  • Torgiano Rosso Riserva

1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva

 

  • Torgiano Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • >< 70-100% Vitigno Sangiovese
  • =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dalla Limpidezza brillante; Colore rosso rubino; Odore vinoso, delicato, Sapore asciutto, armonico, di buona struttura.

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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva si estende sulle colline della Val Tiberina, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva è localizzata in:

  • provincia di Perugia e comprende il territorio del comune di Torgiano.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOCG Torgiano Rosso Riserva non dovrà essere superiore al 65%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOCG. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOCG per tutto il prodotto.
  • Il vino DOCG Torgiano Rosso Riserva con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 36 mesi, dei quali almeno 12 in legno e 6 in bottiglia.
  • Nella designazione dei Vini DOCG Torgiano Rosso Riserva può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva

Con l’utilizzo della DOCG Torgiano Rosso Riserva i Produttori Vinicoli Umbri sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva

Primi piatti saporiti, carni rosse e scure (selvaggina), cotte allo spiedo, alla griglia o al forno.


6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva

Recenti scavi archeologici di una villa rustica romana alle porte di Torgiano, hanno riportato alla luce un’ingente quantità di resti d’anfore vinarie; il ritrovamento convalida la presenza di un’estesa viticoltura, preannunciata da numerosi altri simili reperti affiorati nel tempo. Studi in corso localizzano qui il percorso dell’Amerina.

Torgiano è un castrum che deve la sua riedificazione su rovine romane alla posizione strategica e alla garanzia di approvvigionamento dei mercati perugini, offerta dalla fertilità dei terreni di pianura e dalla vocazione vitivinicola e olivicola dei rilievi che la collegano alla coeva Castel Grifone, oggi Brufa. Insediamento romano in rovina, Torgiano è riedificato come castrum del sistema difensivo perugino; la delibera è presa dal Comune di Perugia nel 1276 in rispondenza agli obbiettivi militari ed economici offerti da ubicazione e ambiente. Considerato che ai piedi del rilievo su cui poggia – distante brevi miglia da Perugia, in direzione Roma – confluiscono Chiascio Tevere e le vallate percorse dai due fiumi, il castrum ha il valore di un avamposto innestato su nodo viario romano e altomedievale.

I terreni pianeggianti sono ottimi per cereali, ortaggi, frutta, piante da fibre tessili. I ricchi depositi di limo, la terra fresca per l’argilla, l’altitudine media di 300 - 400 m s.l.m., l’esposizione soleggiata della dorsale che collega Torgiano a Brufa – il medievale Castel Grifone, coevo castello di poggio – rendono l'area collinare ambiente ideale per l'allevamento di viti e olivi.

Numerosi rogiti notarili confermano il rapido susseguirsi di opere di dissodamento e di miglioramento fondiario realizzate sotto l’influenza della colonizzazione benedettina, presente in loco anche con il lascito di Santa Maria in Bucarelli, del 1338. Sono le opere che avviano una produzione viticola presto tutelata dagli Statuti Comunali di Perugia, più tardi da quelli di Torgiano. Una maggiore attenzione alla toponomastica invita a soffermarsi su due tra le possibili etimologie del toponimo Torgiano delle quali una deriverebbe da “turris amnes”, cioè “terra dei fiumi”, la seconda, certamente più attendibile, dal nome “Tursius”, membro di un’importante famiglia senatoriale che nel IV secolo d.C. dominò la zona.

Un’ulteriore ipotesi è stata formulata intorno a Tursa, una divinità umbra battagliera e minacciosa, posta a tutela dei confini territoriali (Marina Bon Valsassina). Frammenti di mosaici, resti di edicole, strutture edilizie, fornaci, cisterne, canalizzazioni anfore vinarie e toponimastica, testimoniano la presenza di insediamenti e villae rusticae e attestano la locale consuetudine alla viticoltura in età romana. Ne è conferma l’alto numero di resti di anfore vinarie affiorate alla luce durante il recente scavo della già citata villa rustica del II sec. a.C., alle porte di Torgiano.

È da considerare che il letto del Tevere era allora prossimo al luogo e che nelle “Epistulae” Plinio il Giovane lo considera abituale via fluviale per il trasporto a Roma di prodotti dalla sua tenuta di Tifernum Tiberinum (Città di Castello). Reperti e ricerche in corso sulla viabilità romana localizzano nel territorio circostante Torgiano il percorso della via Amerina precedente all’attraversamento del Tevere.

Dopo lunghi secoli di alterne vicende storiche, all’affermarsi della nuova viticoltura mondiale, Torgiano si è allineata con le zone vitivinicole italiane più note ricevendo per prima in Umbria, nel 1968 il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata cui è seguita quella a DOCG nel 1990.

Il Vino DOCG Torgiano Rosso Riserva ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 27 ottobre 1978, poi DOCG in data 20 ottobre 1990.

Additional Info

  • Regione: Umbria
  • Tipologie: Vino Rosso
  • Versioni: Secco - (Vino privo di residuo zuccherino), Riserva - (Vino sottoposto ad invecchiamento)
  • Denominazione: D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita)
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