Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 18.08.2004, G.U. 205 del 01.09.2004
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 12.07.2013
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Serrapetrona D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Serrapetrona” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Serrapetrona
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Serrapetrona
- Serrapetrona (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Vernaccia Nera
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Macerata.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, più o meno intenso, odore caratteristico, delicato, dal sapore armonico, gradevolmente asciutto.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Serrapetrona
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Serrapetrona si estende sul territorio collinare maceratere, adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Serrapetrona è localizzata in:
- provincia di Macerata e comprende il territorio dei comuni di Serrapetrona e, in parte, il territorio dei comuni di Belforte del Chienti e San Severino Marche.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Serrapetrona
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Serrapetrona prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Serrapetrona non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Serrapetrona deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 10 mesi.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Serrapetrona è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Serrapetrona
Con l’utilizzo della DOC Serrapetrona i Produttori Vinicoli Marchigiani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Serrapetrona
Dolci di pasta lievitata, macedonie di frutta.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Serrapetrona
Il territorio delimitato con al centro il paese di Serrapetrona subisce nel periodo medioevale tutte le vicende del Comune di Camerino e della Signoria dei “Da Varano”, che nomina il Podestà di Serra, e regola i rapporti tra questa e la Chiesa romana.
Già nel 1132 c’è il primo riferimento al nome del paese dettato dalla dominazione longobarda e lo stemma comunale riporta tra l’altro una vite con grappoli. Dopo l’unità d’Italia si avviano iniziative per lo sviluppo dell’attività agricola e per il sostentamento delle popolazioni.
Nel 1872 Serrapetrona si distingue alla prima esposizione e fiera enologica del circondario di Camerino. Pur esistendo citazioni sulla viticoltura e sulla sua trasformazione in vino fin dal secolo XV, non compare ancora la parola “Vernaccia”. Questa può spiegarsi con il lungo stagionamento dei grappoli prima della pigiatura e della successiva fermentazione che rende degustabile il vino non prima della primavera (dal latino “ver”).
Nel 1562 la coltivazione della vite nella provincia di Camerino si distingueva per qualità e quantità;cosi riferiscono le cronache del tempo. Ne da riscontro la lettura della fonte di natura fiscale – Libri dei focolari – che riportano dati sulla produzione di vino nel territorio camerte che per Serrapetrona sono le località di Borgiano e Castel San Venanzo.
Date le specifiche condizioni ambientali il territorio, sotto l’influenza camerte, produce più vino che grano e ciò è dovuto al riflusso di tradizioni colturali, di mentalità, di prestigio e di organizzazione ed evoluzione sociale.
Con la fine della seconda guerra mondiale il Comune di Serrapetrona subisce il fenomeno dell’emigrazione e dell’abbandono delle zone rurali. Tuttavia la “Vernaccia nera” dona vita industriale al territorio.
Questa DOC ha ottenuto il riconoscimento a seguito del passaggio a DOCG della “Vernaccia di Serrapetrona” e si distingueva da quest’ultima per la tecnica di vinificazione che è la classica “in rosso” con la produzione finale di un vino fermo e secco.
La vinificazione della vernaccia risale al XV secolo. Nel 1876 l’allora Ministero dell’Agricoltura pubblicò il “Bollettino Ampelografico” che dichiarava la Vernaccia “prima delle uve colorate per fornire eccellenti vini da pasto”.
Ancora nel 1893 l’Annuario Generale per la Viticoltura e l’Enologia descrive le uve da vino rosso e cita la Vernaccia così esprimendosi: “diamo il primo posto a questo vitigno……perché è uno dei vitigni caratteristici della regione marchigiana…….sia per usarne come correttivo di altri mosti e sia per farne base di un tipo di vino da pasto apprezzabile in Italia e all’estero”.
Il Vino DOC Serrapetrona ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 18 agosto 2004.