Varietà: 262 VERNACCIA NERA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Vernaccia Nera, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Marche e Umbria.
La Vernaccia Nera è un vitigno coltivato nelle Marche, soprattutto nella zona di Serrapetrona, in provincia di Macerata, dove ancor oggi se ne producono quantitativi molto limitati, tanto da poterla considerare una rarità, sia dal punto di vista ampelografico che enologico.
Il termine "Vernaccia" sembra provenire dal latino "ver", Primavera, oppure da "vitis vernacula", ossia "di casa", come riportato dal Columella nella sua opera "De re rustica". Secondo altri il termine potrebbe essere di derivazione più recente e fatto risalire al vitigno di origine francese Grenache o dal suo sinonimo catalano Garnacha. Infatti esistono chiare similitudini tra quest'ultimo vitigno e la Vernaccia nera coltivata nelle Marche. Inoltre, dal punto di vista genetico, è ormai certa la comunanza di origine sia col Cannonau sardo che col Tocai rosso coltivato nel vicentino, anche se le tre specie continuano ad essere catalogate distintamente nel Registro nazionale varietà di vite.
La Vernaccia Nera è utilizzata soprattutto per la produzione del vino Vernaccia di Serrapetrona DOCG, spumante rosso ottenuto con la particolarità di sottoporre ad appassimento circa metà (40%) delle uve e procedere alla spumantizzazione dopo l'assemblaggio col vino ottenuto dalle uve non passite.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, orbicolare, quinquelobata, a volte trilobata
- Grappolo: medio, cilindrico-conico, spesso alato, serrato
- Acino: medio, sferoidale o sub-rotondo
- Buccia: di media consistenza e spessore, di colore nero violaceo
- Denominazioni vinificate nelle Marche
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dalla vinificazione delle uve Vernaccia Nera si ottiene un vino di colore rosso rubino non molto intenso. Al naso predominano i profumi vinosi ed in bocca è armonico, fresco, di medio corpo, con finale lievemente amarognolo.