Assovini
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 22.06.1987, G.U. 6 del 09.01.1988
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Reno D.O.C.
La denominazione di origine controllata «Reno» è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Montuni
- Montuni Frizzante
- Montuni Spumante
- Pignoletto
- Pignoletto Frizzante
- Pignoletto Spumante
- Bianco
- Bianco Frizzante
- Bianco Spumante
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Reno
- Reno Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 40% Vitigni Albana e Trebbiano Romagnolo, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore gradevole, delicato e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, sapido, armonico.
- Reno Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Spumante Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 40% Vitigni Albana e Trebbiano Romagnolo, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla Spuma fine e persistente o vivace, Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore gradevole, delicato e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, sapido, armonico.
- Reno Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 40% Vitigni Albana e Trebbiano Romagnolo, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore gradevole, delicato e Sapore da secco a dolce, sapido, armonico.
- Reno Montuni (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Montù
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore giallo paglierino, Odore gradevole, caratteristico, vinoso e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, sapido, di giusto corpo.
- Reno Montuni Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Montù
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla Spuma vivace, evanescente, Colore giallo paglierino di varia intensità, Odore gradevole, caratteristico, vinoso e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, sapido, di giusto corpo.
- Reno Montuni Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigno Montù
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino, Odore gradevole, caratteristico, vinoso e Sapore da secco a dolce, sapido, di giusto corpo.
- Reno Pignoletto (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Pignoletto
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli, Odore delicato, caratteristico e Sapore da secco a dolce, armonico, fine.
- Reno Pignoletto Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Pignoletto
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla Spuma fine e persistente o vivace, Colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli, Odore delicato, caratteristico e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, armonico, fine.
- Reno Pignoletto Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigno Pignoletto
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli, Odore delicato, caratteristico e Sapore da secco a dolce, armonico, fine.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Reno
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Reno si estende ai piedi dell'Appennino emiliano, in un territorio pianeggiante, adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Reno è localizzata in:
- provincia di Bologna, e comprende il territorio dei comuni di Imola, Dozza, Castel San Pietro Terme, Castelguelfo, Medicina, Ozzano dell’Emilia, Castenaso, Budrio, Granarolo dell’ Emilia, Bologna, San Lazzaro di Savena, Bentivoglio, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, Pieve di Cento, Castelmaggiore, Argelato, Castello d’Argile, Casalecchio di Reno, Calderara di Reno, Sala Bolognese, Zola Predosa, Crespellano, Anzola dell’Emilia, San Giovanni in Persiceto, Sant’ Agata Bolognese, Crevalcore e Bazzano.
- provincia di Modena, e comprende il territorio dei comuni di Ravarino, Nonantola, Castelfranco Emilia, San Cesario sul Panaro e Savignano sul Panaro.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Reno
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Reno prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Reno non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Nella designazione dei Vini DOC Reno può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
4. Produttori di Vino DOC Reno
Con l’utilizzo della DOC Reno i Produttori Vinicoli Emiliano-Romagnoli sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino del Vino DOC Reno
Piatti a base di pesce, salumi tipici romagnoli, prosciutto di Modena, culatello, spalla cotta, tortellini in brodo.
6. Storia e Letteratura del Vino del Vino DOC Reno
La D.O.C. “Reno” viene utilizzata e presentata abbinata ai nomi dei vitigni “Montuni” e “Pignoletto” in misura molto minore viene rivendicata la DOC “Reno” abbinata alla tipologia “Bianco”.
Il vitigno Montù è una delle prime varietà di uva bianca che compare nella zona pianeggiante e pede-collinare nei dintorni di Bologna. Si ricordano le citazioni dell' Acerbi che con il sinonimo di Montonego lo descrive già nel 1823 come vitigno presente nei dintorni di Bologna. Altre citazioni sono riportate nel "Saggio di ampelografia universale" da Giuseppe dei Conti di Rovasenda.
Domizio Cavazza nel testo "viticoltura" scrive della presenza del vitigno Montù nella pianura tra Modena e Bologna: cita il vino bianco asciutto, sapido, piacevolissimo. Anche nel testo "uve da vino" di Norberto Marzotto si cita il Montù tra le varietà maggiormente diffuse nella piana Bolognese.
Oggi nelle terre che furono dei Bentivoglio e in molti comuni della pianura bolognese e modenese, la coltura di questo vitigno è molto diffusa ed è fondamentale per i viticultori della zona e le loro cantine sociali, tantè che il vitigno Montù è tra le varietà più rappresentative nella zona di produzione della DOC “Reno”.
Il vitigno Pignoletto è diffuso da molto tempo nella pianura Bolognese. Dall'inizio del secolo fino agli anni '60 veniva coltivato principalmente in consociazione all'olmo nelle tradizionali "alberate bolognesi", sistemi di allevamento a filare che raggiungevano anche gli otto metri di altezza e rispondevano a due esigenze essenziali: la produzione di ottima uva da vino che veniva in gran parte commercializzata in castellate (antica misura di uva pigiata pari a circa 840 litri) e mezze (420 litri) nella città di Bologna e la difesa dal vento delle piantagioni di canapa, diffusissime nella zona.
Esso è stato oggetto di approfondito studio da parte dei Professori Faccioli e Marangoni dell'Istituto di Coltivazioni Arboree dell' Università di Bologna, studio pubblicato su "La Mercanzia", n. 2 - Marzo - Aprile 1978. Nella prefazione allo studio i Professori Faccioli e Marangoni citano testualmente: «Da tempo è diffuso nella parte nord-ovest della provincia di Bologna (comune di Bentivoglio e terreni limitrofi) un vitigno localmente chiamato "Pignoletto", "Pignolino", "Alionzina", che ha incontrato il favore dei viticoltori per le sue caratteristiche agronomico colturali ed enologiche.
La sua coltura si è estesa anche nella fascia collinare (zona dei Colli Bolognesi), ove veniva erroneamente chiamato "Pinot Bianco" ed è diventato uno dei vitigni fondamentali della locale viticoltura.
E ancora, al capitolo "Origini e Storia": «Sembra mancare una documentazione scritta riguardante questo vitigno nella provincia di Bologna, anche se si trovano accenni e riferimenti ad "Uve Pignole" (Tanara, 1658).
Oggi la coltura di questo vitigno si è ulteriormente estesa interessando anche il territorio dei comuni della media pianura modenese posti alla destra del fiume Panaro. Nell'ambito del territorio delimitato dalla zona di produzione dei vini a Denominazione di Origine Controllata Reno è diffusa, da molto tempo, la coltivazione di altri due importanti vitigni: l'Albana e il Trebbiano.
Il vitigno Trebbiano fece la sua comparsa in Emilia Romagna in epoca antichissima, con I'avvento del popolo etrusco. Pier Dè Crescenzi, nel suo trattato "Liber ruralium coinmodoruin", apparso nel 1305, scrive tra l'altro: "C'è un'altra specie di uva, detta tribiana, che è bianca, con acini tondi, piccoli e abbondanti; in giovane età questa vite non dà frutto, crescendo diventa feconda". Nello stesso secolo del Dè Crescenzi la parola trebbiano comincia a correre in tutta
Il Vino DOC Reno ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 22 giugno 1987.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 22.07.1971, G.U. 223 del 04.09.1971
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 30.03.2015
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Reggiano D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Reggiano” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Lambrusco (anche Frizzante e Spumante)
- Lambrusco Salamino (anche Frizzante)
- Rosso (anche Frizzante)
- Bianco Spumante
- Lambrusco Novello (anche Frizzante)
- Rosso Novello
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Reggiano
- Reggiano Lambrusco (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigni Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Montericco, Lambrusco Maestri, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco grasparossa, Lambrusco Viadanese, Lambrusco Oliva, Lambrusco Barghi, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancellotta, Malbo gentile, Lambrusco a foglia frastagliata, Fogarina, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore rosato più o meno intenso, rosso dal rubino al rosso intenso, Odore gradevole, caratteristico che varia dal fruttato al floreale e Sapore secco, abboccato, amabile, dolce, fresco, gradevole, caratteristico.
- Reggiano Lambrusco Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigni Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Montericco, Lambrusco Maestri, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco grasparossa, Lambrusco Viadanese, Lambrusco Oliva, Lambrusco Barghi, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancellotta, Malbo gentile, Lambrusco a foglia frastagliata, Fogarina, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dalla Spuma vivace, evanescente, Colore rosato più o meno intenso, rosso dal rubino al rosso intenso, Odore gradevole, caratteristico che varia dal fruttato al floreale e Sapore secco, abboccato, amabile, dolce, fresco, gradevole, caratteristico.
- Reggiano Lambrusco Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Montericco, Lambrusco Maestri, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco grasparossa, Lambrusco Viadanese, Lambrusco Oliva, Lambrusco Barghi, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancellotta, Malbo gentile, Lambrusco a foglia frastagliata, Fogarina, da soli o congiuntamente
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Novello dal Colore rosso, Odore vinoso, intenso, fruttato e Sapore sapido, caratteristico.
- Reggiano Lambrusco Novello Frizzante (Vino Rosso Novello Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Montericco, Lambrusco Maestri, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco grasparossa, Lambrusco Viadanese, Lambrusco Oliva, Lambrusco Barghi, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancellotta, Malbo gentile, Lambrusco a foglia frastagliata, Fogarina, da soli o congiuntamente
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Novello Frizzante dalla Spuma vivace, evanescente, Colore rosso, Odore vinoso, intenso, fruttato e Sapore sapido, vivace.
- Reggiano Lambrusco Spumante (Vino Rosso Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigni Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco Montericco, Lambrusco Maestri, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco grasparossa, Lambrusco Viadanese, Lambrusco Oliva, Lambrusco Barghi, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancellotta, Malbo gentile, Lambrusco a foglia frastagliata, Fogarina, da soli o congiuntamente
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Spumante dalla Spuma vivace, evanescente, Colore rosato più o meno intenso, rosso dal rubino al rosso intenso, Odore gradevole, caratteristico che varia dal fruttato al floreale e Sapore secco, abboccato, amabile o dolce, fresco, morbido, caratteristico.
- Reggiano Lambrusco Salamino (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Lambrusco Salamino
- =< 15% Vitigni Ancellotta, Lambrusco Marani, Lambrusco di Sorbara e Malbo Gentile, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore rosato o rosso, Odore gradevole, caratteristico che varia dal fruttato al floreale e Sapore secco, abboccato, amabile, dolce, fresco, gradevole, caratteristico.
- Reggiano Lambrusco Salamino Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Lambrusco Salamino
- =< 15% Vitigni Ancellotta, Lambrusco Marani, Lambrusco di Sorbara e Malbo Gentile, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dalla Spuma vivace, evanescente, Colore rosato o rosso, Odore gradevole, caratteristico che varia dal fruttato al floreale e Sapore secco, abboccato, amabile o dolce, fresco, gradevole, caratteristico.
- Reggiano Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- >< 30-60% Vitigno Ancellotta
- >< 40-70% Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco di Sorbara, Malbo Gentile, Lambrusco Maestri, Lambrusco grasparossa, Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Marzemino, Lambrusco Oliva, Lambrusco Viadanese, Lambrusco a foglia frastagliata, Fogarina, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore rosso, Odore caratteristico, fruttato, floreale e Sapore secco, abboccato, amabile, dolce, gradevole, pieno.
- Reggiano Rosso Novello (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- >< 30-60% Vitigno Ancellotta
- >< 40-70% Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco di Sorbara, Malbo Gentile, Lambrusco Maestri, Lambrusco grasparossa, Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Marzemino, Lambrusco Oliva, Lambrusco Viadanese, Lambrusco a foglia frastagliata, Fogarina, da soli o congiuntamente
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Novello dal Colore rosso, Odore vinoso, intenso, fruttato e Sapore sapido, tranquillo.
- Reggiano Rosso Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
- >< 30-60% Vitigno Ancellotta
- >< 40-70% Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco di Sorbara, Malbo Gentile, Lambrusco Maestri, Lambrusco grasparossa, Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon, Marzemino, Lambrusco Oliva, Lambrusco Viadanese, Lambrusco a foglia frastagliata, Fogarina, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dalla Spuma vivace, evanescente, Colore rosso, Odore caratteristico, fruttato, floreale e Sapore secco, abboccato, amabile, dolce, gradevole.
- Reggiano Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- = 100% Vitigni Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco salamino, Lambrusco Montericco, Lambrusco di Sorbara e Malbo, da soli o congiuntamente
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore bianco con leggera tendenza al paglierino, Odore caratteristico, fruttato, floreale e Sapore sapido, fresco, armonico, vellutato, morbido, secco, abboccato, amabile e dolce.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Reggiano
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Reggiano ricade nella parte centro occidentale della regione Emilia-Romagna, nella provincia di Reggio Emilia, e si estende su un ampio territorio di pianura ed un più limitato territorio collinare adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Reggiano è localizzata in:
- provincia di Reggio Emilia e comprende il territorio dei comuni di Rolo, Fabbrico, Campagnola, Rio Saliceto, Correggio, San Martino in Rio, Bagnolo in Piano, Novellara, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Gualtieri, Guastalla, Reggiolo, Sant’Ilario d’Enza, Reggio Emilia, Cavriago, Bibbiano, Montecchio, San Polo d’Enza, Canossa, Quattro Castella, Vezzano sul Crostolo, Albinea, Scandiano, Casalgrande, Rubiera, Viano, Castellarano, Campegine, Poviglio, Boretto, Gattatico, Brescello, Carpineti e Baiso.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Reggiano
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Reggiano prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Reggiano non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Reggiano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, fatta eccezione per le tipologie Frizzante e Spumante.
- I Vini DOC Reggiano Novello devono essere ottenute con almeno il 50% di vino proveniente dalla macerazione carbonica delle uve.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Reggiano Bianco Spumante devono essere vinificate in bianco.
4. Produttori di Vino DOC Reggiano
Con l’utilizzo della DOC Reggiano i Produttori Vinicoli Emiliano-Romagnoli sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Reggiano
Piatti tipici della cucina emiliana, come tortellini, tagliatelle al ragù, lasagne verdi, culatello, zampone, torte di riso e tutti i salumi tipici della regione.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Reggiano
Il vigneto reggiano risale all’epoca romana (mosaici del I secolo a.c. conservati presso i Musei Civici di Reggio Emilia). Notizie della diffusione della coltura della vite nell’area delimitata giungono dai numerosi contratti d’enfiteusi del medioevo, IX-X sec. d.c., ribadite dagli Statuti del 1265.
Il legame con vitigni autoctoni denominati “uve lambrusche” è sancito già nel 1303 dal Pier De Crescenzi. La migliore conferma dell’importanza del vino nel reggiano resta in ogni caso l’enorme diffusione della vite sul territorio provinciale, testimoniata nel 1597 da Andrea Bacci, nel 1661 da Vincenzo Tanara e nel XIX secolo da Filippo Re, Claudio della Fossa e Claudio Roncaglia, che evidenziano i tratti tipici del vino prodotto: brusco e frizzante, più o meno corposo.
Nel 1847 si producono in provincia di Reggio Emilia un milione di quintali di uva (Bellocchi), che salgono a 1,7 milioni di quintali nel decennio 1908-1918, realizzati su di 107.000 Ha di vigna a coltura promiscua, con filari di viti maritate a tutori vivi, che si estende ininterrotta dalla dolce collina alle rive del fiume Po.
La produzione principale è di mosti e vini rossi, in particolare lambruschi, prevalentemente frizzanti, in buona parte esportati in Veneto o all’estero, come indicano documenti ferroviari dei primi del ‘900.
In questo periodo nascono le prime strutture cooperative per la lavorazione e la commercializzazione di mosti e vini, che si diffonderanno rapidamente su tutta l’area delimitata e si sviluppa l’enologia della zona.
Del 1906 è la prima cantina sociale, sorta a San Martino in Rio. La legge del 10 luglio 1930 riconosce il lambrusco tra i vini tipici italiani.
Con l’evoluzione del’enologia reggiana, cambia anche il paesaggio vitato: dagli anni ’60 del XX sec., la superficie vitata a cultura promiscua si riduce sensibilmente, lasciando il posto a vigneti specializzati, presupposto per una maggiore qualificazione della viticoltura della zona.
Il 18-12-1962 nasce il “Consorzio volontario per la difesa del vino tipico lambrusco reggiano”, che successivamente avrà l’incarico di tutelare e promuovere i vini reggiani in Italia e nel mondo.
Nel 1972, con decreto del presidente della repubblica del 22 luglio, viene riconosciuta la denominazione d’origine controllata “Lambrusco Reggiano”, che interessa un’ampia zona di pianura, soprattutto a nord-est di Reggio Emilia, e verso sud, compresa una prima zona di collina, e i seguenti vitigni: Lambrusco Marani, Lambrusco Salamino, Lambrusco di Montericco, Lambrusco Maestri e Ancellotta.
Nel 1976 il Lambrusco prodotto nel reggiano, grazie alle Cantine Cooperative Riunite, è il vino italiano varietale più esportato negli Stati Uniti, e tra i primi nel mondo.
Nel corso degli anni, successive modifiche portano alla denominazione in “Reggiano”, approvata nel 1996, nella quale vengono specificate le zone di produzione insieme alle tipologie realizzabili, in modo da legare i prodotti ottenibili alle zone più vocate, non solo per le caratteristiche naturali ma anche per storia e tradizione.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 21.07.2010, G.U. 180 del 04.08.2010
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.11.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Ortrugo dei Colli Piacentini (o Ortrugo - Colli Piacentini) D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Ortrugo dei Colli Piacentini” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Ortrugo dei Colli Piacentini
- Ortrugo dei Colli Piacentini Frizzante
- Ortrugo dei Colli Piacentini Spumante
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini
- Ortrugo dei Colli Piacentini (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 90% Vitigno Ortrugo
- =< 10% Uve a ad altri Vitigni a bacca bianca coltivati nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore paglierino chiaro tendente al verdognolo, Odore delicato, caratteristico e Sapore secco o abboccato, retrogusto amarognolo, tranquillo.
- Ortrugo dei Colli Piacentini Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Ortrugo
- =< 10% Uve a ad altri Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla Spuma evanescente, Colore paglierino chiaro tendente al verdognolo, Odore delicato, caratteristico e Sapore fresco, fine, gradevole con retrogusto amarognolo.
- Ortrugo dei Colli Piacentini Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry
- => 90% Vitigno Ortrugo
- =< 10% Uve a ad altri Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore paglierino chiaro tendente al verdognolo, Odore delicato, caratteristico e Sapore Brut o secco o abboccato, retrogusto amarognolo.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini si estende nel territorio collinare-pedemontano piacentino situato sul versante settentrionale dell'Appennino Ligure, nel tratto che va dal confine tra Lombardia ed Emilia (Provincia di Pavia) fino a quello che separa le province di Piacenza e Parma. L'area abbraccia le quattro principali vallate piacentine, ossia: Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e Val d'Arda, i cui territori adeguatamente ventilati e luminosi sono ideali all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne, soprattutto quelle da cui si ottengono i vini frizzanti, che per il territorio costituiscono la tipologia di vino di maggiore produzione.
La zona di produzione del Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini è localizzata in:
- provincia di Piacenza e comprende il territorio dei comuni di Caminata (escluso le isole amministrative in provincia di Pavia), Nibbiano, Pianello Val Tidone, Piozzano, Ziano Piacentino e, in parte, il territorio dei comuni di Agazzano, Alseno, Bettola, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Carpaneto Piacentino, Castell’Arquato, Castel San Giovanni, Coli, Gazzola, Gropparello, Lugagnano Val d’Arda, Pecorara, Ponte dell’Olio, Rivergaro, San Giorgio Piacentino, Travo, Vernasca e Vigolzone.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 10%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini
Con l’utilizzo della DOC Ortrugo dei Colli Piacentini i Produttori Vinicoli Emiliano-Romagnoli sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino del Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini
Antipasti a base di salumi, pesci e crostacei, cappelletti in broco, secondi di carni bianche.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini
Piacenza da sempre produce vini ed il vino è coltura e tradizione; Piacenza è Terra di vini da epoche remote: hanno impiantato viti i paleoliguri, gli etruschi, i romani; hanno fatto il vino dalle nostre parti i legionari latini, i galli, i celti.
Cultura Greca Etrusca
Ma l’origine e la tradizione proviene ed è fondata sulle conoscenze greche: i viticoltori piacentini hanno sempre allevato la vite in forma bassa con le "carasse" (vinae characatae di Columella) sostenendo che "è il palo che fa l’uva".
L’antica nobiltà dei vini piacentini è suffragata da tanti reperti e testimonianze uniche e inconfutabili. E con l’età del ferro, al primo millennio a.C., che gli abitanti delle terre mare palafitticole vicino al Po emigrarono verso le colline piacentine, fondando l’importante centro culturale e termale di Veleja e impiantando le prime viti.
Tra il IV e il II sec. a.C. popolazioni galliche scesero in pianura padana (Gallia Cisalpina) e vi portarono le loro conoscenze vitivinicole, compreso un nuovo modo di conservare il vino e trasportarlo: la botte di legno assai più forte e robusta della terracotta.
Famoso nel mondo è il Fegato Etrusco: ritrovato nel 1877 a Settima di Gossolengo, datato II sec. a.C., è un reperto bronzeo che riproduce l’organo anatomico di un bovino e presenta diverse iscrizioni fra cui quella del dio Fufluns, cioè un’ aruspice di abbondanza e di protezione, sia enoica che salutare.
Gli etruschi erano colti, di carattere mite, il vino nei banchetti, rappresentava un elemento di amicizia e di convivialità, di uso parco non smodato: l’etrusco Saserna, il più noto agricoltore in terra piacentina, nel II sec. a.C. racconta che alla sua tavola si beveva il "Kilkevetra", il vino di bosco dell’Appennino piacentino.
Cultura Latina
Risalendo del buio di ere così remote, troviamo più vaste e più ricche documentazioni: i numerosi cocci di vasi vinari affiorati in Val Trebbia e in Val Nure, la preziosa patera trovata nel tardo ottocento sulle colline di Bicchignano; il bel vaso metallico decorato a sbalzo con tralci di vite e grappoli d’uva, dissepolto a Veleja nel 1760.
I vini piacentini dovevano essere già più che famosi ai tempi dei romani. Basta sfogliare i classici latini per scoprire, per esempio, che dei nostri vini parlava perfino Cicerone quando nel Senato di Roma apostrofava il suo avversario e collega piacentino Pisone (padre di Calpurnia, moglie di Giulio Cesare) accusandolo di bere calici troppo grandi di vino di Piacenza.
E’ sicuramente di questo periodo storico, nel massimo splendore dell’Impero Romano, la ricca forgiatura del primo grande bicchiere "gutturnium". Invece Licino Sestulo, che preferiva le lodi aperte alle frecciate polemiche, predicava nel Foro che "vinum merum placentium laetificat", cioè che il vino schietto di Piacenza aiuta a rasserenare lo spirito.
Vino dei Papi
Così come amavano i nostri vini per "lo gusto, et la prelibatezza" gli Sforza, il Piccinino ed il Colleoni. Beveva vini piacentini anche papa Paolo III Farnese "et anco ne mandava a pigliare - come scrive in una sua memoria il dispensiere pontificio Sante Lancerio - anco se fosse a Ferrara et a Bologna".
Tra un capolavoro e l’altro, si ristorava con i vini dei Colli Piacentini addirittura anche il grande Michelangelo, che li riceveva in botticelle (che poi il grande artista faceva travasare in fiaschi) dal piacentino Giovanni Durante, un faccendiere al quale Buonarroti aveva affidato la riscossione delle gabelle (circa 600 scudi d’oro all’anno) per i traghetti e l’uso del porto sul Po a Piacenza.
Il diritto a gabellare, Michelangelo lo aveva avuto da Papa Paolo III Farnese, finalmente nel 1535 come pagamento degli affreschi della Cappella Sistina.
Nella "De Naturali Vinarum Historia" di Andrea Bacci, edita esalta la qualità dei nostri vini, definendoli "vina valida, synceriora ac multae laudis".
Vino dei Re
Il celebre generale piacentino conte Felice Gazzola li fece assaggiare a Carlo III di Spagna che gustandoli con soddisfazione esclamò: "Sono vini eccellenti! Mai ne bevvi di migliori in vita mia".
Invece Filippo V quasi li esigeva dal suo primo ministro, il piacentino cardinale Giulio Alberoni, il quale li faceva giungere in Spagna in speciali fiasche, attraverso le valige diplomatiche in cui erano stipati anche il formaggio grana ed i prelibati salumi piacentini.
Antichi documenti e cronache del tempo dimostrano che nella seconda metà del ‘600 i vini piacentini erano esportati in Francia.
Vino di Pregio
Nel 1987 l’Office Internationale de la Vigne et du Vin ha insignito Piacenza dell’ambito titolo di “Città Internazionale della Vite e del Vino”, un prestigioso blasone che riconosce l’alta qualità e la nobiltà dei nostri vini.
Il nome probabilmente deriva da Altrughe, Altrugo o Artrugo, nomi riportati nel bollettino ampelografico pubblicato nel 1875 e fa riferimento ad un vitigno coltivato nel circondario locale.
Il primo autore che cita esplicitamente l’attuale termine è stato il Toni, nel 1927, quando sottolineava “l’Ortrugo è incluso fra i principalissimi vitigni bianchi da vino della Provincia di Piacenza".
In un successivo elenco dei vitigni coltivati in Emilia-Romagna formulato da Domenico Cavazza, il nome Ortrugo non compare: ciò fa presumere che per un certo numero di anni l’Ortrugo abbia “ceduto” il passo alle più blasonate uve rosse.
Il Vino DOC Ortrugo dei Colli Piacentini ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 21 luglio 2010.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 27.07.2009, G.U. 184 del 10.08.2009
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 30.03.2015
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Modena (o di Modena) D.O.C.
La denominazione di origine controllata "Modena" o "di Modena" è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Lambrusco Spumante
- Lambrusco Rosato Spumante
- Lambrusco Frizzante
- Lambrusco Rosato Frizzante
- Lambrusco Novello Frizzante
- Pignoletto Spumante
- Pignoletto Frizzante
- Rosso Spumante
- Rosso Frizzante
- Rosso Novello Frizzante
- Rosato Spumante
- Rosato Frizzante
- Bianco Spumante
- Bianco Frizzante
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Modena
- Modena Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Montuni, Pignoletto e le varietà di Trebbiano coltivati nella regione Emilia Romagna, dal soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma vivace, evanescente, Colore giallo paglierino di varia intensità, Odore delicato, fragrante, caratteristico con note floreali e fruttate e Sapore di corpo fresco, armonico.
- Modena Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigni Montuni, Pignoletto e le varietà di Trebbiano coltivati nella regione Emilia Romagna, dal soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino di varia intensità, odore delicato, fragrante, caratteristico con note floreali e fruttate, dal sapore secco o asciutto, abboccato o semisecco, amabile, dolce, fresco, armonico con delicato sentore di lievito.
- Modena Rosso Novello Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva e Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancelotta, Fortana e altre Uve a bacca nera prodotte da altri Vitigni coltivati nella regione Emilia Romagna, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rossso Spumante dalla spuma vivace, evanescente, Colore rosso rubino o granato di varia intensità, Odore vinoso, intenso, caratteristico con note floreali e fruttate dal Sapore fresco, sapido, di corpo, intenso, armonico.
- Modena Rosso Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva e Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancelotta, Fortana e altre Uve a bacca nera prodotte da altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rossso Spumante dalla spuma vivace, evanescente, Colore rosso rubino o granato di varia intensità, Odore delicato, fragrante, caratteristico con note floreali e Sapore di corpo fresco, sapido, intenso, armonico.
- Modena Rosso Spumante (Vino Rosso Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigni Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva e Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancelotta, Fortana e altre Uve a bacca nera prodotte da altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna, da soli o congiuntamente
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosso rubino o granato di varia intensità, Odore delicato, fragrante, ampio con note floreali e sapore secco o asciutto, abboccato o semisecco, amabile, dolce, fresco, armonico con delicato sentore di lievito.
- Modena Rosato Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva e Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancelotta, Fortana e altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Spumante dalla spuma vivace, evanescente, Colore rosato più o meno intenso, Odore gradevole, netto, fragrante, caratteristico con note floreali e fruttate e Sapore di corpo, fresco, sapido.
- Modena Rosato Spumante (Vino Rosato)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigni Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva e Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancelotta, Fortana e altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna, da soli o congiuntamente
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosato più o meno intenso, odore fragrante, caratteristico con note floreali e fruttate e sapore secco o asciutto, abboccato o semisecco, amabile, dolce, fresco, armonico con delicato sentore di lievito.
- Modena Pignoletto Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pignoletto e
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma vivace, evanescente, Colore giallo paglierino brillante, Odore delicato, fragrante, caratteristico con note fruttate e Sapore di corpo fresco, sapido, intenso, armonico.
- Modena Pignoletto Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigno Pignoletto e
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino con riflessi dorati, odore fragrante, caratteristico, pieno e sapore secco o asciutto, abboccato o semisecco, amabile, dolce, fresco, armonico con delicato sentore di lievito.
- Modena Lambrusco Rosso Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva e Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancelotta, Fortana e altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dalla spuma vivace, evanescente, Colore rosso rubino o granato di varia intensità, Odore delicato, fragrante, caratteristico con note floreali e Sapore di corpo fresco, sapido, intenso, armonico.
- Modena Lambrusco Rosso Spumante (Vino Rosso Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigni Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva e Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancelotta, Fortana e altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna, da soli o congiuntamente
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosso rubino o granato di varia intensità, odore delicato, fragrante, ampio con note floreali e sapore secco o asciutto, abboccato o semisecco, amabile, dolce, fresco, armonico con delicato sentore di lievito.
- Modena Lambrusco Novello Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva e Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancelotta, Fortana e altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna, da soli o congiuntamente
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dalla spuma vivace, evanescente, Colore rosso rubino o granato di varia intensità, Odore vinoso, intenso, caratteristico con note floreali e fruttate e Sapore di corpo fresco, sapido, intenso, armonico.
- Modena Lambrusco Rosato Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva e Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancelotta, Fortana e altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna, da soli o congiuntamente
- => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Frizzante dalla spuma vivace, evanescente, Colore rosato più o meno intenso, Odore gradevole, netto, fragrante, caratteristico con note floreali e fruttate e Sapore di corpo fresco, sapido.
- Modena Lambrusco Rosato Spumante (Vino Rosato Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigni Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Salamino, Lambrusco Marani, Lambrusco Maestri, Lambrusco Montericco, Lambrusco Oliva e Lambrusco a foglia frastagliata, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni Ancelotta, Fortana e altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna, da soli o congiuntamente
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosato più o meno intenso, odore fragrante, caratteristico con note floreali e fruttate e sapore secco o asciutto, abboccato o semisecco, amabile, dolce, fresco, armonico con delicato sentore di lievito.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Modena
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Modena si estende nella zona appenninica centrale dell'Emilia Romagna, in un territorio collinare e pianeggiante adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Modena è localizzata in:
- provincia di Modena e comprende il territorio dei comuni di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Cavezzo, Concordia sul Secchia, Finale Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Guiglia, Maranello, Marano sul Panaro, Medolla, Mirandola, Modena, Nonantola, Novi di Modena, Prignano sul Secchia, Ravarino, S.Cesario sul Panaro, S.Felice sul Panaro, S. Possidonio, S. Prospero sul Secchia, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Soliera, Spilamberto e Vignola.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Modena
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Modena prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Modena non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 10%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC ma può essere riclassificata come Vino IGT tra le tipologie prodotte nel territorio. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il Vino DOC Modena con menzione Frizzante deve essere ottenuto con il metodo Charmat, ovvero con la rifermentazione in autoclave.
- Il Vino DOC Modena con menzione Spumante deve essere ottenuto con il Metodo Classico, ovvero con la rifermentazione in bottiglia.
- I Vini DOC Modena Rosati Frizzanti devono riportare in etichetta l'indicazione "Rosato"; per le tipologie e Spumante Rosato possono indicare, in alternativa, "Rosè".
4. Produttori di Vino DOC Modena
Con l’utilizzo della DOC Modena i Produttori Vinicoli Emiliano-Romagnoli sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino del Vino DOC Modena
Primi e secondi piatti di carne rossa e selvaggina.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Modena
Fattori umani rilevanti per il legame Della “vitis Labrusca” ne parla Catone nel De Agricoltura e Varrone nel De Rustica. E ancora Plinio, che nella Naturale Historia, documenta le caratteristiche della “vitis vinifera” “le cui foglie come quelle della vite Labrusca, diventano di colore sanguigno prima di cadere”.
Nel 1300 il bolognese Pier dè Crescenzi, nel suo trattato di agricoltura osserva sulle Labrusche, che “nere sono, tingono i vini e chiariscono, ma intere e con raspi stropicciati si pongono nei vasi e non viziano il sapore del vino”. E’ il primo documento che indica che in quei tempi era nato l’uso di fare il vino dall’uva di quelle viti, che forse non erano più tanto “selvatiche”. Occorre ricordare infatti che le antiche Labrusche erano le viti selvatiche (vitis vinifera silvestris) o le viti della sottospecie vitis vinifera sativa, che nascevano spontaneamente da seme, nei luoghi non coltivati. Per questo motivo il Lambrusco è considerato uno dei vitigni più autoctoni del mondo in quanto deriva dall’evoluzione genetica della vitis vinifera silvestris occidentalis la cui domesticazione ha avuto luogo nel territorio modenese.
Il vino Lambrusco è sempre stato tenuto in grande onore dai Duchi, tanto è vero che, due secoli e mezzo prima, in un suo “olografo” del giugno del 1430, Nicolò III d’Este aveva ordinato che “di tutto il vino che veniva condotto da Modena a Parigi, la metà del dazio non venisse pagata”, in modo da favorirne il commercio.
Gli autori più significativi dell’800 confermano come nel corso dei secoli Modena rappresenta un territorio vocato alla produzione di vini mossi che hanno acquisito particolare notorietà e tradizione di produzione e consumo e i cui caratteri sono dovuti esclusivamente o essenzialmente all’ambiente, compresi tutti i fattori naturali e umani che lo definiscono.
L’origine storica della menzione “Modena” o “di Modena” è sicuramente nota nella metà del 1800 grazie alla metodologia produttiva relativa al tipico vino frizzante/spumante rosso derivato da un uvaggio dei vari lambruschi tradizionalmente coltivati in provincia di Modena. Il vino ottenuto veniva denominato “Lambrusco di Modena” in quanto nome della città capoluogo di provincia.
I consistenti e significativi risultati commerciali, consolidatisi in oltre un secolo di attività, hanno reso il “Lambrusco di Modena” un vino tra i più qualificati del’enologia provinciale.
Il Vino DOC Modena ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 27 luglio 2009.