Assovini
Spezzatino di vitello ai funghi
Ricetta del territorio: Basilicata
Piatto di portata: Secondo piatto
Pietanza a base di: Carne
Preparazione: Media difficoltà
Dosi per: 6 persone
INGREDIENTI
- 800 gr. Polpa di vitello, a tocchetti
- 15 gr. Farina
- 30 gr. Burro
- 1 dl. Olio extra vergine di oliva
- 1 Cipolla tritata
- 1 Costa di sedano
- 2 Ciuffetti di rosmarino
- 1 Spicchio d'aglio tritato
- 5 Pomodori spellati e privati dai semi
- 500 gr. Funghi misti
- 1 Mestolo di brodo
- Sale
- Pepe
PREPARAZIONE
- Passate nella farina la polpa di vitello
- Mettetela a rosolare in un tegame con il burro e pochissimo olio
- Dopo 10 minuti, unite le erbe aromatiche tritate e i pomodori tagliati a dadini
- Regolate di sale e pepe e lasciate insaporire
- A metà cottura, aggiungete i funghi e il brodo e cuocete per circa 30 minuti
- Servire la pietanza calda
VINO CONSIGLIATO IN ABBINAMENTO
- KLINE ROSSO
- Vino Rosso Secco
- Annata 2013
- 12,5% Vol.
- Scheda tecnica del Vino: Kline Rosso »
- Certificato di Qualità del Vino: CQ 0067-02 »
- Produttore del Vino: Cantine Strapellum »
- Denominazione di Origine del Vino: Basilicata IGT »
- Piatto tipico consigliato: Spezzatino di vitello ai funghi »
Nasello al forno
Ricetta del territorio: Basilicata
Piatto di portata: Secondo
Pietanza a base di: Pesce
Preparazione: Facile
Dosi per: 6 persone
INGREDIENTI
- 1,2 kg. Nasello
- 1 dl. Olio extra vergine di oliva
- 50 gr. Pangrattato
- 1 Cucchiaio di prezzemolo tritato
- 1 Bicchiere di vino bianco secco
- Sale
- Pepe
PREPARAZIONE
- Pulite il nasello, lavatelo con cura e asciugatelo con un canovaccio
- Prendete una teglia e adagiatevi il pesce, umettate con l'olio e regolate di sale e pepe
- Cospargetelo di pangrattato mescolato con il prezzemolo
- Mettete in forno caldo a 180° e fate cuocere per circa 20 minuti, bagnando di tanto in tanto con il vino bianco
- Servire la pietanza calda
VINO CONSIGLIATO IN ABBINAMENTO
- KLINE BIANCO
- Vino Bianco Secco
- Annata 2015
- 13% Vol.
- Scheda tecnica del Vino: Kline Bianco »
- Certificato di Qualità del Vino: CQ 0066-02 »
- Produttore del Vino: Cantine Strapellum »
- Denominazione di Origine del Vino: Basilicata IGT »
- Piatto tipico consigliato: Nasello al forno »
Azienda Vinicola
I marchi Cantine di Palma e Cantine Strapellum rappresentano un passione di oltre venti anni alla ricerca del sapore unico dei vini bianchi, rossi, rosati, spumanti e frizzanti della terra di Basilicata.
Gli esordi dell'attività risalgono a prima del 1997 per proseguire ad oggi alle pendici del Monte Vulture, antico vulcano spento. Ogni giorno all'interno della nostra azienda sposiamo processi produttivi tradizionali e altamente innovativi.
Cantine Di Palma nasce nel 1997 per rincorrere il sogno dei nostri nonni. Da neofiti del settore quali eravamo, ci siamo trasformati in un'attività familiare che abbraccia ogni aspetto della nostra vita.
Cantine Strapellum distribuito da Cantine Di Palma.
All'interno dei 1000 mq la temperatura è di 15 gradi; nei locali asettici sono disposti oltre 40 serbatoi tra fermentazione e stoccaggio, costruiti con delicatezza in acciaio fiorettato. Essi sono collegati in rete con la nostra moderna centrale frigo, da cui controlliamo costantemente la temperatura del mosto in fermentazione e del vino in generale durante le varie fasi di maturazione.
La linea di imbottigliamento permette di imbottigliare, etichettare ed incapsulare 2000 bottiglie all'ora. Dopo un breve o lungo affinamento in vetro, il vino è finalmente pronto per lasciare la nostra cantina e arrivare sulle vostre tavole.
La Zona di produzione delle "Cantine Strapellum"
L'area geografica vocata alla produzione vinicola delle Cantine Strapellum ricade nel territorio della Provincia di Potenza, in zone designate con le seguenti Denominazioni di Origine:
I principali vitigni impiegati per la produzione di "Vini Cantine Strapellum" sono i seguenti:
Caratteristiche Pedoclimatiche
La zona geografica delimitata comprende l’intero territorio amministrativo della Regione Basilicata, caratterizzato da tre grandi unità morfologiche e geologiche: l’Appennino, la Fossa Bradanica e l’Avampaese Apulo.
La Basilicata è una regione prevalentemente montana e collinare, con il solo 10 % del territorio occupato da pianure; il 34% circa del territorio regionale si trova al di sopra dei 700 m. di altitudine e solo il 26 % è al di sotto dei 300m di quota.
All’interno dell’areale di produzione possiamo distinguere a grandi linee suoli: suoli di origine vulcanica soprattutto a nord, nell’area del Vulture e nei rilievi circostanti, sono di origine per lo più piroclastica e presentano sviluppate proprietà fisico-chimiche che conferiscono loro un’elevata fertilità.
Nell’area appenninica e nella fossa bradanica ritroviamo formazioni geologiche a litologia argillosa con consistente presenza di suoli a tessitura fine suoli e con grado di evoluzione differente. Questi suoli presentano orizzonti superficiali di colore scuro per effetto dell’arricchimento in sostanza organica; questa caratteristica è indice di proprietà favorevoli, quali un buon livello di fertilità agraria e di attività biologica.
Nell’area sud della regione e in provincia di Matera sono prevalenti suoli dei rilievi collinari argillosi su depositi marini a granulometria fine, argillosa e limosa, e subordinatamente su depositi alluvionali e lacustri.
L’altitudine dei terreni coltivati a vite è compresa tra i 200 e i 800 m s.l.m. con pendenza variabile e l’esposizione generale è orientata verso est e sud-est.
Il clima della regione rientra nell’area di influenza in parte del clima temperato e freddo, e in parte di quello mediterraneo; l’andamento delle temperature è caratterizzato da forti escursioni, con estati calde e inverni rigidi. Le precipitazioni medie annue, che variano con l’altitudine, vanno dai 529 mm di Recoleta (area litorale costiera metapontina) fino ai 2.000 di Lagonegro (area appenninica).
La distribuzione stagionale delle piogge ha caratteri tipicamente mediterranei concentrandosi per circa il 60% nel periodo autunno-inverno.
Legame Storico-Culturale
La coltivazione della vite in Basilicata ha origini antichissime, testimonianza della sua presenza ci portano agli Enotri e poi ai Lucani antichi popoli che abitarono l’Italia meridionale fin dal 1200- 1300 a.C., infatti secondo gli storici l’Enotria era così chiamata per la qualità eccezionale del vino prodotto.
I Greci, alla fine del II millennio, iniziarono la colonizzazione dell’Italia meridionale dando origine a nuove comunità e promuovendo lo sviluppo del commercio con la madrepatria, le terre della Basilicata diventarono sede di vie di comunicazione e di trasporto delle merci. I Greci furono portatori di nuove conoscenze e si deve ad essi l’introduzione di nuove varietà e di notevoli trasformazioni nella coltura della vite. I numerosi scritti di Plinio, Strabone, Virgilio, Marziale testimoniano la presenza di una viticoltura evoluta già presente in zona fin dal VII secolo a.C..
L’intero territorio regionale è disseminato di testimonianze e reperti di quell’epoca che documentano la presenza della vite e l’eccellente qualità dei vini ottenuti. Oltre all’’Aglianico del Vulture, vitigno più rinomato della regione, bisogna ricordare una notevole quantità di vitigni a bacca bianca e nera, coltivati da sempre in tutti in regione e molto spesso conosciuti solo con nomi locali, che hanno sostenuto per tanto tempo un ruolo importante nella viticoltura regionale.
Le prime notizie dettagliate e ordinate secondo un criterio scientifico sulla produzione dei vini prodotti in Basilicata da queste varietà coltivate risalgono alla “Statistica del Regno di Napoli” disposta da Gioacchino Murat nel 1811. Nel 1887 si tiene a Potenza la prima mostra enologica in cui vengono presentati vini ottenuti da 30 differenti varietà coltivate.
Possiamo affermare, quindi, che la Basilicata è tra le più antiche regioni d’Italia a vocazione viticola; alla fine del secolo scorso venivano censite 154 diverse denominazioni di cultivar diffuse nei comuni della Basilicata.
VINI DEGUSTATI DAL PANEL ASSOVINI SOMMELIER
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Visita in Cantina
Le Cantine Strapellum accolgono durante tutto l'anno turisti e appassionati di vino, dove è possibile effettuare visite guidate nel vigneto e nella cantina per conoscere l'azienda vinicola e scoprire i suoi vini attraverso degustazioni e ricercati abbinamenti con le specialità della cucina tipica locale.
Turismo del Vino
Per ogni viaggiatore l'Italia da sempre è terra di sogni, di emozioni, un luogo dove la storia si fonde con il mito, la natura è straordinariamente generosa e la cultura è il frutto della fusione di grandi civiltà. Le Strade del vino sono percorsi pensati esattamente per offrire all'enoturista esperienze inimmaginabili: viaggi alla scoperta di testimonianze storiche uniche al mondo, di scorci naturalistici di rara bellezza, di passeggiate distensive nei borghi, di giacimenti enogastronomici da scoprire, di vigneti e cantine vinicole da visitare e, ancora, agriturismi d’eccellenza, resort ospitali, ristoranti tipici, attività di artigianato locale, piccole botteghe di prodotti tipici locali, moda, servizi e negozi vari.
La Cantina Strapellum è posizionata lungo il percorso emozionale della Strada del Vino, il cui itinerario enoturistico racchiude la zona di produzione dei vini prodotti con la relativa Denominazione di Origine:
Video Presentazione della Cantina
Focus Cantine Strapellum
Anno di fondazione:
Ettari vitati:
Bottiglie prodotte:
Denominazione di Origine dei Vini prodotti:
Vendita diretta:
Vendita online:
Visite in cantina:
Degustazioni:
Ristorante:
Pernottamento:
Lingue parlate: Italiano
Contatti Cantine Strapellum
- Azienda: Cantine Di Palma e Cantine Strapellum
- Indirizzo: Contrada Scavone, Zona Industriale, Lotto 14/15 - 85028 Rionero in Vulture (Potenza)
- Telefono: +39 0972 083446 - 328 6629077
- Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Web: www.cantinestrapellum.com
Spaghetti alla Campolattaro
Ricetta del territorio: Campania
Piatto di portata: Primo
Pietanza a base di: Pesce
Preparazione: Facile
Dosi per: 6 persone
INGREDIENTI
- 450 gr. Spaghetti
- 200 gr. Tonno sott'olio
- 6 Filetti di acciughe salate
- 1 Mestolo di brodo di carne
- Sale
- Pepe
PREPARAZIONE
- Dopo aver lavato i filetti di acciughe, passateli al setaccio insieme al tonno
- Stemperate la crema ottenuta nel brodo caldo, profumando con pepe nero appena macinato
- Intanto, lessate gli spaghetti in acqua salata
- Scolateli al dente, unite il condimento e mescolate
- Servite la pietanza calda.
VINO CONSIGLIATO IN ABBINAMENTO
- FIANO BIO VEGAN
- Vino Bianco Secco
- Annata: 2015
- 14% Vol.
- Scheda tecnica del Vino: Fiano Bio Vegan »
- Certificato di Qualità del Vino: CQ 0046-04 »
- Produttore del Vino: Fontana Reale »
- Denominazione di Origine del Vino: Sannio DOC »
- Piatto tipico consigliato: Spaghetti alla Campolattaro »