Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 02.06.1972, G.U. 207 del 09.08.1972
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione ◊ Sottozona
Vino Colli Pesaresi D.O.C. Sottozona Roncaglia
La denominazione di origine controllata “Colli Pesaresi” e alle relative Sottozone, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Biancame
- Trebbiano
- Rosso
- Rosato (o rosè)
- Sangiovese (anche nella tipologia Riserva e Novello)
- Spumante
- Sottozone del Vino Colli Pesaresi DOC »
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Colli Pesaresi - Sottozona Roncaglia
- Sottozona Roncaglia Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 25% Vitigno Pinot Nero (da vinificare in bianco)
- =< 75% Vitigni Trebbiano toscano (o Albanella), Chardonnay, Sauvignon, Pinot grigio, Pinot bianco, da soli o congiuntamente.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore gradevole, delicatamente profumato e sapore asciutto, sapido, armonico.
- Sottozona Roncaglia Bianco Riserva (Vino Bianco Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 25% Vitigno Pinot Nero (da vinificare in bianco)
- =< 75% Vitigni Trebbiano toscano (o Albanella), Chardonnay, Sauvignon, Pinot grigio, Pinot bianco, da soli o congiuntamente.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Invecchiato dal colore giallo paglierino, odore gradevole, delicatamente profumato e sapore asciutto, sapido, armonico.
- Sottozona Roncaglia Pinot Nero (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Pinot Nero (da vinificare in bianco)
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Marche.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi ramati, odore gradevole, delicatamente profumato, caratteristico e sapore secco, sapido, armonico.
- Sottozona Roncaglia Pinot Nero Riserva (Vino Bianco Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Pinot Nero (da vinificare in bianco)
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Marche.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Invecchiato dal colore giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi ramati, odore gradevole, delicatamente profumato, caratteristico e sapore secco, sapido, armonico.
- Sottozona Roncaglia Pinot Nero (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Pinot Nero
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Marche.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso granato, più o meno carico, con eventuali riflessi violacei, odore gradevole, profumato, caratteristico e sapore secco, armonico, giustamente tannico.
- Sottozona Roncaglia Pinot Nero Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Pinot Nero
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Marche.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso granato, più o meno carico, con eventuali riflessi violacei, odore gradevole, profumato, caratteristico e sapore secco, armonico, giustamente tannico.
- Sottozona Roncaglia Pinot Nero Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec
- => 85% Vitigno Pinot Nero (da vinificare in bianco)
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Marche.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino più o meno intenso con eventuali tenui riflessi ramati, odore caratteristico, delicato e sapore da extra brut a demi-sec, sapido, fresco, fine e armonico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Colli Pesaresi - Sottozona Roncaglia
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Colli Pesaresi si estende nel territorio del Montefeltro, tra i bacini dei fiumi Metauro e Foglia fino alla superficie del monte S. Bartolo che è la propaggine sul mare della catena montuosa e collinare dell’entroterra della valle del Foglia. Il territorio adeguatamente ventilato e luminoso risulta favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Colli Pesaresi è localizzata in:
- provincia di Pesaro-Urbino (relativamente alle tipologie Bianco, Rosso, Rosato, Sangiovese e Sangiovese Novello) e comprende il territorio dei comuni di Barchi, Cartoceto, Colbordolo, Fano, Fossombrone, Fratte Rosa, Gabicce Mare, Gradara, Isola del Piano, Montebaroccio, Mondavio, Mondolfo, Montecalvo in Foglia, Monteciccardo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Monteporzio, Orciano di Pesaro, Pergola, Pesaro, Petriano, Piagge, Saltara, San Costanzo, San Giorgio, San Lorenzo in Campo, Sant’Angelo in Lizzola, Sant’Ippolito, Serrungarina, Tavullia e, in parte, il territorio dei comuni di Tavoleto, Auditore, Sassocorvaro, Urbino, Fermignano e Cagli.
- provincia di Pesaro-Urbino (relativamente alla tipologia DOC Colli Pesaresi Sottozona Roncaglia) e comprende parte del territorio del comune di Pesaro.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Colli Pesaresi - Sottozona Roncaglia
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Colli Pesaresi prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Colli Pesaresi non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il Vino DOC Colli Pesaresi Rosato deve essere ottenuti con la vinificazione "in rosato" delle uve rosse.
- I Vini DOC Colli Pesaresi Roncaglia bianco, Roncaglia Pinot nero vinificato in bianco, Focara Pinot nero vinificato in bianco, invecchiati per almeno 18 mesi, possono fregiarsi della menzione "Riserva".
- I Vini DOC Colli Pesaresi Sangiovese, Focara, Focara Pinot nero, Roncaglia Pinot nero, Parco Naturale Monte San Bartolo Sangiovese, Parco Naturale Monte San Bartolo Cabernet-sauvignon, invecchiati per almeno 24 mesi, possono essere qualificati “Riserva”.
- Nella designazione dei Vini DOC Colli Pesaresi può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Colli Pesaresi è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad esclusione della tipologia di vino Spumante.
4. Produttori di Vino DOC Colli Pesaresi - Sottozona Roncaglia
Con l’utilizzo della DOC Colli Pesaresi i Produttori Vinicoli Marchigiani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Colli Pesaresi - Sottozona Roncaglia
Piatti a base di carni bianche, piatti ripici a base di maiale, preparazioni al tartufo e al formaggio di fossa.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Colli Pesaresi - Sottozona Roncaglia
L’area pesarese ed il Montefeltro sono un territorio oggetto del processo di romanizzazione dal 295 a.c. con la vittoria sui Galli e la “lex Flaminia” che assegna le terre interessate ai veterani dell’esercito. Seguirà la battaglia contro i Cartaginesi di Asdrubale. Plinio riferisce di “questo terre fertili, presenti le vigne” tanto che ne descrive un centinaio di varietà coltivate e di vini.
La fine dell’Impero romano riporta l’agricoltura nelle Marche ad essere quella di mera sussistenza. Sarà la Chiesa e la sua struttura a riportare vita nei territori tra mare ed Appennino ove Ordini ed Abbazie fanno rinascere l’attività agricola non più limitata alla sussistenza bensì come illuminata conduzione economica del bene e della terra in cui si comprende anche la gestione delle vigne e la preparazione del vino.
Nel periodo medioevale la vite riprende un suo ruolo nell’economia rurale e nella società. Nell’area pesarese si scontrano le vicende militari ed umane delle due Signorie di Urbino e Rimini che, nelle campagne creano ricchezza, insediamenti diffusi, investimenti agricoli, la capillare diffusione della vigna e del contratto mezzadrile.
Seguono due secoli di decadimento e di normalizzazione fino alla seconda metà del ‘700 che mostra uno sviluppo complessivo e nel paesaggio agrario compaiono “l’alberata” e la “piantata” ovvero il passaggio dalla vigna all’arboreto simbolo della coltura promiscua. L’istituto mezzadrile che prevedeva l’insediamento del colono sul fondo, si diffonde il tutto il territorio perché consente il controllo del terreno, delle colture, il possesso di una casa, la policoltura, l’attivazione di un’economia rurale.
Grano e vite sono le prime colture che il mezzadro impianta nel territorio. La vite è diffusa: vitigni bianchi e neri vinificati separati o insieme davano un vino che si “beveva bene”. Da questa plurisecolare storia dell’area pesarese ed urbinate ove l’attività agricola ha sempre manifestato interesse per la viticoltura nasce la richiesta della denominazione d’origine. Certamente viticoltura promiscua nata dal processo evolutivo del contratto mezzadrile e da una società prima dedita a fatti d’armi e poi capace di svilupparsi in impresa agricola, sensibile alle influenze bolognesi per i vitigni coltivati e per le forme di allevamento.
Il Vino DOC Colli Pesaresi ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 2 giugno 1972.