Assovini
Olio Irpinia Colline dell'Ufita DOP D.O.P. registrata con Reg. (CE) n. 203 del 10/3/2010 disciplinare pubblicato su G.U. C.E. n. 61 del 11/03/2010 L'olio extravergine di oliva Irpinia Colline dell’Ufita D.O.P. è ottenuto da olive della varietà «Ravece» in misura non inferiore al 60%; «Ogliarola», «Marinese», «Olivella», «Ruveia», «Vigna della Corte» da sole o congiuntamente in misura non superiore al 40%; eventualmente, «Leccino» e «Frantoio» in misura non superiore al 10%. Gli impianti realizzati successivamente alla data di riconoscimento della denominazione da parte della U.E., devono essere di tipo specializzato con l'utilizzazione di almeno l'85% della varietà: «Ravece». La zona di produzione si estende nell’area che dà il nome alla denominazione e comprende comuni ubicati nella provincia di Avellino; i suoli più diffusi ove vegetano gli oliveti sono i terreni che derivano da substrati di origine calcarea, marnosa o argillosa, marnosa per i rilievi, e da substrati alluvionali, sciolti, per i terreni pianeggianti. La produzione massima di olive non può superare i 60 kg a pianta. La raccolta è effettuata all'inizio dell'invaiatura, ad inizio autunno ed entro il 31 dicembre di ogni anno ad eccezione delle varietà «Marinese» e «Leccino» da raccogliere non oltre il 10 novembre. Le olive vanno molite entro 48 ore dalla raccolta. Le caratteristiche che l'olio extravergine di oliva D.O.P. Irpinia colline dell’Ufita presenta sono: colore da a giallo paglierino a verde più o meno intenso. Gusto ed aroma sono così definiti: Descrittore * Mediana Difetti 0 Fruttato di oliva 3 – 6 Amaro 2 – 6 Piccante 2 – 6 Pomodoro 2 – 5 E' confezionato in bottiglie di vetro scuro, ceramica e terracotta smaltata o recipienti in banda stagnata di capacità non superiore a litri 5
Olio extravergine di oliva "Valle del Belice" D.O.P. registrata Reg. (CE) n. 1486 del 20/08/2004 pubblicato su G.U.C.E. n. 273 serie L del 21/08/2004 L'olio extravergine di oliva D.O.P. Valle del Belice è ottenuto da olive della cultivar Nocellara del Belice, presente negli oliveti in misura non inferiore al 70%. Le altre cultivar che possono concorrere sono Biancolilla, Buscionetto, Cerasuola, Giarraffa, Ogliarola Messinese, Santagatese. La zona di produzione coincide con alcuni comuni della provincia di Trapani. La raccolta delle olive avviene da ottobre a dicembre. La resa massima di olive per ettaro non deve superare i 10.000 Kg negli oliveti specializzati. In quelli promiscui, invece, non è possibile superare i 60 Kg per pianta. Al consumo il prodotto presenta colore da verde a giallo con riflessi verdognoli, odore fruttato di oliva da acerbo a maturo, sapore fruttato con note di amaro e di piccante.
Olio extravergine di oliva "Val di Mazara" D.O.P. registrata con Reg. (CE) n. 138 del 24/01/2001 pubblicato su G.U.C.E. n. 23 serie L del 25/01/2001 L'olio extravergine di oliva D.O.P. Val di Mazara si ottiene dalle cultivar Biancolilla, Nocellara del Belice e Cerasuola, presenti da sole o congiuntamente negli oliveti in misura non inferiore al 90%. Le altre cultivar ammesse, in misura non superiore al 10%, sono la Giaraffa, la Santagatese, l'Ogliarola Messinese. La zona di produzione comprende l'intera provincia di Palermo ed alcuni comuni della provincia di Agrigento. La produzione massima di olive per ettaro non deve superare 8000 Kg negli oliveti specializzati e 6000 Kg negli oliveti promiscui. La raccolta avviene a partire dall'invaiatura e si protrae fino al 30 dicembre di ogni anno. Le olive devono essere molite entro due giorni dalla raccolta. All'atto dell'immissione al consumo il prodotto presenta colore giallo oro, con sfumature di verde intenso, profumo fruttato, sapore fruttato, vellutato con retrogusto dolce.
Olio extravergine di oliva "Tuscia" D.O.P. registrata Reg. (CE) n. 1623/05 della Commissione del 4 ottobre 2005 L'olio extravergine di oliva D.O.P. Tuscia è ottenuto dalle varietà di olive Frantoio, Caninese e Leccino presenti per almeno il 90% da sole o congiuntamente, nei singoli oliveti. E' ammessa la presenza negli oliveti, in percentuale massima del 10%, di altre varietà. La zona di produzione coincide con alcuni comuni della provincia di Viterbo. Nel suo insieme la zona della D.O.P. "Tuscia" comprende i territori dei seguenti Comuni: Acquapendente, Bagnoregio, Barbarano Romano, Bassano in Teverina, Bassano Romano, Blera, Bolsena, Bomarzo, Calcata, Canapina, Capodimonte, Capránica, Caprarola, Carbognano, Castel S.Elia, Castiglione in Teverina, Celleno, Civita Castellana^ Civitella d'Agliano, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Grado li, Graffignano, Grotte di Castro, Latera, Lubriano, Marta, Montalto di Castro (solo in parte) Montefiascone, Monteromano, Nepi, Oriolo Romano, Orte, Piansano, Proceno, Ronciglione, S.Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Sutri, Tarquinia, Tuscania (solo in parte) Valentano, Vallerano, Vasanello, Vejano, Vetralla, Vignanello, Villa S.Giovanni in Tuscia, Viterbo, Vitorchiano. La raccolta delle olive, manuale o meccanica, può protarsi non oltre il 20 dicembre per cultivar precoci (leccino, frantoio, maurino, pendolino, ecc...) e non oltre il 15 gennaio per le cultivars tardive (caninense, moraiolo, ecc...). La resa massima di olive per ettaro non deve superare i 9.000 kg negli oliveti specializzati. Per la coltura consociata o promiscua la produzione massima di olive non può superare i 90 kg per pianta. La resa massima di olive in olio non può superare il 20 %. Al consumo il prodotto presenta colore verde smeraldo con riflessi dorati, odore di fruttato, sapore fruttato medio con equilibrato retrogusto di amaro e piccante.