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ALICI MARINATE

Alici marinate / Rosa del Duca - Vino DOC Tavoliere delle Puglie


Alici marinate

 

Ricetta del territorio: Puglia

Piatto di portata: Antipasti

Pietanza a base di: Pesce

Preparazione: Facile

Dosi per: 6 persone


  • INGREDIENTI

    • 1 Kg. di alici
    • Olio extravergine di oliva
    • 1 Cipolla tritata
    • 3 Spicchi d'aglio pelati e schiacciati
    • 2 Bicchieri di aceto di vino bianco
    • 3 Foglie di basilico
    • 2 Foglie di alloro
    • 1 Rametto di menta
    • Sale

  • PREPARAZIONE

    1. Nettate le alici, asportando testa, lisca, interiora e coda.
    2. Lavatele e asciugatele con un canovaccio
    3. In una casseruola scaldate l'olio e aggiungete la cipolla e l'aglio
    4. Appena imbiondiscono versatevi l'aceto e lasciate sfumare leggermente
    5. Aggiungete le foglie di basilico, alloro e menta e fate bollire per 5 minuti
    6. In un piatto di portata stendete le acciughe e coprite con la marinata
    7. Ricoprite con un telo leggero e lasciate insaporire per 3 giorni o anche più giorni (a seconda del gusto)
    8. A piacere si può aggiungere qualche granello di pepe in grani e fettine di limone

INSALATA DI COZZE

Insalata di cozze / Bianco del Duca - Vino da Tavola DOC


Insalata di cozze

 

Ricetta del territorio: Puglia

Piatto di portata: Antipasti

Pietanza a base di: Pesce

Preparazione: Facile

Dosi per: 6 persone


  • INGREDIENTI

    • 2 Kg. di cozze pelose
    • 1 Kg. di patelle
    • Olio extravergine di oliva
    • Succo di limone
    • Prezzemolo
    • Sale
    • Pepe

  • PREPARAZIONE

    1. Pulite i mitili e sbollentateli per circa 5 minuti
    2. Asportate i molluschi delle cozze e delle patelle
    3. Mettete i frutti di mare in una insalatiera e conditeli con abbondante succo di limone, olio, sale e pepe
    4. Serviteli con una spolverata di prezzemolo tritato

MASSERIA DUCA D'ASCOLI



Masseria Duca d'Ascoli / Assovini.it


 

Azienda Vinicola

I vini di Masseria Duca d’Ascoli nascono dal sogno della famiglia Longo di riscoprire le antiche origini della propria regione. Per disegnare il futuro della sua terra e valorizzarne le radici millenarie il Sig. Marco Longo, titolare dell’azienda, è ritornato tra le mura della masseria degli avi con un progetto vitivinicolo ambizioso, prova dell’amore per la storia e per i frutti del proprio territorio.

Dalla terra e dalle vigne fino al momento di alzare il calice, un unico sentire che unisce l’animo di chi collabora a questo progetto: l’amore per la propria terra e la passione per i grandi vini.

La scelta della coltivazione biologica si sposa perfettamente con l’idea di ritorno alle origini, nel pieno rispetto dell’ambiente e del buon bere. Tutti i vini di Masseria Duca D’Ascoli sono 100% Nero di Troia da agricoltura biologica.

I vini di Masseria Duca D’Ascoli sono evocativi di una terra, la Daunia, che custodisce le sue tradizioni millenarie, ma che guarda speranzosa al futuro augurandosi di portare in giro per l’Italia e per il mondo l’eccellente vitigno autoctono Nero di Troia.


Masseria Duca d'Ascoli / Assovini.it

Marco Longo segue personalmente ogni fase della produzione del vino.


Masseria Duca d'Ascoli dispone di 25 ettari di terreno coltivati con il noto e decantato vitigno "Uva di Troia", suddivisi tra Contrada Mortellito in agro di Ascoli Satriano e Valle Scodella nel comune di Ordona. L'azienda prevede una prossima estensione della tenuta ad un totale di 60 ettari.

Tutte le vigne sono a conduzione del protocollo di Agricoltura Biologica quindi ogni intervento è effettuato senza l'utilizzo di sostanze chimiche.

I vigneti sono coltivati a sesti di impianto semifitti, tra 4000 e 5000 ceppi per ettaro, esclusivamente ad allevamento a spalliera a cordone speronato. La resa di questo vitigno è volutamente bassa per una gestione del suolo razionale al fine di ottenere un prodotto di qualità eccelsa.


Masseria Duca d'Ascoli / Assovini.it


 

La Zona di Produzione della "MASSERIA DUCA D'ASCOLI" 

L'area geografica vocata alla produzione vinicola della Masseria Duca d'Ascoli ricade nel territorio della provincia di Foggia, in zone designate con le seguenti Denominazioni di Origine:


L'unico vitigno impiegato per la produzione dei "Vini Masseria Duca d'Ascoli" è il seguente:


Caratteristiche Pedoclimatiche

La zona di produzione corrisponde all’area occupata dagli antichi dauni, ossia la zona nord della Puglia sino al limite nord della provincia di Bari, caratterizzata da un suolo argilloso o argilloso/limoso di colore grigio scuro o nerastro profondi almeno 1 metro e poggianti direttamente su banchi di argilla marnosa o argilla azzurra. Sono pertanto ricchi di limo o argilla in parte rigonfiabili. Possiedono una discreta dotazione dei principali elementi nutritivi ed una elevata capacità idrica a cui fa riscontro una bassa velocità di infiltrazione; trattasi pertanto di terreni con media capacità produttiva.

Si alternano anche abbastanza diffusamente terreni sabbio-limosi, sabbio-argillosi e sabbio-silicei. Ma la tipologia più diffusa è quella derivata da calcari mesozoici e poggianti su di essi compatti e che costituiscono la quasi totalità del promontorio garganico e della provincia della BAT.

Da un punto di vista orografico, l'areale in oggetto, è ripartito tra una parvenza di montagna nel nord/ovest della Daunia al confine col Molise e nella presenza di una notevole estensione di pianura inasprita da una zona collinare formata dal compatto altopiano delle Murge.

L'area di nostra competenza è una regione a clima spiccatamente mediterraneo e cioè caldo-asciutto con inverni dolci, primavere corte, estati calde e lunghe, autunni miti e piovosi. L'areale si estende tra la cornice montuosa Dauna, la Murgia nord barese, il tavoliere e le pendici del Gargano, il mese più caldo è prevalentemente agosto rispetto a luglio, il più freddo è prevalentemente gennaio. Le zone più fredde sono quelle condizionate dal fattore altitudine ossia l'Appennino Dauno ed il Gargano; la “Puglia Piana” che si estende dal tavoliere sino alla piana di Barletta e Trinitapoli, registra forti estremi termici indotti dal contrasto dei diversi fattori sia climatici sia orografici.

Nella scelta delle aree di produzione vengono privilegiati i terreni con buona esposizione adatti ad una viticoltura di qualità.


Legame Storico-Culturale

La storia del territorio del nero di Troia segue pedissequamente l’evoluzione dei dauni. I primissimi abitanti stabili provengono dalle zone sub-costiere, ricacciati verso l'interno dalle continue invasioni dei popoli balcanici. Gli insediamenti in questo periodo sono prevalentemente in grotta; l'economia è di tipo agro-pastorale. Questo sistema senza interruzioni intorno all'VIII secolo A.C. in cui stanziano nel territorio i Dauni e i Peuceti, popolazione di provenienza illirica.

Benché la tradizione considerasse l'Ofanto come il naturale confine tra la Daunia e la Peucetia, i centri antichi situati a sud del fiume, tra Canosa e Barletta, rivendicano l'appartenenza alla Daunia.

Durante il MEDIOEVO la coltura della vite scomparve dalla daunia agricola. Nell'Era Moderna invece, in Capitanata nel 1850 due gloriose famiglie cerignolane i Pavoncelli e La Rochefocauld impiantarono circa 60 ettari a Nero di Troia allevandolo ad alberello basso; nel giro di pochi anni gli Ha coltivati a Nero di Troia, diventarono 2500.

Quello dell’uva di Troia è uno dei vitigni più antichi e caratteristici della Puglia centrosettentrionale, ma le sue origini sono incerte: sono tante le leggende che militano intorno. Riguardo al suo nome si sono fatte avanti tre ipotesi: la prima ha uno scenario “epico”, in quanto si considera l’Uva di Troia originaria proprio della storica città del’Asia minore di Troia descritta da Omero nei suoi racconti epici. Leggenda vuole che il vitigno sia arrivato in Italia meridionale, e precisamente lungo le coste pugliesi, tramite i colonizzatori greci più di duemila anni fa. Altra ipotesi, meno suggestiva, indica la cittadina albanese Cruja come origine dell’Uva di Troia; mentre più veritiera rimane la tesi che indica il vitigno, originario proprio del territorio limitrofo alla città pugliese di Troia.

Tra tutte, la teoria più affascinante rimane sicuramente quella legata alla leggenda dell’eroe greco Diomede: questi, terminata la guerra di Troia, navigò fino a risalire il fiume Ofanto portando con se tralci di vite della sua terra che piantati, dettero appunto origine all’Uva di Troia.

Del grande valore storico di queste piantagioni fanno fede le diverse citazioni che rimandano a Federico II di Svevia, il quale amava degustare il “corposo vino di Troia”, ed ai marchesi D'Avalos che, acquistata la città nel 1533, e notata l'assoluta qualità ed attitudine dei terreni circostanti, incrementarono notevolmente le coltivazioni di quest’uva. In realtà, in epoca federiciana, l’esteso territorio di produzione del vitigno era ricompreso sotto un unico regno: da ciò deriva il grande legame che unisce le varie aree, i loro innumerevoli scambi economici e culturali che giustificano appunto la diffusione della produzione su terreni che comprendono un’area molto più ampia della sola provincia di Foggia.


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VINI DEGUSTATI DAL PANEL ASSOVINI SOMMELIER


 

Masseria Duca d'Ascoli / Assovini.it


  • BIANCO DEL DUCA
  • Vino Bianco Secco
  • Annata: 2016
  • 12% Vol.
  • Valutazione: Vino Ottimo

  • ROSA DEL DUCA
  • Vno Rosato Secco
  • Annata: 2016
  • 13% Vol.
  • Valutazione: Vino Ottimo

  • NERO PURO
  • Vino Rosso Secco
  • Annata: 2014
  • 13,5% Vol.
  • Valutazione: Vino Ottimo

  • NERO DEL DUCA
  • Vino Rosso Secco
  • Annata: 2012
  • 14% Vol.
  • Valutazione: Vino Eccellente

  • PASSITO DEL DUCA
  • Vino Rosso Dolce
  • Annata: 2011
  • 13,5% Vol.
  • Valutazione: Vino Eccellente

Masseria Duca d'Ascoli / Assovini.it


 

Visita in Cantina

Masseria Duca d'Ascoli accoglie durante tutto l'anno turisti e appassionati di vino, dove - su prenotazione - è possibile effettuare visite guidate nel vigneto e nella cantina per conoscere l'azienda vinicola e scoprire i suoi vini attraverso degustazioni e ricercati abbinamenti con le specialità della cucina tipica locale.


Turismo del Vino

Per ogni viaggiatore l'Italia da sempre è terra di sogni, di emozioni, un luogo dove la storia si fonde con il mito, la natura è straordinariamente generosa e la cultura è il frutto della fusione di grandi civiltà. Le Strade del vino sono percorsi pensati esattamente per offrire all'enoturista esperienze inimmaginabili: viaggi alla scoperta di testimonianze storiche uniche al mondo, di scorci naturalistici di rara bellezza, di passeggiate distensive nei borghi, di giacimenti enogastronomici da scoprire, di vigneti e cantine vinicole da visitare e, ancora, agriturismi d’eccellenza, resort ospitali, ristoranti tipici, attività di artigianato locale, piccole botteghe di prodotti tipici locali, moda, servizi e negozi vari.

La Masseria Duca d'Ascoli è posizionata lungo il percorso emozionale della Strada del Vino, il cui itinerario enoturistico racchiude la zona di produzione dei vini prodotti con la relativa Denominazione di Origine:


Masseria Duca d'Ascoli / Assovini.it


 

Video Presentazione della Cantina

 



Masseria Duca d'Ascoli / Assovini.it


 

Focus MASSERIA DUCA D'ASCOLI

  • Vendita diretta: NO
  • Vendita online: SI
  • Visite in cantina: SI, su prenotazione.
  • Degustazioni: SI, su prenotazione.
  • Ristorante: SI, in convenzione.
  • Pernottamento: SI, in convenzione.
  • Lingue parlate: Italiano, Inglese, Francese, Cinese.

Masseria Duca d'Ascoli / Assovini.it



Contatti MASSERIA DUCA D'ASCOLI

Azienda: Masseria Duca d'Ascoli S.r.l.

Indirizzo: SS. 110 - Km. 13 - Contrada Cisterna Monte Pidocchio - 71025 Castelluccio dei Sauri (Foggia)

Telefono: +39 0881 962188 - 347 2952215

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Web: www.masseriaducadascoli.it

LEPRE IN SALMI'

Lepre in salmì / Etna Rosso Barricato 2010 - Etna DOC


Lepre in salmì

 

Ricetta del territorio: Sicilia

Piatto di portata: Secondo

Pietanza a base di: Carne

Preparazione: Media difficoltà

Dosi per: 6 persone


  • INGREDIENTI

    • 1 lepre, nettata
    • 1 rametto di rosmarino
    • 1 dl. olio di oliva
    • 1 cipolla affettata
    • 1 carota affettata
    • 80 gr. di prosciutto tagliato a dadini
    • 4 foglioline di salvia tritate
    • 1 dl. vino bianco secco
    • 3 cucchiai di aceto di vino
    • 1 spicchio di aglio tritato
    • Scorza grattugiata di 1 limone
    • 2 bacche di ginepro pestate
    • fette di pane abbrustolite 
    • Sale

  • PREPARAZIONE

    1. Dopo aver salato dentro e fuori la lepre, infilatela nello spiedo per scottarla leggermente, pennellando ogni tanto con il ramoscello di rosmarino intinto nell'olio
    2. Tolta dalla rosolatura, tagliatela a pezzi e metteteli in una padella
    3. Unite l'olio rimasto, il vino, l'aceto, l'aglio, la scorza del limone e le bacche di ginepro
    4. Incoperchiate e cuocere a fiamma leggera per circa 40 minuti
    5. A cottura ultimata disponete i pezzi di carne sopra i crostoni, umettateli con il fondo di cottura (passato al setaccio) e serviteli caldi

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  • Referente: Salvo Spedale - Sommelier AIS
  • Telefono: +39 389-2856685
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