La Strada attraversa il comprensorio geografico ristretto in cui il vino Doc raggiunge i risultati più lusinghieri; parte da Offida, attraversa Acquaviva Picena, e giunge a San Benedetto del Tronto. Nonostante il Rosso Piceno Superiore faccia parte del disciplinare del Rosso Piceno, si tratta di due vini molto diversi sia per caratteristiche che per area geografica.
Il comprensorio geografico nel quale si produce il Rosso Piceno Superiore, è alquanto ristretto: la zona è posta tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. In totale sono compresi nella zona di produzione 33 comuni. Si tratta di dolci colli che dal 1977 sono percorsi da una "strada del vino Rosso Piceno Superiore", che partendo da Offida, attraversa Acquaviva Picena e giunge sino a San Benedetto. Il rito della tavola, da queste parti, è stato sempre coltivato con amorevole sollecitudine, come dimostra anche l'esistenza di due Accademie, quella "Picena della cucina" e quella del "Vino de la Marca".
Il Rosso Piceno Superiore fa parte del disciplinare del Rosso Piceno. Va detto però che si tratta di due vini molto diversi, sia per caratteristiche che per area geografica. La conoscenza del Rosso Piceno Superiore non è pari alla sua prelibatezza. Questo vino condivide la sua notorietà con il piatto principale della zona: il fritto misto all'ascolana, un'autentica specialità in cui troneggiano le olive farcite.
E' considerato da molti un vino "a tutto pasto", che va bene sia con sughi di carne robusti che con carni alla brace, con bolliti e con cacciagione. La ragione c'è: nel "Superiore" larga è la presenza del Sangiovese, accompagnato da Montepulciano e da Passerina e Trebbiano. Un vino particolare: nel colore, che già invita l'occhio ad una gratificante contemplazione: un rosso rubino inconfondibile. Nel sapore, armonico, asciutto, sapido. Nella robusta gradazione, 12 gradi, e infine nell' invecchiamento (l'età ottimale va dai due ai cinque anni).