La presenza di quasi tutte le Doc sarde conferisce al Campidano importanza di grande rilievo fra le zone vinicole dell’Isola. E’ la roccaforte dei vini tradizionali, con produzioni esclusive e presenze specifiche di interesse locale. Nell’entroterra cagliaritano si producono molti vini regionali e le Doc Monica, Nasco, Moscato, Malvasia, Girò e Nuragus di Cagliari.
“Anche le reclute vanno a Cagliari cantando, perché Cagliari è la bandiera, perché Cagliari è l’avventura, è la luna da toccare con mano, è l’iniziazione ai misteri”. Così scriveva Salvatore Cambosu come omaggio alla città capoluogo, sveglia, aperta alla circolazione delle idee, una vera città.
Le bellezze architettoniche di Cagliari sono numerose e spesso misconosciute. L’intero quartiere del Castello è un museo a cielo aperto nel quale rivive la storia della città. Nella Cattedrale, le sculture di un pulpito successivamente smembrato erano state realizzate per il Duomo di Pisa, e costituiscono il coronamento simbolico della stagione del romanico sardo.Il Museo Archeologico Nazionale conserva, negli straordinari reperti, la memoria della lunga storia di tutta la Regione.
La Strada del Vino si dirama dal capoluogo in quattro direzioni. L’itinerario più occidentale conduce a Decimomannu e permette la visita all’oasi di Mente Arcosu, Qui, in uno degli ultimi residui del patrimonio di foreste millenarie della Sardegna, tra lecci, ginepri, muschi, felci, ciclamini, orchidee selvatiche, eriche e corbezzoli, ha trovato il suo ultimo rifugio il cervo sardo.
Dopo aver toccato Monastir, la Strada arriva a Senorbì, terra di grande tradizione vinicola, centro di produzione di una Igt. Scendendo a sud-est, incontra la diramazione di Dolianova, altro grande centro vinicolo, principale realtà della Igt Parteolla, ma importante zona di produzione anche di numerose Doc: Cannonau, Vermentino, Moscato di Cagliari.
A oriente del capoluogo, Quartu Sant’Elena ha organizzato il ricco e documentato Museo etnografico in una tipica casa rurale campidana. Più a nord, dopo aver attraversato la selvaggia montagna dei Sette Fratelli, la Strada raggiunge Muravera, presso la foce del Flumendosa. La città è al centro di un importante distretto vinicolo, con i vicini San Vito e Villaputzu, al confine meridionale della Igt Ogliastra. Percorrendo la suggestiva costa meridionale, l’itinerario arriva a Castiadas, nell’area di Capo Ferrato da cui deriva una sottodenominazione del Cannonau di Sardegna.
Spiagge e scenari incantevoli hanno trasformato il villaggio di pescatori di Villasimius in un rilevante centro turistico. Da qui parte la panoramica litoranea che riconduce a Cagliari.