Varietà: 217 SAGRANTINO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Sagrantino, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Marche, Molise, Toscana e Umbria.
Il Sagrantino è un vitigno del quale si hanno numerose notizie e testimonianze storiche risalenti ai tempi più antichi. Plinio il Vecchio, nella sua Historia naturalis, descrive l'Itriola, tipica uva del territorio, che secondo alcuni studiosi potrebbe identificarsi con l'uva Sagrantino. Altre fonti ipotizzano che il vitigno sia stato importato dall'Asia Minore dai seguaci di San Francesco: il nome sarebbe riconducibile ai Sacramenti in quanto l'uva era coltivata dai frati che ne ricavavano un passito destinato ai riti religiosi.
Non mancano i sostenitori dell'ipotesi autoctona, coltivato da secoli sulle pendici collinari dei comuni di Montefalco e Bevagna, ed in parte anche a Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria e Gualdo Cattaneo. Il primo documento che cita ufficialmente il vitigno risale al sedicesimo secolo, ed è conservato nell'archivio notarile di Assisi.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, orbicolare, trilobata e raramente quinquelobata
- Grappolo: medio o piccolo, cilindrico o cilindrico-conico, alato, semi-spargolo
- Acino: medio, sferoidale
- Buccia: di colore nero piuttosto spessa e pruinosa
- Denominazioni vinificate nelle Marche
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Sagrantino si ottiene un vino di colore rosso rubino tendente al granato con sfumature aranciate. Il profumo è intenso, speziato ed etereo, con riconoscimenti di confettura di frutta rossa. Il sapore è tannico, caldo, pieno e dotato di grande persistenza gusto-olfattiva.